Siamo arrivati a casa di Anna e Francesco un venerdì pomeriggio. È stato un incontro atteso, rimandato diverse volte per via della difficoltà di potersi incontrare durante lo scorso inverno. Però in effetti, posso dire che ne è valsa davvero la pena.
E non solo per i buonissimi biscotti e il caffè servito nelle tazzine di Aldo Rossi, che – come sottolineato da Anna – non potevano mancare in una casa vicino a Modena. Entrare nelle stanze della loro collezione privata è emozionante perché si respira davvero l’entusiasmo dei collezionisti appassionati. Di quelli che si innamorano di una città, come per esempio Barcellona, e ogni tanto scappano proprio in quella città, proprio in una galleria d’arte di quella città, per potersi godere un weekend di relax.
Anna e Francesco sono, in qualche modo, quello che vorremmo essere in tanti. Non per forza facendo riferimento all’arte. Sentendoli parlare, ho ammirato la loro capacità di saper apprezzare in senso generale, di guardare un po’ oltre la superficie e accogliere nella loro vita senza troppe remore ciò che per loro vale davvero.
Ne sono un esempio le opere site specific che hanno voluto nella loro camera da letto o nel loro studio. O il piccolo cinema ‘da corridoio’ che hanno allestito tra la cucina e il salotto per potersi godere nelle serate invernali i loro ultimi acquisti di video art.
Per quello che ho potuto intravedere durante la nostra chiacchierata e dietro la telecamera, mentre Gino discuteva con loro di esposizioni, eventi delle accademie di belle arti e galleristi, i due caratteri diversi di Anna e Francesco sono la carta vincente perché permettono loro di tenere in equilibrio una passione che è cresciuta e si è rafforzata negli anni.
Così, forse per l’animo scientifico di Francesco o per le doti di coordinamento di Anna, insieme ad alcuni amici collezionisti hanno fondato l’Associazione Collection of Collections. E grazie a questa istituzione sono riusciti a sviluppare e tengono vivo un dettagliato catalogo online di tutte le opere che possiedono. Una vera e propria rete di dati e contatti.
Spero davvero che non sia il nostro unico incontro, perché in un unico pomeriggio sono riusciti a farmi venire la voglia di partire per Barcellona e di scoprire ogni angolo di quella città così artistica almeno una decina di volte. Chissà cosa potrebbe succedere se chiacchierassimo per un giorno intero?