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Aste: uno sguardo ai cataloghi Bozner e Babuino

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Questo venerdì dedichiamo la nostra “lettura” ai due cataloghi che, probabilmente, rischierebbero di passare inosservati in un momento in cui tutte le grandi case d’asta italiane stanno battendo le loro selezioni di arte moderna e contemporanea: quelli di Bozner Kunstauktionen (26 maggio) e Babuino Casa d’Aste (31 maggio / 1° giugno).

Si parte venerdì 26 maggio alle ore 17 a Bolzano, nella storica sede di Castel Mareccio, dove l’altoatesina Bozner Kunstauktionen propone una bella selezione di opere del futurismo italiano, tra le quali spicca Treno + città (1916) di Roberto Marcello Baldessari.

Proposto con un prezzo di partenza di 15.000 euro, questo lavoro, come si legge nel catalogo ragionato dell’artista, “rientra negli studi di velocità che, specie nel biennio 1916 – 1917, Baldessari dedica in particolar modo al tema del treno in corsa e del quale ha realizzato un certo numero di opere, sia a pastello che a carboncino, nelle quali si pone di volta in volta l’accento sull’aspetto meccanico, sulla simultaneità oppure su quello sociale”.

Lotto 8 – Tullio Crali, Incursione aerea, 1932. Matita, carboncino e tempera su cartoncino, 33 x 43 cm. Courtesy: Bozner Kunstauktionen


All’asta, al lotto 7, anche un bozzetto di Fortunato Depero, Convegno in uno smeraldo del 1923 (Presso di partenza 18.000 euro ) e un dipinto di Tullio Crali del 1932: Incursione aerea, proposto con una base di 30.000 euro. Completato la sezione futurista di questo catalogo una serie di opere di Enrico Prampolini, Mino Rosso e Gino Severini. Di Mino Rosso, in particolare, il catalogo Bozner propone i piccolo bronzo Nuotatori in gara (1930), interessante esempio di scultura futurista.

Di particolare interesse anche un acquerello del pittore russo, ma di origine ucraina, Konstantin Bogaewski, Paesaggio in Crimea del 1924 esposta nell’importante padiglione russo della Biennale di Venezia dello stesso anno e che parte da un prezzo di 8.000 euro.

Lotto 14 – Mino Rosso, Nuotatori in gara, 1930. Bronzo, 11 x 50,5 x 36 cm. Courtesy: Bozner Kunstauktionen

Per quanto riguarda l’arte internazionale, da segnalare la presenza in catalogo di un importante acquerello di Ad Reinhardt del 1940 proposto con un prezzo di partenza di 50.000 euro. Tra gli italiani, invece, troviamo alcuni lavori di un certo pregio a firma di Antonio Calderara – suo il Senza titolo del 1967 che troviamo al lotto 32 con una prezzo di partenza di 5.000 euro – e Piero Dorazio, del quale Bozner propone, tra le altre opere, un Reticolo del 1961 realizzato a pastelli colorati su carta (lotto 35, base: 15.000 euro).

Poco più avanti incontriamo poi Dadamaino, presente con Movimento delle Cose, opera del 1990 a china blu su acetato (lotto 36, base: 10.500 euro); Lucio Fontana, con la china Ambiente Spaziale del 1961 (lotto 39, base 10.000 euro) e, infine, Mario Schifano con un Senza titolo del 1979-80 proposto al lotto 42 con un prezzo di partenza di 18.000 euro.

Lotto 43 – Ad Reinhardt, Senza titolo, 1940. Acquerello su cartone, 26,7 x 21 cm. Courtesy: Bozner Kunstauktionen

Il 31 maggio e il 1° giugno sarà la volta, invece, di Babuino casa d’asta che batterà un catalogo di 501 lotti, tra un secondo nucleo di lavori della Scuola di Via Margutta – già ampiamente celebrata nell’asta di marzo -, opere di arte moderna e contemporanea, arti decorative e design del XX secolo.

Tra i primi lotti più interessanti proposti nella sessione del 31 maggio, segnaliamo il lavoro del 1951 di Renato Guttuso, la cui presenza in asta si sta intensificando in questi mesi. Si tratta di Contandino, piccolo olio su carta intelata proposto al n. 42 con una stima di 25-30.000 euro.

Lotto 42 – RENATO GUTTUSO, Contadino, 1951. Olio su carta intelata, cm. 66,5 x 49

Poco più avanti si fa notare, un piccolo olio su cartone telato di Ottone Rosai datato 1956 e proveniente dalla collezione della Galleria L’Artistica di Roma. Cartone, quello proposto al lotto 48, che rimanda direttamente al dipinto Omini all’osteria che troviamo al n. 109 con una stima di 8-12.000 euro.

Al lotto 29 è poi la volta di una tempera di Antonio Corpora del 1946, anno della mostra alla Galleria del Secolo a Roma col gruppo “Neo-cubista”, di cui fa parte assieme a Renato Guttuso, Monachesi, Pericle Fazzini e Giulio Turcato. Arstisti, questi tutti ben rappresentati nel catalogo del Babuino.

Lotto 92 – GIACOMO BALLA, Ritratto di Luce Balla, anni ’30. Olio su compensato, cm. 34,8 x 44,6

Al lotto 92 arriva, poi, il vibrante Ritratto di Luce Balla, realizzato da Giacomo Balla negli anni Trenta e stimato 25-30.000 euro. Sempre di ambito futurista è poi il lotto 124, dove troviamo un encausto su cartone di Pippo Oriani: Aeropittura – Dinamica di paesaggio, del 1930-35, stimato 8-12.000 euro.

Nella sessione del 1 giugno si segnala, infine, la presenza di alcuni disegni di Marcello Dudovich (lotti 310-313) e una bozzetto di Testa di donna di Enrico Prampolini (Lotto 314, stima: 700-900 euro). Mentre ai lotti 392-394 abbiamo tre pochoir tra i quali uno di Natalia Gontcharova (lotto 393, stima: 800-1000 euro).

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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