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Dorotheum: la settimana dell’arte si chiude il 20 novembre con la seconda asta di Arte Contemporanea

del

La settimana dedicata all’arte moderna e contemporanea di Dorotheum si conclude il 20 novembre con la seconda asta di Arte Contemporanea, che approfondisce i temi e le poetiche già emersi nel calendario dell’asta del 19 novembre.

Se la prima sessione tracciava le linee portanti della pittura informale, concettuale e analitica, questa nuova selezione amplia il discorso con un dialogo ancora più ricco tra astrazionegesto e materia, fino alle espressioni più recenti della scultura e della luce.

Mario Nigro: la costruzione ritmica dello spazio

Lotto 404_Mario Nigro_Dallo spazio totale_Copyright DOROTHEUM

A introdurre l’asta è Dallo spazio 1953–1963 di Mario Nigro (lotto 404, €18.000–22.000), una delle testimonianze più intense della sua ricerca sul ritmo e sulla serialità. Nigro — figura singolare per formazione scientifica e musicale — costruisce la pittura come partitura visiva: reticoli fitti, campiture ritmate, progressioni di segni che trasformano la superficie in un campo di forze.

In queste opere lo spazio non è rappresentato ma “costruito” dalla tensione tra ordine e dramma, controllo ed energia, dove la componente musicale si intreccia a quella matematica, generando vibrazione ottica e spirituale, cifra distintiva della sua poetica.

Tra luce e forma: Dadamaino, Pomodoro, Klein

La luce, intesa come materia e concetto, percorre una sezione di grande raffinatezza:
Le Costellazioni (1981, lotto 417, €9.000–12.000) di Dadamaino sono un tessuto di segni e intervalli, una scrittura dello spazio che unisce gesto e ritmo cosmico. La Sfera (1989, lotto 418, €18.000–28.000) di Arnaldo Pomodoro trasforma la geometria in energia pulsante, superficie che esplode dall’interno come simbolo del dinamismo moderno.

Lotto 419_Yves Klein_Victoire de Samothrace_Copyright DOROTHEUM

Con Victoire de Samothrace (1962, lotto 419, €50.000–70.000), Yves Klein porta la riflessione sulla luce alla sua essenza spirituale: il blu IKB diventa sostanza e trascendenza, la materia si fa colore assoluto, la scultura si trasforma in icona del vuoto e della libertà.

Spazio e vibrazione: Simeti, Kowanz, Wurm

Il linguaggio della forma si rinnova in 5 ovali grigi (2000, lotto 421, €12.000–18.000) di Turi Simeti, dove la superficie si fa ritmo e respiro, e nella poetica luminosa di In light of light (2016, lotto 426, €7.000–12.000) di Brigitte Kowanz, artista scomparsa nel 2022 che ha fatto della luce un vero e proprio medium linguistico.

Lotto 436_Erwin Wurm_“Venetian Sausage Alexandrite”,_Copyright DOROTHEUM

Ironia e materia si fondono nella scultura in vetro di Venetian Sausage Alexandrite (lotto 436, €40.000–60.000) di Erwin Wurm, una “salsiccia” in vetro di Murano che unisce artigianato veneziano e concettualismo, tradizione e paradosso, in perfetto equilibrio tra pop e riflessione.

Tra gesto e materia: Scarpitta, Pinelli, Icaro

Lotto 479_Salvatore Scarpitta_Double Hone Sun_Copyright DOROTHEUM

La tensione tra pittura e oggetto emerge in Double Hone Sun (1979, lotto 479, €35.000–50.000) di Salvatore Scarpitta, dove la tela si apre a materiali industriali — gomma, legno, metallo — in un’interpretazione dinamica del quadro come corpo-meccanico.

La riflessione sulla pittura si ritrova in Pittura BL (2004, lotto 481, €4.000–6.000) di Pino Pinelli, articolata in tre frammenti che vibrano nello spazio, e in Tre Palmi (1975, lotto 482, €9.000–12.000) di Paolo Icaro, che riduce la scultura a misura umana e concettuale.

Segni e colori d’oltreoceano

Un nucleo di opere su carta sottolinea il respiro internazionale del catalogo:
Untitled (1981, lotto 488, €4.000–6.000) di Keith Haring mostra la freschezza del segno e la forza iconica del suo linguaggio urbano, mentre Female Fashion Figure with Flowers and Plants (ca. 1960, lotto 501, €15.000–20.000) di Andy Warhol rivela il lato più intimo e raffinato del suo periodo pre-Pop, quando l’illustrazione di moda era già terreno di sperimentazione estetica.

Lotto 501_Andy Warhol_Female Fashion Figure with Flowers and Plants_Copyright DOROTHEUM

In Phenomena Outward Bound (1977, lotto 504, €28.000–38.000), Paul Jenkins porta l’azione del colore a una dimensione liquida e luminosa: la tela diventa flusso, movimento e vibrazione cromatica.

La pittura italiana tra analisi e invenzione

Il percorso italiano prosegue con giallogiallo (1968, lotto 515, €12.000–16.000) di Carla Accardi, dove il segno si trasforma in luce, e Composizione di Giulio Turcato (lotto 516, €25.000–35.000), in cui la superficie diventa spazio sensoriale e immaginifico.

Seguono Paesaggio anemico (anni ’70, lotto 522, €15.000–20.000) di Mario Schifano e Capriccio (2004, lotto 526, €15.000–20.000) di Salvo, due interpretazioni del paesaggio come memoria e reinvenzione.

Angelo (1960, lotto 544, €16.000–22.000) di Fausto Melotti porta la leggerezza della ceramica alla dimensione del simbolo, mentre Untitled (1957, lotto 548, €20.000–30.000) di Piero Manzoni segna uno dei punti di transizione verso la sua ricerca più concettuale.

Lotto 548_Piero Manzoni_Untitled_Copyright DOROTHEUM

Tra gli altri protagonisti: Enrico Baj, Scanavino, Vedova, Rotella, Nitsch, in un itinerario che attraversa la materia e la memoria dell’arte europea.

Memoria e tempo: Parmiggiani e Boetti

Chiude idealmente la vendita Untitled (Web) (2006, lotto 645, €25.000–35.000) di Claudio Parmiggiani, un’opera in fumo e fuliggine che traduce l’assenza in immagine, la traccia in testimonianza: una poesia della memoria e del tempo.

Lotto 645_Claudio Parmiggiani_Untitled (Web)_Copyright DOROTHEUM

Con Calendario (1982, lotto 649, €8.000–12.000), Alighiero Boetti riprende il tema del tempo quotidiano, costruendo un collage in cui i frammenti dei mesi e dei giorni diventano racconto visivo della vita che scorre.

Due opere che chiudono con equilibrio e profondità un catalogo in cui la materia si trasforma in pensiero.

Dorotheum: un viaggio nel contemporaneo

Con la seconda asta di Arte Contemporanea, Dorotheum conclude una settimana che restituisce la vitalità e la complessità dell’arte del Novecento.

Dalle trame seriali di Nigro alle tensioni concettuali di Parmiggiani e Boetti, il percorso viennese si configura come un vero e proprio viaggio attraverso la forma e il tempo, la luce e la memoria.

Chiara Lorenzon
Chiara Lorenzon
Chiara Lorenzon, laureata in Storia dell'Arte, ha lavorato come assistente gallerista e nel servizio clienti di case d’aste. Dal 2023 collabora con Collezione da Tiffany.

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