20.5 C
Pesaro

dal 2012 il primo magazine dedicato al collezionismo e al mercato dell'arte moderna e contemporanea.

Serata da 14 milioni per Sotheby’s Italia

del

La Contemporary Auction di Sotheby’s Italia si chiude con un totale di 14.193.120 euro, che supera ampiamente la massima aspettativa pre-vendita e ottime performance per buona parte dei lotti. Il mondo migliore per celebrare il ritorno in presenza dopo due anni di aste online.

Dei 51 lotti in catalogo, ben 24 hanno superato (talvolta di molto) la stima massima, mentre altri 17 hanno centrato le aspettative. Dei restanti, 7 sono stati aggiudicati ad un hammer price inferiore alla stima minima e tre sono rimasti invenduti.

Protagonisti della serata: Mario Schifano che, con Milano (1962), ha realizzato la sua terza miglior aggiudicazione di sempre (820.000 euro), mancando però un record che sembrava nell’aria; Domeni Gnoli, con Mis en plis n. 1, che realizza 950.000 euro di hammer price, e Giorgio Morandi che vede la Natura Morta (1960) al lotto 15 raggiungere i 980.000 euro contro una stima in catalogo di 600-800.000 euro.

Mario Schifano, Milano, 1962. Dipinto su tela, 170X170 cm.

Tra le performance migliori della serata di Palazzo Serbelloni, quella di Fausto Melotti che vede la sua delicata ceramica smaltata al lotto 48 raggiungere un hammer price di 150.000 euro, tre volte la stima minima. In apertura d’asta, invece, è stato Stanley Whitney a superare ampiamente la massima aspettativa, con il martello di Filippo Lotti che ha chiuso le contrattazione a 120.000 euro.

Non da meno sono stati George Condo, il cui Fish Head ha raggiunto i 140.000 euro di prezzo di martello, contro una stima massima di 80.000, e Alfred Leslie, il cui Diana è stato aggiudicato per 210.000 euro partendo da una stima in catalogo di 90-120.000 euro. Hammer price che, peraltro, è il secondo miglior risultato di sempre per l’artista americano.

Fausto Melotti, Senza titolo, 1948. Ceramica smaltata, cm 82x25x35.

E molto bene sono andati anche Jan Fabre, il cui The Tree of Life (Sacer Oro rosso), proposto in catalogo con una stima di 50-70.000 euro, ha visto le offerte salire fino a 250.000 euro; Emilio Vedova, con Emergency che vola a 230.000 euro (stima: 130-180.000 euro); John Chamberlain che sente battere il martello per il suo Whimzee a 250.000 euro (stima: 120-180.000 euro).

Oltre al sempre in forma Giorgio Morandi che, dopo la Natura Morta del 1960, vede anche quella del 1924, al lotto 48, realizzare una delle migliori performance della serata: parte da 120-180.000 euro di stima e raggiunge un hammer price di 430.000 euro. E porta sempre il suo nome anche la miglior aggiudicazione della serata: 1.250.000 euro per la Natura Morta del 1948 offerta al lotto 19.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte,
puoi sostenerci abbonandoti a

News Mercato Arte

Anticipazioni, trend, opportunità e segnali nascosti del mercato dell’arte

Ogni settimana, notizie, aste e analisi scelte per chi colleziona e investe con strategia.

 

Scopri di più!

Condividi
Tags

recenti

VDA Award 2025

Torna per la sua seconda edizione il Var Digital Art Award (VDA Award), il premio biennale promosso da Var Digital Art by Var Group, che per primo intende raccontare le tendenze dell'arte digitale in Italia

Come la fotografia si fa strada nel mercato dell’arte

L’ingresso della fotografia nel mercato dell’arte e nelle case d’asta è un fenomeno relativamente recente. Basti pensare che la prima vendita all’asta dedicata interamente alla fotografia si svolge in Svizzera nel 1961, grazie all’iniziativa del libraio e collezionista francese André Jammes. Fino ad allora, non esisteva un vero e proprio mercato dedicato a questo medium.

L’arte non va in vacanza

Nel tempo sospeso agostano durante il quale, convenzionalmente, si mette in stand by il fluire vorticoso degli eventi, proviamo a mettere a fuoco il qui e ora, se non altro, in ambito di trend artistici e mercato

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamentelaGuida Mercato dell'Arte 2025!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai contenuti esclusivi selezionati per te riguardanti il mercato dell'arte. 

Completa il form e potrai scaricare subito gratuitamente la nuova Guida Mercato dell'Arte 2025!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!