2005-2019. ArtVerona, fiera tra le più dinamiche e fresche del panorama artistico italiano, si appresta a festeggiare i suoi primi 15 anni. Un traguardo importante che segna la piena maturità di un evento che, prima sotto la guida sapiente di Andrea Bruciati, e da tre edizioni sotto quella di Adriana Polveroni – che ha saputo con entusiasmo, portare a Verona alcune delle migliori gallerie italiane di contemporaneo – è diventato, in breve tempo, uno degli appuntamenti italiani da non perdere.
«In un momento in cui il mercato sembra premiare il comparto del moderno – ha dichiarato Adriana Polveroni presentando l’edizione 2019 della fiera -, ArtVerona non smette di guardare a questo mondo con attenzione e lungimiranza. Al tempo stesso conferma il suo sostegno concreto verso il contemporaneo e la sua ricerca più attiva, terreni da cui possono emergere le proposte più interessanti in grado di rilanciare anche un’idea dinamica del mercato»
150 le gallerie che prenderanno parte a questa quindicesima edizione, che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre negli spazi rinnovati di Veronafiere, offrendo un percorso sempre più qualificato attraverso il panorama del mercato dell’arte italiano, dal settore moderno più consolidato fino alle novità emergenti e da scoprire.
5 sezioni tra realtà consolidate e spazi indipendenti
Sono 5 le sezioni della fiera, tra le 115 gallerie della Main Section, tra arte moderna e contemporanea, e quelle dell’area della ricerca e della sperimentazione, che comprende anche le due sezioni che guardano all’estero: 5 gallerie per Focus on, che dopo la Lituania quest’anno punta a un altro scenario di grande interesse, quello della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Mentre la sezione Grand Tour è dedicata alla visione di 6 gallerie e galleristi che dall’Italia hanno aperto una sede all’estero o viceversa: Piero Atchugarry, Monica De Cardenas, Mc2 Gallery, Monitor, Alberta Pane e Suburbia Contemporary Art. A queste si affiancano le due sezioni dedicate alle realtà più giovani con le 16 gallerie di Scouting e le 8 gallerie dei solo show di Raw Zone.
Questa terza edizione guidata da Adriana Polveroni, vede peraltro nuove importanti adesioni che si aggiungono a significativi ritorni e conferme rispetto allo scorso anno, un risultato che deriva dal riconoscimento di un progetto che investe sulle potenzialità del sistema italiano.
Questo avviene anche a partire da un costante dialogo con le diverse espressioni del collezionismo, che si manifesta tutto l’anno con il roadshow della fiera nelle città italiane e con la novità di Collecting | Corso sul collezionismo, il corso dedicato ai nuovi collezionisti, ideato da Adriana Polveroni che ha visto, peraltro, la media partnership proprio di Collezione da Tiffany. Un corso, Collecting, che ha rappresentato una vera e propria esperienza pilota, partita dal Nord Est del nostro Paese: primo bacino territoriale della fiera intessuto di arte e di imprenditorialità, per trattare gli scenari del collezionismo contemporaneo, le logiche e i canali di acquisto, il panorama internazionale.
Tornando al percorso in fiera, eccoci a Free Stage, la sezione dedicata agli artisti che ancora non sono rappresentati da una galleria, quest’anno con 8 giovani promesse invitate da Alberto Garutti Garutti, artista a sua volta e maestro di tanti artisti delle ultime generazioni: Boris Contarin, Giulia Crivellaro, Eleonora Luccarini, Andrea Nicolò Malaguti, Matias Julian Nativo & Alessia Prati, Chiara Pagano, Bianca R. Schröder, Rob van den Berg.
«I giovani sono interessanti – ha commentato Garutti – perché immersi in una molteplicità di punti di vista tali da poter sentire, guardare e immaginare per noi qualcosa che ancora non sappiamo. D’altra parte, le fiere, pur mantenendo saldo nel sistema dell’arte il loro carattere di mercato, possono aprire a nuovi orizzonti e offrire possibilità di incontro con nuovi soggetti e scenari. Ciò che più conta nell’arte è la misteriosità dell’evento visivo: mi aspetto di scoprire qualcosa che non ho mai visto e che, tra questi lavori, anche solo uno mi indichi la strada».
E una ventata di freschezza e visionarietà sarà portata in fiera, certamente, anche dai 14 project spaces selezionati per i10 Spazi Indipendenti, la sezione cura di Cristiano Seganfreddo che quest’anno compie 10 anni: ALMARE (Torino); Bite The Saurus (Napoli); CampoBase (Torino); CASTROproject (Roma); Conversation Piece (Milano); Flip Project (Napoli); M.AR.CO (Monza); Numero Cromatico (Roma); Radio London (Terni); Simposio (Roma); Spazio Cordis (Verona); Spaziosiena (Siena); Toast Project Space (Firenze); Yellow (Varese).
«Da ormai un decennio Indipendenti rappresenta un sismografo, empirico e instabile, della situazione italiana della ricerca e sperimentazione fuori dai luoghi istituzionali.” – spiega Seganfreddo, che quest’anno ha invitato i partecipanti a rispondere al tema Release. «Cerchiamo nuovi progetti che contengano il segno, il seme del cambiamento – ha aggiungo il curatore – della messa in discussione attraverso un miglioramento delle proprie pratiche culturali, curatoriali, artistiche. E che siano disponibili a rendersi aperte alle idee e suggerimenti degli altri Indipendenti, come delle migliaia di visitatori che incontreranno durante i giorni di fiera».
Norma Jeane, Path Festival e nuovi premi per un’ArtVerona sempre più frizzante
Per festeggiare il suo quindicesimo anniversario ArtVerona amplia l’esperienza della fiera aprendo eccezionalmente al pubblico le attigue Gallerie Mercatali. I 6.400 mq di questo affascinante edificio di archeologia industriale in corso di restauro da parte di Veronafiere si trasformano per tre giorni in Loony Park, una grande installazione ambientale dell’artista Norma Jeane, realizzata da Contemporary Locus e a cura di Paola Tognon.
Non solo una festa, ma un’esperienza artistica che evolve dal giorno alla notte, per entrare nei meccanismi dell’intrattenimento. Un’opera interattiva che abbraccia arti visive e performance e si intreccia col suono grazie agli ospiti internazionali invitati da Path Festival, protagonisti del grande party di apertura di venerdì 11 ottobre e delle incursioni sonore che animeranno l’installazione nella serata di sabat o 12 ottobre.
Sono stati, inoltre, introdotti nuovi riconoscimenti quali il Premio MZ Costruzioni, nato su iniziativa di due imprenditori e collezionisti campani, e il Premio Casarini ideato dal Gruppo DueTorriHotels e rivolto alla pittura under 35.
Confermati tutti gli altri premi: Level 0, a cui aderiscono i direttori di alcuni dei principali musei italiani, sostenuto da AGSM, Premio Icona, Premio WiDiCollect in collaborazione con Banca Widiba, Premio Fotografia under 35, Display, Sustainable Art Prize promosso dall’Università Ca’ Foscari Venezia, la seconda edizione del fondo di Veronafiere A Disposizione e il riconoscimento per i10 Spazi Indipendenti, nel decennale del progetto, sostenuto da AMIA.
Gli eventi in città
In città il quartiere Veronetta si anima di progetti e iniziative che offrono attraverso l’arte contemporanea un’occasione per scoprire uno dei quartieri più interessanti del centro storico. Torna La quarta notte di quiete a cura di Christian Caliandro.
Il Polo Santa Marta dell’Università si apre alle visite guidate di Contemporanee, contemporanei, l’esposizione delle opere della collezione AGI Verona che il collezionista Giorgio Fasol ha affidato per cinque anni all’Ateneo e all’interazione con i suoi studenti.
Giardino Giusti ospita To be played, video, immagine in movimento e videoinstallazione nella “generazione ottanta”, mostra a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, promossa da Giardino Giusti e Urbs Picta in collaborazione con ArtVerona e Careof (11 ottobre – 22 novembre 2019).
La Fondazione Cariverona presenta, infine, le mostre Carlo Zinelli. Visione Continua e Omaggio a MirkoBasaldella, a cura di Luca Massimo Barbero (11 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020).