Se fosse vera, la notizia sarebbe di quelle che fanno tremare i polsi: Stefano Bardini vende la sua collezione. Ma quel numero del quotidiano “La Nazione”, datato 13 maggio 1910, è solo un abile fotomontaggio realizzato dall’Associazione Artediffusa per spiegare ai visitatori del Museo Bardini di Firenze il regolamento di A tutti i costi. Bardini vende tutto!, serie di incontri-gioco nati da un’idea di Eleonora Andreoni con l’obiettivo di far conoscere, a grandi e piccini, le opere del Museo e l’attività di collezionista del grande antiquario fiorentino che, in vita, ebbe clienti illustri come il Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino, il Louvre, il Victoria and Albert Museum o collezionisti del calibro di Isabella Stewart Gardner o John Pierpont Morgan.
Un progetto intelligente, di quelli che servono proprio al nostro paese, per avvicinare i giovani e i loro genitori all’arte e far scoprire cos’è il collezionismo. D’altronde, se è vero che collezionisti non si nasce ma si diventa, è anche vero che lo spirito del collezionista inizia a manifestarsi proprio durante l’infanzia, sui marciapiedi davanti alle scuole dove si scambiano figurine di calciatori o, tanto per essere un po’ più attuali, carte di Gormiti o Yu-Gi-Ho. E, allora, perché non approfittare del ponte del 25 aprile per portare i nostri ragazzi a Firenze in Via dei Renai 37 per partecipare a Bardini vende tutto? Magari non diventeranno dei grandi collezionisti ma, sicuramente, scopriranno che al museo si possono imparare tante cose divertendosi e che questa storia della “cultura” non è poi tanto male. Personalmente, ci sono stato un po’ prima di Pasqua e devo dire che l’esperienza merita veramente: poche volte mi sono divertito tanto con i miei figli in un museo italiano!
Come si gioca? L’idea di fondo non è molto diversa da quella del Monopoly: in base al numero dei collezionisti partecipanti, si legge nelle “condizioni di vendita” del regolamento, la banca distribuisce un budget e inizia la caccia al pezzo più prestigioso. E la posta da spartirsi è decisamente alta: oltre 1100 capolavori da conquistare a colpi di dadi. Di casella in casella i personaggi avanzano, acquistando le opere disegnate sul tabellone e se, lungo il tragitto, si capita su un capolavoro già posseduto da altri concorrenti si è tenuti a pagare una rendita per poter vedere l’opera in questione. Rendita che ciascun collezionista può incrementare costruendo una saletta dedicata all’opera o decidendo di sottoporre il lavoro a restauro. Come tradizione vuole, inoltre, ad ogni passaggio dal “Via” si riscuote una somma di denaro e capita anche di fermarsi sull’immancabile casella degli imprevisti. Tra aste e baratti, i giovani concorrenti iniziano, così, a conoscere come nasce una collezione d’arte per poi, concluso il gioco ed eletto il miglior collezionista della giornata, aggirarsi per le sale guidati dallo staff del museo per vedere “dal vivo” i propri acquisti.
La partecipazione, obbligatoriamente su prenotazione (basta chiamare il 349.1800311), è aperta a gruppi di massimo 15 bambini accompagnati da almeno 2 adulti. Il prezzo, decisamente allettante: 2 euro per i bambini mentre gli adulti pagano il biglietto normale. La buona notizia: l’idea è stata accolta con tanto entusiasmo che gli organizzatori hanno deciso di prolungare l’attività oltre la data del 19 maggio, inizialmente prevista come ultimo giorno, e di arrivare fino ad aprile 2014.
E voi che fate? Venite dal Bardini a giocare al collezionista?
[box type=”info”] Bardini vende tutto!
Dove?
Al Museo Stefano Bardini di Firenze,
Via dei Renai 37 (Ponte alle Grazie)
Quando?
Prenotazione obbligatoria
Massimo 15 bambini
(con un minimo di 2 adulti per gruppo);
Presso speciale per bambini: 2 euro
Per informazioni e prenotazioni:
349.1800311 – bardini.atuttiicosti@gmail.com
Sito Web: http://museicivicifiorentini.comune.fi.it/bardini/[/box]