Mercoledì 6 dicembre, a Milano, si terrà l’asta di arte moderna e contemporanea di Pandolfini alle 17:30. I lotti in vendita sono in totale 102 e abbracciano la seconda metà del secolo scorso fino agli inizi del 2000.
Tra le prime opere in asta, da segnalare il lotto 2 di Enrico Castellani, “Senza titolo” del 1966 (stima 6.000-10.000€). In questa opera, l’uso innovativo della texture e della superficie risalta grazie alla manipolazione della tela su strutture geometriche, creando un gioco di luci e ombre. Un altro lotto interessante è quello di Jean Michel Folon, “Un reve/un homme, beaucoup direnctions” (lotto 3, stima 8.000-15.000€), artista e illustratore belga.
Pandolfini, con il suo dipartimento di arte moderna e contemporanea, ha deciso di creare una selezione dedicata esclusivamente a opere il cui soggetto sono fiori, un’immagine che si ripete nella storia dell’arte. Tra le opere selezionate, menzioniamo “Vaso di fiori” di Henri Manguin e il lotto 13 di Jean Dufy, entrambi caratterizzati da un uso vivace dei colori e pennellate energiche ed espressive.
I due lotti con la stima più alta sono il 22 di Alberto Savinio (60.000-120.000€) e il lotto 23 di Bonalumi (stima 70.000-110.000€). Savinio, fratello minore di Giorgio de Chirico, ha realizzato l’opera “Nettuno” che mescola elementi del surrealismo e dell’espressionismo con una prospettiva ironica e fantastica. Bonalumi, con l’opera “Blu”, presenta un uso monocromatico del colore che mette in risalto la forma e la struttura della superficie.
Continuando la lettura, vediamo due gioielli di Man Ray (lotti 27 e 28), veri e propri gioielli d’artista creati insieme alla GEM Montebello dell’amico Gian Carlo. Un altro fotografo d’arte menzionato è Christian Schad, noto per i ritratti realistici, come nel lotto 45, “Alain” (40.000-60.000€).
Continuando a scorrere i lotti in asta, non possiamo non menzionare i lotti 59 e 62 dell’artista Adami, nei quali è evidente il tratto distintivo dell’artista con contorni marcati e linee rette che rappresentano figure umane stilizzate (lotto 62 “Senza titolo” stima 15.000-25.000€).
Andando verso gli ultimi lotti che saranno esitati a Milano il 6 dicembre, troviamo un artista nipponico, Morio Nishimura, con il lotto 94 (stima 8.000-12.000€), una scultura in bronzo che raffigura un fiore di loto, soggetto principale nelle opere dell’artista. Il fiore viene rappresentato nella sua eleganza, interessandosi al profondo significato simbolico del loto.
Un’artista molto interessante è Antonella Zazzera con l’opera “Segnico” (lotto 97, 3.000-5.000€), artista che si focalizza sulla ricerca del “Segnotraccia,” un archetipo visivo e sensitivo che si fa identificazione totale con l’essere nel suo divenire.
Infine, come conclusione, è da segnalare il lotto 95 di Sheba Chhachhi con l’opera “Locus time” del 2003. Una scatola luminosa per immagini in movimento. Le immagini sono date dalla sovrapposizione di più fotografie satellitari delle città di Delhi e Agra in India. L’artista vuole mettere in dialogo la natura e l’urbanizzazione, creando un’immagine distopica che però vuole mostrarci il futuro a cui andremo incontro se manteniamo questo atteggiamento.