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Sotheby’s: Magritte, Monet e il ritorno degli italiani in asta a Londra

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La sede di Sotheby’s a New Bond Street che si trasforma in omaggio a L’empire des lumières, capolavoro surrealista a firma di René Magritte che sarà offerto come top lot dell’asta serale di Modern & Contemporary Art che si terrà a Londra il 2 marzo prossimo con una stima di oltre 60 milioni di dollari.

È questo uno degli “effetti collaterali” di una prima settimana di marzo che sembra destinata a segnare la storia – almeno la più recente – del mercato dell’arte, tanti sono i capolavori che appariranno in asta in questo ultimo scorcio d’inverno. (Leggi anche -> Aste: al via la 20th/21st Marquee Sale Week di Christie’s)

Uno su tutti proprio il dipinto realizzato da Magritte nel 1961 per Anne-Marie Gillion Crowet, figlia del suo mecenate, e nella cui collezione è rimasto sino ad oggi. Probabilmente una dei punti più alti mai toccati dal Surrealismo, almeno per quanto mi riguarda.

René Magritte, L’empire des lumières, 1961. Oil on canvas, 114.5 x 146cm. Courtesy: Sotheby’s

Al suo fianco, in una Modern & Contemporary Evening Auction quanto mai ricca, cinque opere di Claude Monet provenienti da una collezione privata americana e che tracciano l’affascinante percorso dell’artista dall’impressionismo all’astrazione.

Tra queste Massif de chrysanthèmes, una delle quattro nature morte dedicate ai crisantemi dipinti da Monet nel 1897 e proposta al lotto 118 con una stima di 10 – 15 milioni di sterline. Un’opera che rappresenta una vera e propria sfida alla tradizione della pittura di nature morte.

Les Demoiselles de Giverny del 1894 (lotto 121, stima: 15 – 20.000.000 £) rivisita invece il soggetto del covone di grano dopo la celebre serie di Covoni di fieno che dipinse nel 1890-91. Mentre Glaçons, environs de Bennecourt, (lotto 119, stima: 5 – 7.000.000 £) ci mostra la progressione di Monet verso i suoi dipinti di ninfee del XX secolo e rappresentate in asta dal dipinto Nymphéas del 1914-17 (Lotto 106, stima: 15-20.000.000 £) proveniente da una importante collezione giapponese.

LOTTO 121 – Claude Monet, Les Demoiselles de Giverny, 1894. Oil on canvas 65 x 100cm. Courtesy: Sotheby’s

Completano il gruppo “americano”: Sur la falaise près de Dieppe, soleil couchant del 1897 (lotto 120, stima: stimato tra 3.500.000 – 5.000.000 £) – proviene da una serie di opere raffiguranti la costa della Normandia – e Prunes et Abricots (lotto 122, stima: 1.200.000 – 1.800.000 £), dipinto intorno al 1882-85 durante un periodo in cui la produzione di Monet iniziò a raggiungere un pubblico più ampio e ottenere un riconoscimento crescente.

Tra i protagonisti del catalogo di Sotheby’s, l’immancabile Pablo Picasso con Buste de femme accoudée, gris et blanc del 1938 (lotto 112, stima: 10 – 15.000.000 £), ma soprattutto tanta arte italiana. Dei 58 lotti che passeranno in asta il 2 marzo prossimo, infatti, ben 10 sono di nostri artisti.

Tra questi spicca la bellissima tela di Domenico Gnoli, La Tranche, del 1965 (lotto 105, stima: 1.200.000 – 1.800.000 £) la cui messa in asta segue la grande retrospettiva di Gnoli alla Fondazione Prada, che ha creato un rinnovato e profondo interesse per il lavoro dell’artista. Piero Manzoni, invece, è presente con un Achrome del 1959 (lotto 115, stima: 1.350.000 – 2.000.000 £) appartenuto, in passato, a Emilio Scanavino.

LOTTO 105 – Domenico Gnoli, La Tranche, 1965. Acrylic and sand on canvas, 100.5 x 70.5 cm. Courtesy: Sotheby’s

Appare per la prima volta sul mercato Legno Nero Rosso, opera di Alberto Burri del 1960 (lotto 142, stima: 3.000.000 – 4.000.000 £) che esce per la prima volta dalla collezione in cui è stata conservata fin dal 1975. E dello stesso artista il catalogo di Sotheby’s propone anche Lo Strappo (lotto 140, stima: 1.500.000 – 2.000.000 £), una delle più importanti opere giovanili dell’artista, realizzata nel 1952 e acquistata direttamente dall’artista dall’attuale proprietario.

Accanto a loro, Lucio Fontana – presente con tre lavori -, Enrico Castellani, Marino Marini e Gino Severini. Era un po’ che non si vedeva una selezione così ricca di arte italiana in un’asta serale a Londra e dopo i risultati rassicuranti dello scorso anno, questo non può che farci ben sperare per il mercato dei nostri artisti.

LOTTO 4 – Flora Yukhnovich, Warm, Wet ‘N’ Wild, 2020. Oil on canvas, 210 x 179.8 cm. Courtesy: Sotheby’s

La Modern & Contemporary Evening Auction, che inizierà alle ore 17, sarà preceduta dalla The Now Evening Auction (ore 16.00) che in 22 lotti riunisce un’accurata selezione di opere di alcuni degli artisti più ricercati del XXI secolo. Dalle stelle emergenti Rachel Jones, Shara Hughes e dell’attesissima Flora Yukhnovich –  sua la tela Warm, Wet ‘N’ Wild  al lotto 4 -, a nomi affermati come Cecily Brown, George Condo e Banksy, del quale saranno offerti tre lavori provenienti dalla collezione di Robbie Williams: Kissing Coppers, Vandalized Oil (Choppers) e Girl with Balloon.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura.
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