Che fatica! Il calendario delle aste di questo primo semestre è stato veramente impegnativo anche se pieno di soddisfazioni. Ma nonostante tutta la buona volontà, leggersi tutti i cataloghi è un’impresa praticamente impossibile. E, così, qualcosa l’abbiamo dovuta lasciare inevitabilmente da parte e di questo ci scusiamo con i diretti interessati. Prima che il mercato chiuda per “ferie”, però, ci piace sfogliare con voi un’ultimo catalogo. Quello dello Studio d’Arte Martini di Brescia che sta per battere la sua asta n. 40 di arte moderna e contemporanea. Due le sessioni in programma: martedì 19 giugno alle ore 17.00 e mercoledì 20 giugno alla stessa ora, per un totale di circa 300 lotti equamente suddivisi tra le due tornate.
La prima tornata è certamente quella più “leggera”, ma può dare qualche soddisfazione a tutti gli amanti d’arte che non possono contare su grandi disponibilità economiche o che, più semplicemente, sono appassionati di multipli e grafiche d’artista. Si va da un bel multiplo di Hans Hartung del 1973, L-31, proposto al lotto 8 con una stima di 1000-2000 euro ad una preziosa matita su carta di Lucio Fontana al lotto 16 (Concetto Spaziale, 1965; stima: 12-14.000 euro) fino ad arrivare a Relief 25, multiplo di Julio Le Parc del 1970 valutato 7-8.000 euro.
Tra i lotti più interessanti di questa prima tornata il n. 32: Racconto, Omaggio a Bacon (1962), olio e collage fotografico su tela di Bepi Romagnoni valutato 10-12.000 euro. Un’opera che appartiene alla produzione post Realismo Esistenziale, in cui l’artista, dai primi anni Sessanta, inizia ad utilizzare l’immagine fotografica, il collage, insieme alla pittura creando dei lavori che, come scrisse qualche anno fa Angela Madesani, “Sono racconti, dettagli, frammenti di esistenza in cui l’immagine ready made è posta in stretta relazione con le forme pittoriche”.
Qualche lotto dopo, al n. 44, incontriamo un bel lavoro di Mario Bionda del 1962, Materia Bianca, realizzato in caolino e olio su tela e valutato 7-8.000 euro. Pur non essendo un suo grande estimatore, non mi dispiace il lotto 71: Gli imbuti (1970), tecnica mista su tela applicata su tavola del compianto Tino Stefanoni. Anche se in questa parte centrale della prima tornata il piatto forte è sicuramente il lotto 72, dove si trova uno studio in grafite su carta di Fortunato Depero valutato 7-8000 euro. Da non trascurare, poi, il lotto 150: Fasi lunari, opera del 2008 di David Reimondo realizzata con fette di pane tostato in resina (stima: 7-8.000 euro).
Ma veniamo alla seconda tornata. Qui il piatto è decisamente più ricco e già nei primissimi lotti troviamo lavori interessanti come Discontinuità ritmica in orizzontale e successioni in verticale del 1965 di Lucia di Luciano (lotto 154, stima: 14-16.000 euro). E poi Induzione, uno sperimentale ottico ai sali di bromuro d’argento di Franco Grignani datato 1962-63 (lotto 155, stima: 6-7000 euro), Quadrato ottagonale (1959) di Mario Ballocco (lotto 156, stima: 8-10.000 euro) e, proseguendo nell’Arte Ottica e Programmata, Superficie S.B.N. 61 (1961) di Edoardo Landi (lotto 159, stima: 8-10.000 euro).
Anche se, con molta probabilità, il pezzo più ghiotto di questa selezione Optical è il lotto 160: Gradazione 15 blu/bianco su rosso, acrilico su tela del 1971 a firma di Marina Apollonio (stime: 20-30.000 euro). Proseguendo nella nostra lettura, al lotto 173 abbiamo un Scultura da Viaggio di Bruno Munari, esemplare 3 di 3, valutata 8-10.000 euro. E poi Adolf Luther, Nada Vigo, Dadamaino e due composizioni di Luigi Veronesi una storica del 1952 (lotto 185) e una più “recente”, datata 1978 (lotto 186).
Anche in questo catalogo non manca Eielson, che nelle ultime aste ha fatto molto bene, presente con Roma, polimaterico del 1960 valutato 15-20.000 euro (lotto 196). E così via… fino ai lotti 212-213 dove si trovano due lavori su carta di Gastone Novelli che per impaginato rischiano forse di sfuggire, ma che secondo me meritano attenzione.
Come non devono essere trascurati, a mio avviso, la carta di Luigi Veronesi al lotto 214, un Senza titolo del 1937, proposto in catalogo con una stima di 2-3.000 euro, o Scrittura n.2, piccola tecnica mista su tela del 1974 di Bice Lazzari, recentemente celebrata a New York. Anche in questo caso la stima è molto abbordabile: 4-5000 euro.
Mi piace, poi, segnalare la presenza di una scultura in bronzo di Alik Cavaliere, Piccola (1969), al lotto 220 seguito, al lotto 221, da un olio su tela del 1990 a firma di Piero Dorazio – Ton Vert 1, stima 14-16.000 euro – di cui abbiamo in catalogo anche un piccolo olio del 1976: Plimiri I, valutato 15-20.000 euro.
Scorrendo gli ultimi lotti non posso non portare alla vostra attenzione due deliziose sculture in gesso di Paolo Icaro (lotti 224-225) e il bel lavoro di Franco Vaccari del 1989: Pier Paolo Pasolini: “Accattone” (lotto 229), riporto fotografico di grandi dimensioni (218×140) valutato 15-20.000 euro.
In coda di catalogo, abbiamo Carlo Alfano, di cui al lotto 235 lo Studio d’Arte Martini presenta Geometrico per geografia 1-2-3-4, una tecnica mista e intarsio su quattro tavole datata 1970 e presentata in catalogo con una stima di 40-50.000 euro. Opera a cui segue il lotto che ha conquistato la copertina del catalogo di questa asta: Libertà (anni ’60) di Aldo Mondino (lotto 236, stima: 30-40.000 euro). E chiudiamo questa nostra lettura segnalando la presenza di una selezione di Pittura Analitica dove non mancano pezzi intriganti.