Sulla dignità della diversità e sulla ricchezza dell’inclusione se ne parla spesso e mai abbastanza. Temi sociali ma anche temi che riguardano oggetti. Temi che mettono insieme persone e oggetti. Per raggiungere il nostro obbiettivo parleremo di diversità non disgiungendola dalla parola importanza.
Continuiamo il viaggio all’interno delle professioni del mondo dell’arte e dentro il ruolo del conservatore che come un direttore d’orchestra o come un sarto, deve saper mettere insieme, armonizzare e far uscire il meglio da molteplici elementi diversi.
Non solo la gestione delle collezioni e del loro mantenimento, oggi il conservatore e la conservatrice hanno nuove sfide che si aggiungono a quelle del passato.
Rendere accessibile il patrimonio, elaborare i contenuti, creare narrazioni a più livelli ed occuparsi della loro comunicazione a più registri, significa adattare il messaggio e creare partecipazione.
Non esiste una scuola di pensiero unitaria riguardo alla conservazione della New Media Art. Per questo il dialogo tra artisti, conservatori e collezionisti è più che mai essenziale
Il patrimonio culturale è tante narrazioni. Non importa l’angolatura e la prospettiva da cui si narra e si vede un’opera. Ogni molteplice spazio che intercorre tra le persone e l’opera, sono l’opera.
Sara Piccinini racconta in un'intervista con Gino Fienga la storia e la visione della Collezione Maramotti, nata dalla passione di Achille Maramotti per l’arte contemporanea