Dal 17 aprile al 6 maggio è online l’asta a tempo di arte moderna e contemporanea promossa da Arcadia, con un catalogo di 221 lotti che raccontano un secolo di ricerca artistica, tra storicizzazione e sperimentazione.
Tra le proposte più interessanti troviamo un’opera del 1969 di Paolo Eleuteri Serpieri, Senza titolo, che testimonia la fase pittorica dell’artista prima della celebre svolta fumettistica. La composizione rivela una solida costruzione formale e un gusto per la narrazione visiva che sarà poi elemento chiave del suo segno. Si tratta del lotto 12, con una stima tra i 2.000 e i 3.000 euro.
La riflessione sul tempo è al centro dell’opera Ora esatta del 2002 di Luca Pancrazzi, un artista che da anni esplora il concetto di misura, percezione e presenza attraverso installazioni, dipinti e oggetti. Il lavoro, presentato come lotto 64, ha una stima compresa tra i 2.000 e i 4.000 euro. Di respiro internazionale è invece l’opera Ritmo Guardat del 1988 del cinese Li Xiang Jang (lotto 65), un’opera astratta e dinamica, dove la pittura gestuale si carica di ritmo e profondità, stimata tra gli 800 e i 1.200 euro.
Non manca il linguaggio lirico e intimista di Mario Mafai, presente in catalogo con Ritratto di contadina del 1951, un dipinto che trasmette un senso di pacata introspezione. L’opera, proposta come lotto 66, è stimata tra i 2.000 e i 3.000 euro. La scena romana del secondo Novecento è ben rappresentata anche da Franco Angeli, di cui viene battuto un Senza titolo (lotto 71) tra i più rappresentativi della sua produzione, con le sue tipiche velature, stimato tra i 2.500 e i 5.000 euro. Di tono diverso ma altrettanto significativo è il lotto 67, un Senza titolo del 1983 di Tano Festa, opera che riflette la fase matura dell’artista e la sua riflessione sul linguaggio pop, con una stima compresa tra i 300 e i 500 euro.
Interessante anche la presenza di Giulio Turcato, con più opere in asta. Tra queste si segnala il Nudo di donna seduta e voltata, lotto 171, in cui la figura è sintetizzata in un segno pittorico delicato e fluido, espressione dell’equilibrio tra forma e astrazione che caratterizza la sua poetica. La stima si aggira tra i 600 e gli 800 euro.
A chiusura di questa lettura catalogo, spiccano tre opere di Giorgio de Chirico, datate anni Settanta, in cui l’artista rielabora con intensità e rigore il proprio repertorio iconografico. In particolare, Gladiatori del 1973 (lotto 205), stimato tra 1.800 e 3.600 euro, ripropone l’archetipo del combattimento in chiave neometafisica, in una composizione sospesa e fuori dal tempo.
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