Che qualcosa del genere potesse accadere era nell’aria. Il nuovo picco nei contagi torna infatti a colpire il settore dell’arte e della cultura, con il BOOMing – Contemporary Art Show di Bologna che, questa mattina, ha annunciato che l’appuntamento in presenza con la “metafiera d’arte” slitta a primavera e che a gennaio si terrà solo in versione virtuale.
La notizia è arrivata a soli 12 giorni dalla presentazione della sua seconda edizione, inizialmente in programma dal 20 al 23 gennaio 2022 a Bologna, presso il DumBO space di Via Camillo Casarini.
«Nuovamente il settore culturale è messo a dura prova e Doc Creativity sceglie di schierarsi dalla parte di galleristi e pubblico, di perseguire la strada della cura e del rispetto di chi ha creduto in questo progetto – ha spiegato Daniela Furlani, presidentessa di Doc Creativity che dal 2020 produce BOOMing Contemporary Art Show per spiegare i motivi della decisione – Rimandare BOOMing in presenza causa non poco dolore – aggiunge Furlani -, ma siamo sicuri che la nostra metafiera sboccerà florida, in attesa del momento nel quale non saranno così tante le limitazioni imposte al settore».
La metafiera, progetto iniziato a delinearsi lo scorso anno per far fronte alle chiusure imposte dalla pandemia, non si articola come surrogato della manifestazione in presenza ma si qualifica come strumento in grado di valorizzare al massimo l’esperienza e le possibilità offerte dal mondo dell’arte.
«Per anni ci si è interrogati sul futuro del settore fieristico perché si era arrivati ad un momento di stallo – spiega Simona Gavioli, che guida la manifestazione – La metafiera pensiamo sia la risposta perché offre un terreno che non pone limiti spaziali dove mostrare contenuti inediti, realizzare progetti impossibili nel mondo fisico e permettere la coesistenza perfetta della visione del curatore fieristico e del gallerista».
«BOOMing – prosegue Gavioli – ha come missione principale quella di far emergere i cambiamenti e i nuovi media sono le vie che la cultura oggi utilizza. Il metaverso per BOOMing è un ulteriore spazio, un mondo digitale vasto e immersivo, inesorabilmente intrecciato con quello fisico che i nostri curatori efficacemente utilizzeranno a favore del pubblico.»
Questa edizione di BOOMing sarà quindi, prima in Italia, una fiera in Digital Twin: gli spazi saranno quelli, fedelmente riprodotti, del binario centrale di DumBO grazie a Lieu.City, piattaforma social per eventi art related in realtà virtuale.
«Ogni gallerista – conclude la direttrice dell’evento – allestirà esattamente come avrebbe pensato gli spazi reali. Saranno organizzati talk, visite guidate e lo staff sarà presente per guidare i visitatori all’interno della fiera. Questo per il 2022, in futuro stiamo già pensando a come sfruttare al massimo il potenziale offerto dallo spazio virtuale in cui vige un’unica regola: non ci sono limiti».
BOOMing 2022: 23 gallerie e oltre 70 artisti
Cosa ci attenderà dunque sulla piattaforma Lieu.city dal 20 al 23 gennaio prossimi? Tra nuove tecnologie e sezioni dedicate ad Arte Urbana e femminismi, la seconda edizione della fiera dedicata all’arte emergente si articolerà in tre sezioni: ARENA, AFUERA e FeminisMAS.
Il percorso espositivo vedrà susseguirsi 23 gallerie, italiane e straniere, chiamate a interpretare il concetto di querencia, luogo di ristoro, cura e conforto, da cui emergere più carichi ed energici.
Nella sezione ARENA, main area, opere di artisti entrati nell’immaginario popolare si metteranno in dialogo con l’arte emergente, toccando tutti gli ambiti tecnici ed espressivi.
Se Glance Art Studio (Forlì) sceglie di far conversare il pop di Marco Lodola e Jeff Koons con la visione fotografica minimale e dinamica di Jonathan Guaitamacchi, Bonioni Arte racconta la querencia con un’installazione site specific di Rudy Pulcinelli incentrata sul valore del dialogo, tema caro anche a Tricromia International Art Gallery che a BOOMing porta “Alice abita ancora qui”, volume celebrativo dei trenta anni di attività con illustrazioni di Ahmed Ben Nessib e Samuele Canestrari accompagnate dalle parole di Ascanio Celestini.
Mentre Candy Snake Gallery (Milano) sceglie, con Francesco Ciavaglioli, Naomi Gilon, Bogdan Koshevoy e Marco Mastropieri, i medium della pittura e dell’installazione per riattualizzare un topos della storia dell’arte, il giardino, secondo sviluppi imprevisti e a tratti perturbanti, Link Art Gallery (Miami) ragiona, con le proposte degli artisti Rubens Fogacci, Mr. Fog, Julian T, su corsi e ricorsi della storia e di come l’uomo abbia sempre dimostrato di saper assorbire il cambiamento, forza motrice della creatività.
Non mancherà un importante focus sulle nuove tecnologie con Zanini Arte (San Benedetto Po’, MN) che, in una innovativa forma espositiva, farà convergere due mondi, quello fisico e virtuale, mostrando in uno schermo digitale gli NFT delle opere fisiche presentate, dando così al fruitore l’opportunità di avvicinarsi a un mondo nuovo e futuribile. Ma l’innovazione permeerà tutta la manifestazione grazie alla partnership con Lieu.city, prima piattaforma social per eventi art related in realtà virtuale, che farà di BOOMing la prima fiera d’arte italiana offerta in digital twin.
Altra sezione in mostra sarà AFUERA, focus rivolto al modo dell’arte urbana, per mostrarne quanti più esiti possibili nel momento in cui si stacca dal suo supporto convenzionale, il muro, per approdare a tecniche e contesti differenti. Vedremo allora artisti del calibro di Banksy, Keith Haring, e TvBoy per Deodato Arte o Shepard Fairey, Sten Lex, Jef Aerosol per Wunderkammern, e ancora Corn79, Kiki Skipi e Andrea Casciu e le tavole da skate di Bonobolabo.
Torna poi FeminisMAS, area dedicata ai femminismi, che prosegue il filone inaugurato nella prima edizione della manifestazione. Di questo racconta lo Studio d’arte Raffaelli che, assieme a Cellar Contemporary (Trento) presenta la doppia personale delle artiste Laurina Paperina e Karlien De Villiers, lontane geograficamente (Italia e Sudafrica), ma vicine per sintassi visiva e orizzonte comunicativo, o Dora Ostrovsky Art Hub (Francoforte) che presenta un santuario intangibile contro la stigmatizzazione dei ruoli femminili, personali e sociali, in una continua ricerca tesa a sperimentare stili, materiali e medium.
Ci sarà poi il ritorno di Alessandra Baldoni, vincitrice, nell’edizione 2020, del Premio Campolmi dedicato ai giovani creativi che si occupano di arte visiva che, con Flavia Bucci e Martina di Fenza per Zeit Gallery (Lucca) con la curatela di Valeria Pardini e Jurji Filieri, mostrerà la loro visione del mondo di api ed alveari.
Altra importante novità presentata a BOOMing sarà il marina bastianello LAB (Venezia) realtà parallela dedicata alla sperimentazione che conviverà con la Galleria “madre”, Marina Bastianello, focalizzandosi su giovani artisti che cercano un luogo in cui poter crescere e portare al massimo livello le loro sfide in campo artistico, come Chiara Ventura, chiamata con i suoi lavori ad inaugurare il nuovo spazio.
IFA & BAF rinviate a data da destinarsi
Il BOOMing di Bologna, sfortunatamente, è in buona compagnia. Già il 28 dicembre scorso, infatti, l’Ente Fiera Promoberg aveva deciso di rinviare a data da destinarsi le due mostre Bergamo Arte Fiera (BAF) e Italian Fine Art (IFA) Bergamo Antiquaria, a suo tempo programmate alla Fiera di Bergamo rispettivamente dal 14 al 16 gennaio 2022 e dal 14 al 23 gennaio 2022.