Si è conclusa con risultati molto positivi l’asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte, tenutasi il 3 dicembre, confermando il forte interesse del mercato per i grandi maestri del Novecento e le ricerche più innovative del secondo dopoguerra. La vendita ha registrato una partecipazione vivace, con numerosi rilanci sia in sala sia al telefono, a testimonianza di una domanda solida e selettiva.
Top lot della serata è stato Piccolo Miracolo (1955–56) di Marino Marini (lotto 32), aggiudicato a 345.750 euro, superando la stima di 280–320.000 euro. Il risultato conferma la centralità di Marini nel mercato internazionale della scultura e della pittura novecentesca.
Grande performance anche per Alberto Savinio con Uomo con la pipa (1926–27, lotto 39), che partiva da una stima di 95–120.000 euro ed è stato venduto a 235.950 euro, più che raddoppiando le aspettative iniziali. Solido il risultato di Max Ernst con Lune jaune (1960, lotto 35), aggiudicato a 85.830 euro.
Tra i protagonisti della vendita, spicca anche Victor Vasarely con Ellen (1974, lotto 61), salito a 75.750 euro rispetto a una stima di 40–60.000 euro, a conferma della rinnovata attenzione per l’Op Art.
Ottimi riscontri per Arnaldo Pomodoro con Sfera (1978, lotto 60, 73.230 euro), Mario Schifano con Il cielo (1965, lotto 80, 63.150 euro) ed Emilio Isgrò con Libro cancellato (1968, lotto 96, 50.550 euro). Bene anche Renato Guttusocon Nel bosco di Velate (1985, lotto 44), venduto a 48.030 euro.
Un’asta che conferma la vitalità del comparto e il ruolo di Finarte come uno dei protagonisti nel panorama italiano.




