Nel corso della visita del Presidente degli Emirati Arabi in Italia dello scorso 25 febbraio, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il suo omologo emiratino, Salem Khaled bin Kalid Al Qassimi, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione in ambito culturale e la protezione del patrimonio artistico e monumentale nei Paesi africani e arabi.
La collaborazione si inserisce all’interno di un più ampio progetto denominato “via del cotone” ossia la creazione un corridoio economico logistico tra India, Medio Oriente e Mediterraneo, dove l’Italia potrà essere la porta dell’Europa per l’Asia e gli Emirati Arabi Uniti, la cerniera indispensabile tra i due continenti.
In ambito culturale il memorandum sottoscritto rappresenta la concreta attuazione di un tassello della strategia di attuazione del “Piano Mattei per l’Africa” dove la cultura è una delle aree tematiche di intervento in quanto può essere identificata come un motore di crescita per le nazioni africane.
Tale principio era stato già delineato nella recente emanazione del decreto Cultura (DL 27 dicembre 2024, n. 201) con la previsione all’interno dell’articolo 2 l’istituzione di una unità di missione per la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo con l’obiettivo di:
- esercitare funzioni di indirizzo e di coordinamento di progetti e interventi di cooperazione culturale con Stati e Organizzazioni internazionali;
- promuovere il dialogo tra enti e istituzioni culturali italiani e quelli degli Stati africani e del Mediterraneo allargato e sostenere la realizzazione di progetti di rigenerazione culturale nelle aree del Mezzogiorno;
- coordinare i programmi di ricerca e alta formazione promossi dal Ministero della cultura a beneficio di enti e istituzioni dell’Africa e del Mediterraneo allargato e promuovere forme di partenariato pubblico-privato per il sostegno alla valorizzazione del patrimonio culturale africano.
L’intesa recentemente sottoscritta si pone quindi l’obiettivo di realizzare congiuntamente progetti di tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali in Africa e nei Paesi arabi sulla base delle priorità individuate dai governi.
I principali progetti di collaborazione
Nell’ambito delle priorità individuate dai governi, le aree di intervento riguarderanno progetti di restauro di monumenti, edifici o opere d’arte, la conservazione e musealizzazione di siti archeologici, l’iscrizione di siti culturali nelle liste del Patrimonio Unesco.
In aggiunta saranno previste anche attività di promozione delle arti e della creatività contemporanea (ad esempio, nel campo del cinema-audiovisivo, della moda, del design).
Particolare attenzione è inoltre riposta nella predisposizione di programmi di formazione e tirocinio dedicati agli operatori culturali dei Paesi africani e arabi, nei settori del restauro, della conservazione del patrimonio materiale e immateriale, della gestione museale e del marketing culturale.
Nell’ambito di attività sono previste delle specifiche collaborazioni attraverso il coinvolgimento di alcuni enti del sistema culturale nazionale – come l’Istituto Centrale per il Restauro, l’Opificio delle Pietre Dure, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, la Scuola dei Beni e delle Attività Culturali.
Tali progetti costituiscono un primo passo per la creazione di diplomazia culturale con l’Africa e il Mediterraneo con l’obiettivo di rafforzare dialogo culturale internazionale.