Il 30 dicembre 2020, ossia quasi al termine del periodo disponibile (31 dicembre), il Parlmento ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2021 (L 178/2020).
La legge di bilancio, il cui iter di approvazione inizia con la presentazione del disegno di legge al Parlamento entro il 20 ottobre di ogni anno, espone le modalità di reperimento e impiego delle risorse pubbliche, rappresentando il principale riferimento per la destinazione, la gestione ed il monitoraggio di entrate e spese da parte dello Stato.
Il documento approvato è quindi fondamentale per comprendere le modalità di ripartizione delle risorse in previsione del nuovo anno.
Mediante il presente contributo verranno così analizzate le principali misure e gli stanziamenti stabiliti in ambito culturale per l’anno 2021, un anno che si spera possa rappresentare la ripartenza per l’intero comparto.
Fondo per le piccole e medie imprese creative
Una delle novità della legge di bilancio 2021 è l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo Economico, del “Fondo per le piccole e medie imprese creative”, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
Le risorse hanno come obiettivo la promozione e l’incentivo di una nuova imprenditorialità nonché lo sviluppo di imprese del settore creativo, attraverso contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e loro combinazioni.
La finalità del fondo è quindi di promuovere la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi quali quelli tradizionali, università ed enti di ricerca, anche attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher da destinare all’acquisto di servizi prestati da imprese creative.
Con riferimento al “settore creativo”, si intendono le attività dirette allo sviluppo, creazione, produzione, diffusione e conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative, ossia quelle principalmente relative all’architettura, archivi, biblioteche, musei, artigianato artistico, audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, software, e al patrimonio culturale materiale e immateriale.
Le modalità ed i criteri di erogazione delle risorse saranno stabiliti da un apposito decreto del MISE, in accordo col MIBACT.
Ingresso gratuito ai musei per iscritti all’Aire
Per incentivare la ripresa dei flussi di turismo di ritorno, la legge di bilancio ha previsto un fondo con una dotazione pari 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023, al fine di consentire l’ingresso gratuito per i cittadini italiani residenti all’estero nella rete dei musei, delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica.
Le modalità di ripartizione saranno stabilite con un apposito decreto attuativo del MIBACT ed i cittadini residenti all’estero dovranno attestare il rispetto di tale requisito mediante l’iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE).
Fondo per il funzionamento piccoli musei
Il fondo per i piccoli musei è stato introdotto per la prima volta nella legge di bilancio 2020 ed è stato incrementato di 1 milione di euro per l’anno 2021, con l’obiettivo di destinare le risorse alla digitalizzazione del patrimonio nonché alla progettazione di podcast e percorsi espositivi funzionali alla fruizione delle opere e alla predisposizione di programmi di didattica telematica.
Tali investimenti dovrebbero quindi consentire al comparto di essere più tecnologico e raggiungere cosi il proprio pubblico con modalità digitale.
Bonus cultura per i diciottenni
Il Bonus cultura è un incentivo, introdotto dal Governo Renzi nel 2016, con l’obiettivo di permettere ai più giovani di disporre di una piccola somma di denaro da investire ad esempio per l’acquisto di biglietti di musei, mostre, gallerie ed eventi culturali.
Dopo le conferme degli anni precedenti, la misura è stata nuovamente approvata anche per il 2021 con uno stanziamento di 150 milioni.
Con riferimento alle regole di ottenimento, non dovrebbero esserci modifiche rispetto alle versioni passate. In particolare, per avere diritto al bonus occorrerà compiere 18 anni nell’anno 2021, essere residenti nel territorio italiano oppure disporre di un permesso di soggiorno in corso di validità.
Per completezza si segnala che, le somme assegnate non costituiscono reddito imponibile e non rilevano ai fini del computo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Dopo aver chiarito i destinatari, vediamo più in dettaglio le modalità di accesso alla misura. Il primo passo è l’ottenimento dell’identità digitale denominata SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) al fine di registrarsi sul portale 18app. Attraverso tale applicazione sarà possibile generare i buoni dell’importo del bene e/o servizio che si intende acquistare, sino a concorrenza del valore massimo dell’agevolazione.