Secondo risultato consecutivo con il segno + per il mercato italiano delle aste di arte moderna e contemporanea che, dopo un anno di rallentamento, torna a crescere risalendo, lentamente, dal baratro dove era crollato durante la crisi iniziata nel 2008. In aumento anche i prezzi medi di aggiudicazione e i tassi di venduto. Il Ponte stabilisce un nuovo record e conferma la sua leadership tra le case d’asta italiane, mantenendosi sul terzo gradino del podio assieme alle major internazionali che battono in Italia: Sotheby’s e Christie’s.
La qualità premia il mercato italiano
Cataloghi forse non sempre eccellenti, ma con alcune punte di pregio e una qualità media di buon livello – sintomo comunque di una maggior difficoltà nel reperimento delle opere – fanno chiudere, al mercato italiano delle aste di arte moderna e contemporanea, il primo semestre 2019 con un totale (diritti inclusi) di 70.208.631 euro, superiore del +9% rispetto allo stesso periodo del 2018. Un dato positivo che conferma quello registrato nella seconda metà dello scorso anno e che sembra aver archiviato la partentesi negativa iniziata nel secondo semestre del 2017.
Una rinnovata vivacità del nostro mercato tenuta a battesimo da Meeting Art, che ha inaugurato il 40° anno di attività con un risultato d’eccezione, chiudendo la prima asta dell’anno con un fatturato di 2.405.080 euro e un tasso di venduto dell’80% in lotti. Un segnale importante, non solo per la casa d’aste vercellese, ma per tutto il mercato italiano che nel restante semestre ha fatto registrate risultati di spessore da parte di quasi tutte le principali case d’asta del Paese.
Delle 18 case monitorate da Collezione da Tiffany solo 6 hanno, infatti, riportato risultati inferiori rispetto al 1° semestre 2018. Sempre attribuibili, peraltro, a cataloghi meno “preziosi” e legati, quindi, ad un mercato di beni assolutamente non standardizzabili e da interpretare sempre con attenzione prima di gridare alla “crisi”. Tanto che i tassi di venduto sono sempre stati molto buoni, con una media superiore al 61%. E lo stesso si può dire per i prezzi medi di aggiudicazione che, da gennaio a giugno, hanno superato ampiamente i 13.500 euro, segnando una crescita del +12% rispetto al primo semestre 2018 e addirittura del +29% rispetto al dato finale dello scorso anno.
Un risultato, quello appena descritto, che nasce, peraltro, da un numero di aste leggermente inferiore rispetto ai primi sei mesi del 2018 – 30 le aste di arte moderna e contemporanea battute da gennaio a giugno 2019, contro le 32 dei primi sei mesi dell’anno scorso – e da un numero di lotti solo un po’ più alto (+5%) rispetto allo stesso periodo del 2018: sono passati da 8.043 a 8.446 Di cui 5.194 aggiudicati.
Una nuova asta record per Il Ponte
Un fatturato di 8.337.074 euro e un tasso di venduto dell’89,4% in lotti e, addirittura, del 235% in valore. Sono queste le cifre della vendita record realizzata, l’11 e il 12 giugno scorso, dalla casa d’aste Il Ponte che chiude il 1° semestre 2019 con il totale più alto mai realizzato nella sua storia, confermandosi alla guida delle case italiane. Già nel 2018, la casa milanese di Via del Pontaccio, peraltro, aveva concluso l’anno con il fatturato più alto di sempre. Il 2019, dunque, potrebbe essere un nuovo anno da record per il dipartimento di arte moderna e contemporanea guidato da Freddy Battino.
Esemplari i risultati della prima giornata con 99 lotti venduti su 100 e un totale che, diritti esclusi, ha superato del +50% la stima media pre-asta e ha fatto registrare il nuovo record price mondiale per Enrico Baj con “Grande Spettacolo” del 1956 (lotto 55) venduto a €162.500 (diritti inclusi). Record a parte, dei 99 lotti in catalogo nella prima giornata, ben 84 hanno superato, anche di più del 100%, la stima media. E bene è andata anche la sessione del 12 giugno.
Alla fine delle due tornate, sono stati 338 su 371 i lotti aggiudicati con un prezzo medio di vendita pari a 24.666 euro, decisamente superiore alla media nazionale. Cifre a parte, interessante anche notare come il più del 60% opere sia stato aggiudicato a buyers esteri (Stati Uniti, Arabia Saudita, Francia, Germania, Austria, Spagna, Svezia, Olanda, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Svizzera, Regno Unito, Ungheria, Brasile, Singapore, Hong Kong, Cina, Russia, Sud Africa, Indonesia).
Una panoramica, quella appena descritta, che conferma il ruolo di Milano quale capitale del mercato italiano dell’arte, ma soprattutto il fatto che se le selezioni proposte sono di qualità, hanno la capacità di attrare numerosi compratori dall’estero. Un dato importante per il futuro, considerata la perdita di potere d’acquisto subita da quella classe media che, in molti casi, costituisce la fetta più ampia del collezionismo italiano. Meglio del Ponte, in questo primo semestre, hanno fatto solo Sotheby’s, che ha chiuso la sua asta di aprile con un totale di 17.500.500 euro, e Christie’s la cui Thinking Italian ha totalizzato 13.932.875 euro. (Leggi -> Analisi: le aste milanesi di Christie’s e Sotheby’s)
6 record d’artista in 6 mesi
Da Gastone Novelli a Bice Lazzari, passando da Mario Schifano. Sono stati 6 i nuovi record d’artista stabiliti in Italia nei primi 6 mesi del 2019. Non tantissimi, a dire il vero, ma che hanno avuto la capacità di riaccendere l’attenzione su personalità artistiche che meriterebbero una più solida rivalutazione da parte del mercato – come nel caso di Bice Lazzari, Enrico Baj, Gastone Novelli e Ubaldo Oppi. Questi i sei record d’artista realizzati nel primo semestre 2019 (in ordine cronologico)
Autore | Opera | Stima | Hammer price | Asta | |
Ubaldo Oppi | Giovani donne al mare, 1924-26. Olio su tela cm 120×101 | 80.000 – 120.000 € | 153.500 € |
Christie’s Milano 03/04/2019 |
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Gastone Novelli | Nel Cieco Spazio, 1964. Olio, pastelli colorati e carboncino su tela, cm 161×162 | 100,000 — 150,000 € | 290.000 € |
Sotheby’s Milano 11/04/2019 |
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Sergio Lombardo | J. F. Kennedy – 1961-63. Smalto su tela, cm 180×230 | 80.000 – 100.000 € | 220.000 € |
Sotheby’s Milano 11/04/2019 |
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Mario Schifano | Con Anima, 1965. Smalto e carboncino su tela, 220 x 200 cm | 500.000-600.000 € | 800.000 € |
Sotheby’s Milano 11/04/2019 |
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Enrico Baj | Grande spettacolo, 1956. Olio e collage di tela di iuta, vetri e pietre su tela, cm 100×150. |
40.000 – 60.000 € | 130.000 € |
Il Ponte 11/06/2019 |
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Bice Lazzari | Senza titolo, 1967. Tempera su tela, cm. 89 x 100. | 30.000 – 40.000 € | 40.000 € | Martini Studio d’Arte
19/06/2019 |