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C’è tempo fino all’8 marzo per accedere al fondo per i piccoli musei

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Le piccole realtà museali sono da sempre una ricchezza per comparto della cultura in quanto laboratori per sperimentare nuove forme di fruizione, incubatori di tecnologia e di innovazione.

La tutela di queste realtà ed il loro potenziale artistico rappresenta per il legislatore un valore importante da supportare e salvaguardare mediante la previsione di specifiche fonti di finanziamento.

Lo stanziamento di un fondo per i piccoli musei rappresenta una novità introdotta per la prima volta con la legge di bilancio 2020. Nella versione originaria, il comma 359 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2019 n.160 prevedeva, a decorrere dall’anno 2020, uno stanziamento di 2 milioni di euro per i piccoli musei.  

La finalità dei fondi era quella di assicurare il funzionamento, la manutenzione ordinaria e la continuità nella fruizione per i visitatori, nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

A seguito della legge di bilancio 2021 (comma 578 della legge 30 dicembre 2020, n. 178), il fondo è stato incrementato di 1 milione di euro per l’anno 2021, con l’obiettivo di destinare le risorse alla digitalizzazione del patrimonio nonché alla progettazione di podcast e percorsi espositivi funzionali alla fruizione delle opere e alla predisposizione di programmi di didattica telematica.

Tenuto conto del perdurare della situazione di emergenza economica e sanitaria, tali investimenti dovrebbero quindi consentire anche alle realtà con ridotte dimensioni di essere più tecnologiche e raggiungere cosi il proprio pubblico con modalità digitale.

A seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico predisposto dalla Direzione Generali Musei sono stati definiti in maniera puntuale i requisiti da rispettare per i soggetti beneficiari, le modalità di presentazione dei progetti ed i criteri di attribuzione dei contributi.

Nel prosieguo dell’intervento analizzeremo i principali termini e requisiti da rispettare al fine di poter beneficiare delle risorse stanziate.

 

I requisiti richiesti per accedere al Fondo

 

Possono presentare domanda i musei regionali, provinciali, civici o privati, gestiti da soggetti pubblici o da organizzazioni non profit che rientrino nella definizione di “Piccolo museo” ai sensi del D.M. n. 451/2020.

Più in dettaglio ai sensi del citato decreto ministeriale per piccoli musei si intende una struttura senza scopo di lucro, aperta al pubblico, che acquisisce, conserva, cataloga, tutela, promuove, comunica, espone e rende fruibile il patrimonio materiale e immateriale, facendo ricerca e divulgazione culturale e offrendo esperienze di educazione e intrattenimento.

In merito ai requisiti dimensionali, le entrate non devono essere superiori a 20.000 (ventimila) euro detratte le entrate annuali destinate alle spese per il personale.

Per garantire il collegamento delle realtà culturali con il proprio luogo di riferimento, sono stati previsti ulteriori requisiti da rispettare ovvero l’apertura al pubblico almeno 24 ore settimanali e l’aver svolto negli ultimi due anni almeno cinque iniziative rivolte alla comunità locale e al territorio nel quale operano.

In aggiunta, i soggetti beneficiari devono aver creato almeno una pagina social di comunicazione e promozione del museo e del territorio.

 

Il progetto oggetto di finanziamento

 

In coerenza con le finalità dello stanziamento previsto all’interno della legge di bilancio, per poter accedere al contributo è necessario redigere uno specifico progetto riguardante la digitalizzazione del patrimonio nonché la progettazione di podcast e di percorsi espositivi funzionali alla fruizione delle opere e alla predisposizione di programmi di didattica telematica (e-learning).

Con riferimento ai requisiti del progetto, si sottolinea come lo stesso debba contenere una relazione descrittiva sintetica di massimo 5.000 caratteri, con la descrizione della proposta progettuale, gli obiettivi attesi e la coerenza con l’ambito di applicazione ovvero la digitalizzazione del patrimonio.

Il progetto finanziabile deve altresì prevedere un cronoprogramma delle attività, recante l’indicazione della data di conclusione e di realizzazione del progetto.

 

Termini e modalità di presentazione delle domande

 

Per quanto le modalità di trasmissione, le domande di contributo dovranno essere inviate entro il giorno 8 marzo 2021 esclusivamente in via telematica, collegandosi al sito web www.piccolimusei.beniculturali.it

Per ciascun beneficiario il contributo sarà suddiviso in parti uguali e non potrà comunque superare l’importo massimo di 10.000 euro.

Si rammenta infine, come le domande devono essere sottoscritte con firma digitale, ovvero autografa e corredate da un documento di riconoscimento in corso di validità nonché l’indicazione del numero di IBAN nel quale si desidera ricevere l’accredito del contributo che sarà eventualmente concesso.

Andrea Savino
Andrea Savino
Andrea Savino (n.1991) è un dottore commercialista e revisore legale di Torino specializzato in diritto e fiscalità internazionale. Membro della commissione economia della cultura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, già presidente della commissione cultura dell'Unione Nazionale Giovani Dottori commercialisti, nonché membro della Commissione Internazionalizzazione e Fiscalità Internazionale dell’UNGDCEC - Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti e ricercatore dell’Istituto Universitario di Studi Europei (IUSE).

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