Iniziamo il nuovo anno immergendoci nella lettura del catalogo dell’asta di Meeting Art, che propone 240 lotti suddivisi in due sessioni, il 13 e 14 gennaio.
I lotti presentano stime al di sotto dei 10.000€, spaziando tra artisti italiani del secolo scorso e visioni contemporanee del nuovo millennio. A questi si affiancano opere di artisti internazionali di spicco, come Picasso e Lichtenstein, con quest’ultimo che inaugura il nostro percorso di lettura.
Il lotto 120 di Roy Lichtenstein, intitolato “Brush Strokes,” si ispira a una serie di dipinti del 1965-66 in cui l’artista riproduce pennellate ingrandite, simboleggiando l’espressione personale del pittore in un contesto spersonalizzato, indagando così sulla professione artistica. In questo caso, si tratta di una tecnica mista applicata su tavola, con una stima compresa tra 10.000 e 12.000€.
Successivamente, con la medesima stima, troviamo Achille Perilli con il lotto 100 “Il colore della luna.” Si evidenzia un profondo interesse per l’esplorazione della materia e della gestualità, con elementi “primari” disposti sulla tela, creando piani che agiscono in uno spazio privo di gravità. Ciò viene enfatizzato dall’uso di colori brillanti, sottolineando l’astrazione assoluta a cui Perilli tende.
Proseguendo, ci sono due lotti di Giovan Francesco Gonzaga, il 226 e il 195, entrambi stimati tra 8.500 e 9.600€. L’artista è noto per i suoi paesaggi e ritratti. Al lotto 110 troviamo Pino Pinelli con l’opera “Pittura BL” (8.000-9.000€), riconoscibile per le sue opere astratte e informali, dove l’artista utilizza materiali non convenzionali, dedicando una forte attenzione a forma e colore.
Particolarmente intrigante in questa asta di Meeting Art è anche il lotto 108 di Umberto Mariani, intitolato “Forma Celata,” un acrilico su piombo. L’opera richiama i panneggi barocchi che l’artista ha studiato nel suo periodo romano, presentando una sperimentazione e cristallizzazione del panneggio in linee rette che rimandano a una visione idealistica.
Al lotto 97 troviamo Alex Caminiti con “Senza titolo,” un’opera che abbraccia un linguaggio estetico informale. Sempre legato all’informale e all’astrattismo, troviamo Emilio Vedova al lotto 95 (stima 7.000-8.000€), il quale esplora nuovi modi di espressione artistica, allontanandosi dalla rappresentazione diretta di oggetti e figure. Sono evidenti le pennellate vigorose e i gesti espressivi che conferiscono un senso di energia e dinamismo, rendendo il gesto pittorico un elemento chiave delle sue opere.
Di notevole interesse sono anche i due lotti dell’artista Ali Hassaun (lotto 196 e 163, entrambi con stima 6.000-6.800€), che presentano storie senza tempo in un dialogo continuo tra lo sfondo e il primo piano. Si evidenzia un dualismo tra la vita colorata e materica del primo piano e lo sfondo etereo e monocromo, conferendo una dimensione sacra.
Tra le ultime opere di questa asta, desidero sottolineare i lotti 164 e 140 di Sandro Chia, con stima 6.000-7.000€, in cui emerge un approccio eclettico con elementi di classicismo e simbolismo. Le figure umane sono stilizzate, i colori vivaci e le linee fluide.
Infine, il lotto 114 “Phenomena Prism Guidance” di Paul Jenkins, un acquerello su carta, presenta la tecnica “drippante o pouring,” dove l’artista diluisce l’inchiostro colorato con acqua facendolo colare sulla tela, permettendo ai colori di mescolarsi in modo imprevedibile. Le composizioni risultanti sono astratte e organiche, ispirate alla natura e al paesaggio.