A due settimane dall’inaugurazione della 60. Biennale di Venezia, diamo uno sguardo alle mostre più interessanti in programma nelle gallerie italiane, a partire dalla galleria UNA di Piacenza che fino al 18 maggio ospita Me ilumino de inmensidad, la prima mostra di Micaela Piñero in Italia, a cura della galleria Constitución di Buenos Aires. In questo progetto site-specific la giovane artista argentina articola le sue multiformi attività artistiche, che spaziano dalla poesia all’artigianato, e presenta un’installazione composta da dipinti, sculture in metallo e gioielli.
Piñero ci invita, così, a esplorare il suo mondo interiore, offrendoci un’esperienza immersiva mistica e poetica. Il suo lavoro abbraccia, infatti, il pensiero magico, il sacro in connessione con la natura, il caos delle emozioni e il potere del linguaggio. Attraverso una delicata rete di simboli, Micaela rivela nuove forme di espressione, come lacrime o gocce di pioggia, corpi sospesi, lune e soli, lampi di luce e insetti-gioiello.
A Milano, la Galleria Andrea Ingenito Contemporary Art ospita fino all’11 maggio la mostra dell’artista americano Mark Tobey dal titolo Armonie Interiori. La mostra nasce in collaborazione con l’Archivio Hachmeister di Mark Tobey e con alcune importanti collezioni private italiane e straniere. Nella sala principale della galleria saranno presenti 15 opere uniche fortemente rappresentative del lavoro dell’artista tra cui World of Stones – del 1959 – esposta in una delle più importanti personali di Tobey al Musée d’Art Décoratif di Parigi nel 1961; nella seconda sala saranno invece esposte altre 10 opere – in edizione numerata – di grande qualità.
Sempre a Milano, dal 9 aprile, la ABC ARTE ospiterà Secrets, la prima mostra personale in Italia della giovane artista ungherese Luca Sára Rózsa. Curata da Domenico de Chirico, la mostra presenterà al pubblico una serie di opere inedite, realizzate mediante
un sapiente utilizzo sia di olio su tela sia di inchiostro su carta, attraverso le quali l’artista analizza il complesso significato della vita umana come mezzo di realizzazione della propria individualità.
Spostandoci a Torino, qui troviamo David Reimondo con Cromofonetica. La mostra, allestita negli spazi della Galleria Mazzoleni, esplora la ricerca dell’artista verso una nuova e personale teoria del colore, la Cromofonetica appunto. Con giocosa sapienza e una resa rigorosa, precisa ed esteticamente molto curata, la personale torinese presenta il corpus della Cromofonetica reimondiana: da Etimo-Cromofonetica (2019), opera installativa di grandi dimensioni, a Onda Cromofonica (2017) e Colourful (2016 – 2024) , in cui l’immersione dei sensi dello spettatore è già totale, fino alle opere site specific prodotte per la mostra in cui l’esperienza sonora, visiva e intellettuale raggiunge la sua massima espressione, coinvolgendo e sorprendendo i visitatori con presenze inaspettate sempre legate all’universo di colore.
Guardando al prossimo futuro, dal 25 maggio al 27 luglio 2024 la galleria Marignana Arte di Venezia ospiterà In ordinem redigere (l’arte di ricomporre memorie), bi-personale di Maurizio Pellegrin e Verónica Vázquez. La mostra presenterà un dialogo delle opere di due artisti di fama internazionale che da anni collaborano con la galleria. Profondamente diversi per biografia e per scelte estetiche ed espressive, Pellegrin e Vázquez hanno in comune un’idea di arte basata sull’importanza della relazione con il passato, con la storia dei materiali, dei manufatti e degli oggetti dai quali attingono per realizzare le loro opere. La bi-personale, organizzata in collaborazione con Piero Atchugarry Gallery e Galleria Michela Rizzo, sarà accompagnata da un testo del filosofo Jonathan Molinari.
A Bologna, la galleria LABS Contemporary Art presenta la mostra Metamorfosi con protagonisti i quattro artisti francesi Cécile Beau, Nicolas Boulard, Jean-Baptiste Caron, Charlotte Charbonnel, e realizzata in collaborazione con la galleria parigina 22,48 m2 e con il sostegno di CNAP – Centre national des arts plastiques. In Metamorfosi, le pratiche diversificate dei quattro artisti trovano un punto d’incontro nell’osservazione della natura e dello sguardo dell’uomo su quest’ultima. Le opere selezionate constituiscono un paesaggio proteiforme che indaga la forza della natura nella sua frammentarietà e attraverso il suo perenne stato di trasformazione. Prendendo in esame i risultati di fenomeni chimici, fisici o geologici, si avrà dunque modo di decostruire la lettura semplicistica di una natura solo ed esclusivamente sublimata o demonizzata.
Dall’Emilia-Romagna alla Toscana dove il 12 maggio prossimo la galleria ME Vannucci di Pistoia e Villa Rospigliosi a Prato, sede espositiva dell’associazione culturale ChorAsis, aprono al pubblico due mostre a cura di Marina Dacci. Pensate come un progetto unitario, le mostre esplorano l’idea di cambiamento nell’approccio con “l’altro da sé” (siano oggetti, natura e persone) e la tensione verso un’auspicabile rinascita che l’arte propone.
ri-NASCIMENTO (ME Vannucci, dal 12 maggio al 28 luglio) e ad naturam (Villa Rospigliosi, dal 12 maggio al 23 giugno) presentano il lavoro di 9 artisti italiani. Le opere di Bertozzi & Casoni, Elena Bellantoni, Chiara Bettazzi, Bianco-Valente, Serena Fineschi, Antonio Fiorentino, Cristina Gozzini, Silvia Listorti, Nazzarena Poli Maramotti saranno esposte nello spazio della galleria ME Vannucci, mentre Villa Rospigliosi presenterà un focus su Antonio Fiorentino con un corpo di sculture e cianotipie, come approfondimento del percorso proposto in galleria.
Fino al 18 maggio, Francesca Antonini Arte Contemporanea di Roma ospita La scelta del tempo, terza personale di Monica Carocci (Roma, 1966) in galleria. Il progetto presenta un’accurata selezione di fotografie caratterizzate da un comune denominatore: la figura femminile. Equilibriste in bilico, abiti fluttuanti e donne in costumi da insetto sono il punto di partenza di una narrazione fuori dal tempo, mai immortalate in una perenne staticità ma al contrario simboli di una dimensione sospesa.
Sempre a Roma, la galleria z2o Sara Zanin ha da poco inaugurato la nuova sede di via Alessandro Volta 34 con una interessante collettiva dal titolo Contrappunti. La mostra coinvolge tutti gli artisti della galleria che hanno contribuito a definire l’identità della galleria z2o sin dai suoi inizi, esplorando narrativamente le espressioni più intime e silenti di ciascuno di loro, sottolineando l’adattabilità della natura umana attraverso opere che animano e trasformano lo spazio espositivo in un vero e proprio spartito visivo. Tra questi: Silvia Camporesi, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Kronenberg, Hidetoshi Nagasawa, Ekaterina Panikanova, Beatrice Pediconi, Alfredo Pirri, Nazzarena Poli Maramotti, Cesare Tacchi e Michele Tocca.
Chiudiamo questa nostra selezione con l’edizione 2024 di InterACTION NAPOLI, progetto espositivo ideato dalla Fondazione Made in Cloister che, ogni due anni, chiama artisti e artiste di diversi paesi, generazioni e linguaggi, invitandoli a realizzare opere site-specific e a interagire tra loro, con lo spazio e con la comunità dando vita ad un’esposizione collettiva. Il tema di questa edizione, curata da Demetrio Paparoni, è l’Altro e l’Alterità, ed è stato affrontato da 30 artisti provenienti da diverse parti del mondo, tra i quali : Domenico Bianchi; Gianluigi Colin; Vanni Cuoghi; Sergio Fermariello; Silvia Giambrone; Sophie Ko; Loredana Longo e Andres Serrano. La mostra indaga problematiche della contemporaneità legate ai fenomeni migratori e alla complessità delle relazioni tra diverse culture, tradizioni e religioni.