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L’arte di David Bowie conquista i collezionisti: 24.3 milioni £

del

Si è chiusa con un totale di 24.306.000 £ la prima delle tre aste di Sotheby’s dedicata alla collezione di David Bowie e battuta ieri, giovedì 10 novembre, a Londra. Lotto record di questa speciale single-owner auction, che giunge al termine di una settimana di festival ed eventi che hanno celebrato l’impareggiabile raccolta d’arte del Duca Bianco: Air Power, tela di Basquiat del 1984 aggiudicata per oltre 7 milioni di sterline (8.2 milioni di euro). La tela, offerta in catalogo con una stima di 2.5-2.5 milioni, era stata acquistata da Bowie poco dopo il 1996, quando il cantante e attore aveva impersonato Andy Warhol del film Basquiat di Julian Schnabel.

Il catalogo dell’asta di Sotheby’s comprendeva 47 opere d’arte, principalmente a firma di artisti inglesi. Una prima selezione, frutto di mesi di studio che hanno visto la casa d’aste e gli eredi dell’artista lavorare a stretto contatto. Altre 350 opere tra le tantissime possedute dal rocker, scomparso a gennaio a soli 69 anni, saranno invece battute oggi nelle due aste in programma in New Bond Street alle ore 10.30 e alle 16.00.

Tra i lavori presenti nell’asta di ieri anche 3 opere di Damien Hirst, tra le quali una realizzata in collaborazione proprio con Bowie e venduta per 785.000 £. Il dipinto, intitolato Beautiful, hallo space-boy, è una chiara allusione al Major Tom uno dei “personaggi” più ricorrenti nei testi del cantante. Un secondo Basquiat – Untitled (1984) – è stato invece aggiudicato per 2.4 milioni di sterline contro una stima iniziale di 500-700.000 £. Il secondo lotto più caro della serata è stato, invece, l’olio su tela di Frank Auerbach Head of Gerda Boehm (1965) che, valutato 300-500.000 £, ha raggiunto i 3.8 milioni.

12 i nuovi record d’asta realizzati durante questa specialissima evening sale: Frank Auerbach, Peter Lanyon, Bernard Leach, Winifred Nicholson, Wilhelmina Barns-Graham, Henry Lamb, Harold Gilman, Ivon Hitchens, Kenneth Armitage, Bryan Wynter, Patrick Caulfield e Meret Oppenheim

In vita, David Bowie è stato un collezionista appassionato, frequentatore di sale d’asta ma sempre molto discreto nei suoi acquisti. Membro, negli anni Novanta, dello staff editoriale del magazine Modern Painter, Bowie amava intervistare gli artisti che gli piacevano, ma è sempre stato molto riservato sulla sua collezione che negli anni è diventata vastissima includendo, principalmente, dipinti di artisti inglesi del XX secolo, ma dove non mancavano lavori di artisti africani contemporanei o appartenenti alla cosiddetta outsider art, ossia l’arte creata da persone con problemi mentali e da coloro tradizionalmente ritenuti esterni al sistema dell’arte. Fino ad arrivare a lavori del Surrealismo, dei Preraffaelliti o pezzi di designer come Ettore Sottsass o il Memphis group. Nella sua collezione anche un Tintoretto e un piccolo dipinto di Rubens.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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