Qualcuno forse potrà rimanere deluso dalla proposta di oggi. Mi rendo conto che ho scelto due libri un po’ “tecnici”, ma in tempi tanto superficiali come quelli in cui viviamo ho sentito il bisogno di riscoprire vecchie passioni e di ricominciare un percorso personale di approfondimento di tematiche da tempo trascurate.
Ecco allora che per questo post del sabato di Collezione da Tiffany ho scelto di segnalarvi due libri che trattano due temi molto particolare: la Storia della Critica d’Arte di Giuliano Ercoli e Methods & Theories of Art History di Anne D’Alleva.
Ve li consiglio perché credo sia importante un po’ di consapevolezza anche quando si parla di arte. Le opere vanno viste con gli occhi del loro tempo per essere comprese a pieno e l’unico modo per farlo è conoscere anche quale fosse il pensiero attorno all’arte che “dominava” certe epoche e il dibattito che vi ruotava attorno. A maggior ragione quando si parla dell’arte di oggi. Questi due volumetti vi aiuteranno proprio in questo.
Sono infatti, a loro modo, due libri simili, due “atlanti” che vi permetteranno di farvi un’idea chiara delle teorie e dell’evoluzione del pensiero attorno all’arte. Peraltro, si tratta di due letture molto agili, ma stimolanti e che, grazie ad apparato bibliografico molto ampio, vi consentiranno di costruirvi una vostra bibliografia di approfondimento sugli argomenti che più vi intrigano.
Il primo, Storia della Critica d’Arte, è stato scritto da Giuliano Ercoli, il docente di storia della critica con cui mi sono laureato all’Università di Firenze e oggi in pensione. Si tratta di una breve (96 pagine) enciclopedia di orientamento attraverso le teorie dell’arte dalle origini al Novecento.
Non vi nascondo che non sarà semplice trovarlo. Edito da Jaca Book nel lontanissimo 1992 era già quasi introvabile quando studiavo, tanto che ho custodito gelosamente le sue fotocopie per anni. Solo questa mattina, a 20 anni di distanza, sono finalmente riuscito ad entrare in possesso del volume vero e proprio: me lo ha appena consegnato il corriere!! Va detto però che oggi, con internet, tutto è molto più semplice e se ne trovano copie usate anche su Amazon, Libreria Universitaria o altre piattaforme di e-commerce.
Il secondo testo che vi ho segnalato, Methods & Theories of Art History, è stato scritto 2004 da Anne D’Alleva, docente dell’Università del Connecticut che lo ha aggiornato nel 2012. Il macro-argomento è più o meno lo stesso, ma il suo percorso di ricognizione si attesa sugli anni più vicini a noi. Inizia con gli anni Trenta del Novecento ed arriva ai Duemila.
Anche in questo caso il testo è una introduzione accessibile, sempre che abbiate una buona dimestichezza con la lingua inglese, alle principali teorie utilizzate per analizzare l’arte. La cosa interessante, e molto americana in questo, è il taglio pratico che l’autrice ha dato al volume. Methods & Theories, infatti, non si limita a presentare i vari approcci, singoli argomenti in modo lineare, ma si sofferma anche sulle controversie e le prospettive divergenti di ogni epoca.
In questo modo non solo trasmette la vivacità di un dibattito sempre molto attivo e avvincente, ma chiarisce anche come tutto sia in un continuo divenire, proprio come l’arte. Alla fine di ogni capitolo, peraltro, le idee trattate vengono discusse e applicate a una o più opere così da chiarire meglio il tutto. Alle fine del libro l’autrice dà anche alcuni consigli su come scrivere seguendo certe teorie dell’arte.
Spero sinceramente che questi due volumetti solletichino la vostra curiosità. Sono convinto che, vinti i primi dubbi, ne rimarrete affascinati e inizierete a guardare all’arte con occhi diversi e facendovi domande più mirate. Buona lettura.