La legge di bilancio rappresenta lo strumento fondamentale della politica economica dello Stato, attraverso cui vengono programmati e autorizzati, per l’anno successivo, tutte le entrate e le spese pubbliche.
A livello normativo, bisogna evidenziare come ai sensi dell’art. 81 della Costituzione, lo Stato “assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico”.
L’iter di approvazione inizia con la presentazione del disegno di legge al Parlamento entro il 15 ottobre di ogni anno e si conclude entro il 31 dicembre con l’approvazione del testo definitivo.
Il documento è quindi fondamentale per comprendere le modalità di ripartizione delle risorse in previsione del nuovo anno. Con riferimento al 2026, la legge di bilancio è in corso di approvazione in via definitiva ma è già possibile analizzare le principali misure e gli stanziamenti stabiliti in ambito culturale.
La nascita della Carta valore 2027
La bozza della legge di bilancio ha previsto come sia assegnata, nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma, una Carta elettronica denominata “Carta Valore” ai soggetti che, a partire dall’anno 2026, hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati.
La Carta assegna un credito utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma al fine di consentire l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, anche digitali, musica registrata, strumenti musicali, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre, eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali, nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, teatro, danza o lingua straniera.
Lo strumento sostituirà a partire dal 2027 la “Carta della cultura giovani” e la “Carta del merito”, con l’obiettivo di sostenere la partecipazione dei cittadini alla vita culturale e favorire l’accesso alla cultura come diritto fondamentale.
La dotazione annuale di spesa è pari a 180 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027 e le somme assegnate con la Carta non costituiscono reddito imponibile del beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell’ISEE.
Annualmente con decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’istruzione e del merito, da adottare entro il 30 settembre di ciascun anno, sono definiti gli importi nominali, i criteri e le modalità di attribuzione e utilizzo della Carta “Valore”.
Istituzione del Fondo nazionale per il federalismo museale
Tra le ulteriori misure di interesse per l’ambito culturale vi è la nascita del Fondo nazionale per il federalismo museale. A decorrere dal 2026 viene istituito quale strumento di sostegno strutturale ai musei e ai luoghi della cultura non statali, con particolare riferimento alla copertura dei fabbisogni di gestione ordinaria e di valorizzazione, tra cui il rinnovo degli apparati didattici, piccole modifiche allestitive e l’organizzazione di eventi.
La finalità è quella di implementare il sistema museale nazionale e renderlo, nell’ottica del Piano Olivetti per la cultura, propulsore di crescita delle comunità locali e delle periferie. Giova sottolineare come la particolarità del fondo risulta essere quella di coprire anche i costi di gestione delle istituzioni culturali, spesso esclusi da bandi o agevolazioni pubbliche.
La dotazione annua è pari a 5 milioni di euro annui mentre con decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sarà stabilito un piano di riparto annuale tra i soggetti beneficiari.




