Dopo Il Ponte e Blindarte, la lettura catalogo di quest’oggi la dedichiamo alle aste di Bozner Kunstauktionen (2 dicembre) e Fondaco Aste (13 dicembre). Due appuntamenti che possono dare qualche bella soddisfazione a piccoli collezionisti in cerca di opere di buona qualità, ma a cifre più contenute.
E’ il caso, appunto, di Bozner Kunstauktionen che per la sua asta di asta di Arte Moderna del 2 dicembre prossimo ha messo insieme una selezione di 110 lotti (+90 di design) in cui spiccano, proprio in apertura, una serie di lavori dei futuristi Roberto Iras Baldessari, Fortunato Depero, Giulio D’Anna, Fillia e Tullio Crali.
Di quest’ultimo, in particolare, segnaliamo la presenza di Festa Aerea (1930), proposta al lotto 4 con un prezzo di partenza di 30.000 euro e bellissimo esempio di quell’aeropittura di cui Crali fu tra i massimi esponenti, tanto che lo stesso Marinetti lo definirà “il più grande aeropittore italiano”.
Per chi è in cerca di opere italiane del dopoguerra si segnalano, invece, alcune carte di un certo pregio come il Senza titolo (1966) di Carla Accardi che troviamo al lotto 23. Mentre al lotto 25 abbiamo una bella terracotta di Leoncillo del 1959-61 che sarà presto inserita anche nel catalogo generale dell’artista, in corso di pubblicazione. Il prezzo di partenza per questa opera è di 10.000 euro.
Storicamente importante, infine, il lotto 28, dove abbiamo una carta di Paolo Scheggi del 1967, che parte da 16.000 euro ed è uno studio per una delle sue famose Intrasuperfici. Completano la proposta di Bozner alcune carte e multipli d’artista.
Passando al catalogo preparato da Fondaco Aste per la sua asta di Arte Moderna e Contemporanea del 13 dicembre a Milano, si segnalano ai primi lotti tre carte storiche di Mario Sironi – Composizione (1940), lotto 11, stima: 3-4.000 euro -, Emilio Vedova e Mario Ballocco.
In particolare, molto interessanti ci paiono le opere di questi ultimi due. Di Emilio Vedova, infatti, abbiamo un Senza titolo (1946) – proposto al lotto 13 con una stima di 3-4.000 euro – che ci riporta ad un anno fondamentale nella storia personale ed artistica dell’artista veneziano.
E’ nel 1946, infatti, che Vedova firma il Manifesto “Oltre Guernica” e poi quello del “Fronte Nuovo delle Arti”. Questo disegno appartiene proprio a questo periodo di grande riflessione e sperimentazione sulla pittura, che vedono Vedova oscillare tra severe indagini sul cubismo e appassionati slanci verso l’espressionismo.
Al lotto 14, invece, troviamo un Senza titolo del 1949 a firma di Mario Ballocco (stima: 5-6.000 euro), realizzato nell’anno successivo al suo viaggio in Sud America e frutto di quella profonda indagine sulle valenze psico-percettive del colore a cui Ballocco si dedica con particolare fervore in questo periodo e da cui nasce un personale astrattismo espressivo riassunto, tra le altre serie (Grate e Monadi), da quei Reticoli che crea tra il 1948 e il 1952 e a cui appartiene questa carta.
Al lotto 26 abbiamo, invece, una bellissima Composizione (1952) di Gianni Dova realizzata ad olio su carta applicata su masonite (stima: 3.500-4000 euro) seguita da un suo Personaggio del 1956 (lotto 27, stima: 4.500-5.500 euro).
Tra gli 87 lotti di questa asta ci fa poi piacere segnalare la presenza due lavori storici di Gustavo Bonora: Paesaggio e Natura morta 1 del 1967 (lotto 37, stima: 3.500-4.000 euro) e Crocifissione del 1966 (lotto 46, stima: 1.200-1.500).
Artista oggi non più molto conosciuto dal grande pubblico, Bonora è stato tra i protagonisti della stagione artistica post-informale che ha animato la Milano del dopoguerra e la sua opera è oggetto di un interessante progetto di riscoperta e rivalutazione che gli ha visto dedicata, recentemente, a Roma, una bella retrospettiva.
Ma è al lotto 39 che troviamo uno dei lotti più importanti di questa asta, un bellissimo sicofoil (Senza titolo) di Carla Accardi del 1970 che richiama alla mente, per la trama del gesto e il colore, la celebre Triplice tenda realizzata dall’artista nel 1969-1971 e oggi conservata al Centre Georges Pompidou.
Questo lavoro è proposto in asta con una stima di 25-30.000 euro. Infine, al lotto 52 – con cui chiudiamo questa doppia lettura catalogo – ecco il secondo Top Lot di Fondaco: l’acrilico T1973 – H22 (1973) di Hans Hartung proposto in asta con una stima di 75-85.000 euro.