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A Busto Arsizio, un luogo speciale che cela la collezione Paneghini.

del

I lettori di Collezione da Tiffany probabilmente conoscono già la coppia Paneghini e la loro grande passione per l’arte contemporanea grazie alla penna di Alice Traforti, che aveva incontrato Bruno e Ilenia ormai sei anni fa, nel 2018. Questa volta abbiamo voluto farci raccontare come sta crescendo la collezione e scoprire quanti altri capolavori contemporanei si sono aggiunti alla già interessante raccolta.

A primo impatto, credo che chiunque incontri Bruno tra i corridoi della sua azienda Reti S.p.A. a Busto Arsizio intuisca subito un certo tipo di apertura non sempre facile da trovare negli imprenditori IT. Forse per il passato professionale in Olivetti, o forse per via dell’abitudine a cercare la vera bellezza, Bruno è riuscito a realizzare uno spazio lavorativo unico.

Passeggiando con lui, entrando nelle sale riunioni, incontrando i ragazzi in pausa pranzo negli spazi relax circondati da opere contemporanee, porta dopo porta ci si sente immersi in un’atmosfera veramente innovativa e di connessione che fa seguito al claim dell’azienda “connecting technlogy, people and ideas”.

Tutto sembra funzionare, ogni opera è al suo posto all’interno degli spazi del Campus di Reti S.p.A., ricavati da un ex cotonificio riqualificato proprio dall’azienda. Si potrebbe dire che anche questo complesso architettonico è un’opera d’arte voluta da Bruno, nata da una stretta collaborazione con gli architetti e gli artisti Jorrit Tornquist e sua moglie.

Insomma, l’approccio di Bruno all’arte è totalizzante come lo è essere a contatto con la sua collezione. Perchè, nella pause caffè, non basta parlare del meteo e di cosa si è mangiato la sera prima a cena. All’interno di Reti S.p.A. capita anche di sentire discussioni riguardo l’estatica dell’ultima opera comparsa sul muro, dibattiti sul significato di una scultura e – perchè no – sul valore etico di una pratica artistica.

Vale la pena ascoltare il racconto della collezione di Bruno e Ilenia, perchè se non si ha avuto la possibilità di visitare la sede di Reti S.p.A. (che, eventualmente per gli interessati, è aperta a visite guidate), allora almeno si la si può immaginare.

Francesca Gasparetto
Francesca Gasparetto
Restauratrice-conservatrice di formazione con una passione per il data management e la documentazione digitale delle collezioni d'arte. E’ autrice di diverse pubblicazioni scientifiche sul tema della documentazione per la conservazione del Patrimonio. Collabora con l’Università degli Studi di Urbino nell'ambito di progetti internazionali sul tema della conservazione del Patrimonio e tiene un corso sulla documentazione digitale. E’ co-fondatrice della start-up arturo, società che si occupa di conservazione e documentazione delle collezioni d’arte.

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