La settimana dell’arte di Vienna firmata Dorotheum si è conclusa con un trionfo senza precedenti, segnando un risultato storico per il mercato. Grazie a una partecipazione globale che ha animato le vendite di Arte Moderna e Contemporanea (18 e 19 novembre 2025), la casa d’aste ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre per la sezione Moderna, superando i dieci milioni di euro di proventi d’asta complessivi.
La Consacrazione della Moderna: L’Intensità di Schiele
Il cuore di questo successo finanziario è stato un capolavoro su carta di Egon Schiele. L’opera “Kauernder Rückenakt (Crouching Nude, Back View)” (1917) ha infiammato la sala d’asta del 18 novembre. La tensione espressiva e la qualità museale di questo nudo, che segna una fase matura e formale dell’artista, hanno scatenato una battaglia di rilanci che si è conclusa con l’aggiudicazione record di 3,23 milioni di euro. Un risultato che non solo domina la vendita, ma conferma la forte domanda per i maestri della Secessione, specialmente quando le opere provengono da importanti collezioni storiche come quella di August e Serena Lederer.
Il successo della Moderna si è esteso oltre la Wiener Moderne. La poesia visionaria di Marc Chagall ha visto la sua opera “Couple sur coq rouge” quasi raddoppiare la stima (aggiudicata a €598.000), mentre la pittura metafisica italiana è stata protagonista con “Chevaux devant la mer” di Giorgio de Chirico, che ha superato le stime più prudenti, consolidando la sua posizione (battuto a €825.000).
Il Contemporaneo Tra Nuove Geografie e l’Exploit Italiano
L’asta di Arte Contemporanea del 19 novembre ha rivelato dinamiche di mercato internazionali molto forti, in particolare in Europa Centrale.
Sul fronte austriaco, sono stati registrati prezzi record per i dipinti degli artisti nazionali Herbert Brandl (che ha raggiunto i 175.500 euro) e Markus Prachensky (con un picco a 143.000 euro per “Red on White”).
Contemporaneamente, l’Arte Ceca del dopoguerra ha messo a segno risultati eccezionali: l’opera “Due Inquisitori II” di Mikuláš Medek è volata a 812.500 euro, e Zdeněk Sýkora, pioniere dell’arte assistita da computer, è stato aggiudicato a 737.500 euro.
La scena italiana ha confermato la sua solida base. L’opera concettuale “Svelare e rivelare” di Alighiero Boetti, pur non raggiungendo cifre milionarie, ha realizzato un ottimo risultato, venendo battuta per 62.400 euro (contro una stima massima di €38.000). A ciò si aggiungono le ottime performance di Carla Accardi, la cui opera “Scuro blu” (Lotto 242) è stata venduta a 226.000 euro (con un altro lotto a €110.500), e di Salvo, con due opere che hanno superato i 100.000 euro (€111.800 e €104.000).
Con top lot internazionali come “Ten Jews” di Andy Warhol (635.625 euro), “Man Eating” di Fernando Botero(325.000 euro) e “From Line No. 790256” di Lee Ufan (310.750 euro), la settimana d’asta di Dorotheum si conferma un punto di riferimento cruciale per il collezionismo globale, unendo la storia della moderna al dinamismo del contemporaneo.




