E’ stato venduto per 85.3 milioni di sterline l’ultimo capolavoro di Gustav Klimt, Dame mit Fächer (La Dama con ventaglio), che ieri sera da Sotheby’s a Londra, non solo ha stabilito il nuovo primato per l’artista austriaco, ma ha guadagnato lo scettro di opera d’arte più cara mai venduta in Europa, eclissando il record realizzato nel 2010 dalla vendita de L’homme qui marche I di Alberto Giacometti, battuto sempre da Sotheby’s Londra per 65 milioni di sterline. Mentre il precedente record d’asta di Klimt risaliva solo al 2022 e alla vendita, a New York, del dipinto Birch Forest della Collezione Paul G. Allen. Il risultato è anche il secondo prezzo più alto per qualsiasi ritratto mai venduto all’asta.
L’aggiudicazione della Dame mit Fächer è avvenuta dopo una battaglia di offerte ingaggiata da quattro pretendenti e durata ben dieci minuti, per poi essere vinta da un collezionista di Hong Kong rappresentato in sala da Patti Wong (fondatrice di Patti Wong & Associates). Ad assistere a questo avvincente spettacolo, una sala d’asta affollata e in fermento fin dai primi minuti della serata, tanto era l’attesa per questa vendita che guidava una Modern and Contemporary Evening Auction che si è poi conclusa con un totale di 190.3 milioni di sterline e un tasso di venduto dell’85% il lotti.
La Dame mit Fächer era stata messa in vendita l’ultima volta quasi trent’anni fa sempre da Sotheby’s, ma a New York. Era il 1994 e la tela acquistata per 7.8 milioni di sterline stabilendo, anche in quell’occasione, il nuovo record d’asta per l’artista. Il giusto riconoscimento per questo che è certamente uno dei più grandi capolavori realizzati da Gustav Klimt, ritrovato ancora sul cavalletto nello studio dell’artista al momento della sua inaspettata e prematura morte avvenuta nel febbraio del 1918.
Creato al culmine della sua carriera, Dame mit Fächer racchiude in sé tutta l’abilità tecnica e l’esuberanza creativa di Klimt che qui abbandona i formalismi dei lavori precedenti per dare sfogo ad una nuova espressività, profonda e gioiosa, che emerge da un dialogo tra disegno, colore e forma che certamente risente della lezione dei contemporanei Van Gogh, Matisse e Gauguin, ma che l’artista sviluppa in modo del tutto personale.
Tra gli altri risultati salienti della serata di Sotheby’s, il nuovo record d’asta di Frank Auerbach, realizzato con la vendita, per 5.6 milioni di sterline, di Mornington Crescent (1969), ma molto bene sono andate anche le altre due opere dell’artista presenti in catalogo: E.O.W. on her Blue Eiderdown VII (1963), venduta per 4.5 milioni, e JYM Seated II (1987), passata di mano per 1.4 milioni.
Nella sezione Face to Face, dedicata all’arte del ritratto, la Penelope Cuthbertson di Lucian Freud ha raggiunto 9.6 milioni di sterline al suo debutto all’asta. Mentre il ritratto più grande mai realizzato da Jenny Saville, Shadow Study (2006-07), è stato venduto per 3.4 milioni. Un raro autoritratto di Leonor Fini, Autoportrait au turban rouge (1938-41), ispirato agli antichi maestri, è invece stato conteso da sei offerenti per essere aggiudicato ad un prezzo finale di 711.200 sterline.
Ma tra gli artisti più contesi della serata ci sono anche El Anatsui, con Take My Hand – venduto a 1.7 milioni – e il nostro Lucio Fontana, che ha visto un suo Concetto Spaziale, Attese, di un bel verde brillante, aggiudicato per 1.9 milioni.