Come sanno bene gli amanti del Giallo alla Agatha Christie, perchè un romanzo funzioni deve rispondere a certi schemi precisi di fondo che poi, ovviamente, subiranno tutte le variazioni del caso, ma che, in quache modo, rassicurano e appagano il lettore. Nelle aste non è poi così diverso. E molto spesso i cataloghi proposti sul nostro mercato si aprono con una selezione, più o meno ampia, di opere su carta. Uno schema che anche il prossimo appuntamento di Minerva Auctions con l’arte moderna e contemporanea – fissato per il 13 novembre alle ore 11 – rispetta a pieno, salvo offire ai collezionisti una serie di lavori veramente pregevoli che potrebbero ben completare collezioni già avviate o essere punto di partenza di nuove raccolte. E’ il caso, ad esempio, delle carte di Ennio Morlotti, come la grafite su carta intelata al n. 9 (Vegetazione, stima: 300-400 euro) o il più recente, ma non per questo da trascurare, Bagnante del 1988, realizzato con pastelli cerosi su carta e proposto al lotto n. 11 con una stima di 500-600 euro.
Sono questi solo i primi lotti che mi piace segnalare nella lettura catalogo di oggi tutta dedicata, appunto, all’asta autunnale di Minerva che propone 338 lotti ricchi di spunti, la maggior parte dei quali su supporto cartaceo e in grado di dimostrare la preziosità di questo medium, come nel caso della bella gouache del 1940, Composizione, di Alberto Magnelli che troviamo al lotto 19 con una stima di 4-6.000 euro. Oppure la serie di lavoria firma di Piero Dorazio (lotti 33 e 35), Mauro Reggiani (lotto 34) e Atanasio Soldati (lotto 36), tutti datati a cavallo tra anni Quaranta e anni Cinquanta.
E poi, il divertente Personaggio-Mail Art (1955) di Enrico Baj realizzato a pastelli cerosi su busta da lettere intestata Movimento Arte Nucleare e indirizzata al poeta francese Edouard Jaguer (lotto 37, stima 2000-2000 euro). E poi Fausto Pirandello, Lucio Fontana, Giorgio De Chirico – che ritroviamo anche al lotto 302 con Vita Silente, tela degli anni ’40 stimana 35-50.000 euro – e Alberto Savio. Ancora Dorazio, seguito da Pietro Consagra, un foglio d’album di Piero Pizzi Cannella. E nomi storici come George Braque e Andrè Masson ai lotti 70 e 71. Due Senza titolo di Paolo Cotani su cartoncino – entrambi del 1976 – propsti ai lotti 86 e 87 con una stima di 2000-3000 euro. Il tutto alternato a vari lavori di Pop romana. Insomma un vero elogio della carta come supporto artistico fin dalle primissime opere.
Se i 160 lotti della prima sessione d’asta, in programma dalle ore 11, già presentano numerosi spunti per l’amante delle opere su carta, la seconda sessione può veramente far tremare i polsi, con i prima 30 lotti dedicati alle carte furiste, con opere di Gino Severini, Nicolay Diulghroff e Tato, di cui viene proposta Aeropittura n.3 del 1932, una tempera su carta proposta al lotto 168 con una stima di 20-25.000 euro.
E poi ancora carte di Sironi, Delle Site, Balla fino a tornare ancora a Tato, di cui al lotto 188 è proposto La Fiera del 1928: opera, questa volta, ad olio su tavola lunga oltre 7 metri e valutata 40-50.000 euro. Una delle poche opere non su carta che vi propongo in questa lettura catalogo. E sempre dello stesso artista segnaliamo, questa volta sì su suporto cartaceo, anche Acrobazie aree (1928/30) al lotto 182. Come da segnare è La veglia dei lestofanti, bozzetto di scena del 1949 di Enrico Prampolini, offerto con una stima di 2.500-3.000 euro al lotto 189.
Scorrendo le pagine, passano davanti agli occhi seppie e chine di Mario Mafai, Scipione e Antonio Donghi e di tanti dei nomi che hanno fatto grande il nostro primo novecento. Una teoria di opere non solo su carta, ovviamente, come la bella Madonna del 1935 (lotto 208, stima: 13-18.000 euro) a firma di Filippo De Pisis, artista che sta tornando in maniera prepotente sul mercato con una grande quantità di lavori.
Rupe Tarpea, tempera encaustica su tavola del 1934 di Corrado Cagli (lotto 226, stima: 3-5.000 euro) inaugura, invece, la sezione dedicata ad un’importante raccolta di paesaggi romani dove al lotto 237 troviamo anche un olio su tavola di Giacomo Balla del 1927: Villa Borghese, autunno, valutato 6-8000 euro. E ancora Balla lo ritroviamo anche al lotto 239 il prezioso Il Canto dei Pini – Armonia solare, olio su tavola del 1944 proposto con una valutazione in catalogo di 25-35.000 euro.
Provengono invece dalla collezione privata di Marcello Venturoli le quattro opere storiche di Maria Lai proposte ai lotti 249-252, tra le quali un prezioso monotipo del 1969 (Telaio) stimato 8-12.000 euro.
Si prosegue poi, con Mario Tozzi, di cui è proposto un olio su tela del 1968: Incontro d’Estate (lotto 256, stima: 10-15.000 euro). Mentre per la scultura si segnala, al lotto 259, Forma 1 di Pietro Consagra, esemplare 1 di una tiratura di 3. L’opera, modellata in gesso nel 1947 fu esposta per la prima volta alla II esposizione annuale dell’Art Club e raccolse il plauiso di Enrico Prampolini. Il lotto in catalogo è il risultato di una fusione realizzata nel 1973 ed è presentata in asta con una stima di 30-40.000 euro.
Dalla scultura, ancora una volta, alla carta con una selezione di lavori di Pino Pascali, Franco Angeli e Lucio Fontana, di cui è proposto un prezioso Studio per Concetto Spaziale in Cinque Colori del 1959 (lotto 266, stima: 20-30.000 euro). Poi ancora scultura, con Appunto, lavoro del 1958/59 di Leoncillo, presentato in catalogo al lotto 267 con una stima di 15-20.000 euro.
Bellissimo e molto particolare, Ostinazione, lavoro del 1959 di Franco Angeli (lotto 268, stima: 15-25.000 euro), come è pregievole l’opera di Jannis Kounellis – ancora una volta una carta – proposto al lotto 269: Numeri, Lettere e Simboli (stima: 25-35.000 euro). Artista che ritroviamo anche al lotto 273 con Portale del 1965 (Stima: 20-30.000 euro).
Le opere che potremmo citare di questo catalogo sono veramente tantissime, ma prima di chiudere mi piace segnalare l’estrema contemporaneità della Composizione datata 1958 di Corrado Cagli che Minerva propone al lotto 284 con una stima di 7-12.000 euro.
E poi, non potrei lasciarvi prima di porre alla vostra attenzione anche il lotto 287: Personaggio su fondo tela (1953), omaggio di Minerva a Osvaldo Licini di cui ricorre il 60° anniversario della scomparsa. Di piccole dimensioni, questo olio su tela è proposto con una stima di 40-50.000 euro.