Capitolium dà il via alla stagione autunnale con la prima asta, una vendita online di 256 lotti che comprende opere di artisti contemporanei. L’asta si distingue per la predominanza di artisti italiani, sebbene sia arricchita da alcune significative presenze internazionali, anche asiatica. La vendita si svolgerà il 2 e 3 ottobre, suddivisa in due sessioni, alle 15:00 e alle 18:00.

I lotti presentati sono tutti di grande interesse, e tra questi spicca il lotto 17: Il Guerriero II di Marino Marini. Quest’opera detiene la stima più alta dell’intera vendita, oscillante tra 150.000€ e 250.000€. Il dipinto fa parte di un considerevole corpus di opere, prodotto nel corso di 30 anni di carriera, che ha come soggetto ricorrente il cavaliere e il cavallo. Queste figure, stilizzate e ricche di significati simbolici, permettono all’artista di esplorare la figura eroica e, in ultima analisi, la condizione umana.

In termini di stima, il secondo lotto più importante è il 189, Pintura-collage di Antoni Tàpies. L’artista è noto per la sua abilità nell’incorporare elementi di pittura astratta nelle tecniche di collage, offrendo una riflessione sulla identità, la memoria e il corpo. Nell’opera in questione, Tàpies fa uso di materiali non convenzionali come sabbia e terra, applicandoli sulla tela per creare una superficie tridimensionale e tattile. Un altro lotto di rilievo è il 156, Senza titolo (Oasi) di Mario Schifano, un olio su tela con una stima tra 70.000€ e 80.000€.

Nel range di prezzo 30.000-40.000€, troviamo il lotto 19, Senza titolo del pittore e architetto cileno Roberto Sebastian Antonio Matta. L’opera di Matta presenta elementi astratti e organici che creano spazi surreali e visionari, delineati da linee fluide che evocano una sensazione di movimento. Un’altra opera significativa in questa fascia di prezzo è Compression. Bidons (1978) di César, famoso per le sue sculture create attraverso la compressione di automobili, che si trasformano in blocchi metallici le quali riflettono tematiche di consumo, trasformazione degli oggetti e, in definitiva, della società.

Altro lotto degno di nota è Cassandra di Enrico Prampolini, con una stima di 25.000-30.000€. L’opera è caratterizzata da forme geometriche, linee dinamiche e colori vivaci. Con una stima simile, troviamo la scultura in bronzo Sfera di Arnaldo Pomodoro.

Scendendo di prezzo, facciamo notare il lotto 27, After: tete de jeune a la frange di Amedeo Modigliani. Questo soggetto è stato molto studiato da Modigliani, che focalizza la sua attenzione sugli elementi essenziali della figura femminile, evocando un senso di eleganza e malinconia. Inoltre, con stima 18.000-22.000€, è in vendita l’opera Superficie lunare-luna con la lingua rossa di Giulio Turcato, una scultura che testimonia la ricerca dell’artista di nuove forme, colori e gestualità.

In ultima analisi, vorrei porre l’attenzione su alcuni lotti con una stima più “accessibile” rispetto a quelli precedentemente menzionati. Il lotto 10 di Filippo de Pisis (di cui sono in vendita altri 3 lotti), Natura morta marina, è un olio su tela con una stima di 6.000-8.000€. In quest’opera, elementi quotidiani sono combinati in modo poetico e suggestivo grazie ad una tecnica sfumata. A inaugurare la vendita è Senza titolo di Herrmann Max Pechstein (8.000-10.000€), un’opera che mostra uno stile basato sull’essenzialità e l’aggressività espressiva. Emilio Scanavino è presente in asta con il lotto 80, Il cerchio, un’opera in cui il cerchio diventa simbolo di completezza e armonia, ma allo stesso tempo di movimento, quasi a ricordare un portale verso un mondo immateriale.

Un altro lotto interessante è il 131 di Bruno Munari, Negativo-positivo, in cui il pittore-designer esplora la tematica del pieno e del vuoto attraverso l’uso di forme geometriche, colori vivaci e spazi vuoti, che insieme creano dinamismo.

Come anticipato, sono presenti alcuni lotti di artisti asiatici (cinesi e giapponesi) che esprimono la loro ricerca, spesso basata sul rapporto uomo-natura, la spiritualità e l’energia creativa: lotto 147 di Hsiao Chin, In origine: non c’era nulla; lotto 241 di Wang Yigang, Abstract r112 e il lotto 242 di Shozo Shimamoto, Bottle crash in venice 06, un’opera sperimentale e performativa che indaga le azioni fisiche e l’energia creativa del processo artistico.

In conclusione, vorrei menzionare l’opera di Ben Vautier, Something is always happening (lotto 205), un’opera che esplora il linguaggio e il pubblico proponendo una frase che sembra sottolineare come l’arte e la vita siano sempre in movimento.