Con un totale di 1,7 milioni di euro, si è conclusa con successo l’asta autunnale di Arte Moderna e Contemporanea di Pandolfini, tenutasi nella sede milanese di via Manzoni il 13 novembre. Un risultato importante che, sommato alle vendite del primo semestre, permette al dipartimento di superare le performance dello scorso anno, in attesa dell’asta online che chiuderà il calendario mensile. Una conferma significativa del ruolo crescente della casa d’aste nel panorama italiano dell’arte moderna e contemporanea.
Il top lot della serata è stato il Ritratto di Fernando Botero (1966, lotto 36), aggiudicato per 176.400 euro. L’opera, un olio su tela di grande sensibilità poetica, racchiude l’universo intimo e simbolico dell’artista colombiano, sospeso tra memoria, sensualità e un mistero mai completamente svelato. Ottimo risultato anche per Pablo Picasso: il suo acquerello Le Petit Déjeuner (1959, lotto 35), libera reinvenzione del celebre Déjeuner sur l’herbe di Manet, è stato battuto per 138.600 euro, mentre la placca in terracotta Visage aux cheveux bouclés (1969, lotto 23) ha raggiunto 20.160 euro.
Tra gli italiani, spicca Antonio Ligabue, con Autoritratto triste (lotto 19) venduto a 157.500 euro, seguito da Lotta di bisonti (lotto 61) a 23.940 euro. Forte interesse anche per Giorgio de Chirico, con La grande torre(lotto 29) aggiudicata a 100.800 euro, mentre Piazza d’Italia e Cavalli, cavaliere e viandante (lotti 30 e 31) hanno realizzato rispettivamente 51.660 e 20.160 euro.
Solide performance anche per Guttuso (Finestra e tavolo da lavoro, 1961, lotto 32 a € 75.600), De Pisis (Interno di studio, Omaggio a Chardin, lotto 6 a € 40.320), e per il futurismo con la lito-latta Parole in libertà futuriste, tattili-termiche olfattive di Marinetti e d’Albisola (lotto 11, 46.620 euro). Nel contemporaneo, risultati sopra stima per Keith Haring (due disegni a pennarello che superano ciascuno i € 16.000, lotti 43 e 44), mentre nella scultura brillano Manzù (37.800 euro, lotto 24) e Vangi (69.300 euro, lotto 50).




