Le opere italiane, in particolare quelle degli anni ’60 e ’70, sono un investimento sempre più redditizio, oltre che bene di rifugio in un periodo di alta volatilità, che necessitano però di una gestione oculata attraverso consulenti esperti che si occupino di gestire e valorizzare le collezioni d’arte.
Tra rallentamenti e segnali di ripresa
I primi sei mesi del 2024 confermano il rallentamento del mercato dell'arte dopo un 2023 di fisiologico assestamento, successivo...
Gli archivi sono i principali enti di riferimento per la tutela della memoria di un artista, ma nel mercato dell’arte contemporanea si assiste spesso alla stratificazione di...