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20 artisti per 20 borghi: torna Una Boccata d’Arte

del

Luglio è arrivato ed è tempo di viaggi o, quanto meno, di iniziare a programmarli… e tra le tante fonti di ispirazione possibili l’arte, per noi appassionati, è certamente una delle più importanti. Per chi ancora sta disegnando il proprio itinerario e per tutti coloro in cerca di qualche suggerimento per uno short break che li porti lontano dalla calura cittadina, segnaliamo allora la terza edizione di Una Boccata d’Arte, iniziata il 25 giugno scorso e che proseguirà fino al 18 settembre.

Ideato da Fondazione Elpis e realizzato in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes Productions, che promuove installazioni, Una Boccara d’Arte è a tutti gli effetti uno speciale itinerario culturale che invita il pubblico a scoprire, ogni anno, 20 nuovi borghi italiani (uno per ogni regione), ricchi di tradizioni secolari e bellezze paesaggistiche, attraverso le installazioni, le mostre e le performance di 20 artisti contemporanei.

In questo modo, grazie alla loro dimensione raccolta, i borghi diventano il luogo privilegiato di un incontro autentico e ravvicinato con l’arte contemporanea, reso unico dal sorprendente dialogo che si genera fra territorio, opere d’arte, abitanti e visitatori. Le installazioni realizzate, inoltre, contribuiscono alla crescita del turismo rivolto alle aree interne, lontane dai principali flussi turistici e dai circuiti dell’arte, e invitano a riscoprire, con uno sguardo nuovo, storie e angoli di bellezza in tutta Italia.

Una Boccata d’Arte 2022, Giulia Mangoni, Il Salmerino Viandante, San Lorenzo Dorsino (TN), Trentino-Alto Adige. Courtesy: Fondazione Elpis. Ph Marta Tonelli

Partendo dal Nord Italia

L’itinerario 2022 di Una Boccata d’Arte si apre nel borgo di Morgex in Valle d’Aosta, dove troviamo l’installazione “Ai camminatori di storie” di Antonio Della Guardia, composta da sette bastoni da passeggio che si rifanno alla tradizione locale di intaglio del legno e invitano chi li utilizza a intraprendere comportamenti performativi. A Neive, in Piemonte, abbiamo invece “Pic nic sul ciglio della strada” di Natália Trejbalová, un’installazione che intreccia la fantascienza con la ricchezza del sottosuolo e la biodiversità del territorio, creando un parallelismo tra alieni e funghi.

A Cigognola, in Lombardia, “Endless Shine of Human Violence” di Alina Kleytman porta, alcune macerie e oggetti di uso quotidiano raccolti in Ucraina dopo i bombardamenti, rivisitati in un’installazione che attiva un dialogo con il Monumento ai caduti delle due Guerre Mondiali. Mentre con “Caro Montemarcello” Alice Ronchi ha coinvolto gli abitanti di Montemarcello in Liguria nel racconto del senso di comunità e amore che pervade il borgo, attraverso una performance partecipativa e una scritta in acciaio posizionata sul portale delle mura difensive.

Per il borgo di San Lorenzo Dorsino in Trentino-Alto Adige, Giulia Mangoni ha realizzato “Il Salmerino Viandante”, un percorso diffuso composto da dieci sculture in bronzo e un dipinto dedicati al Salmerino, pesce simbolo del territorio alpino, aprendo una riflessione sul cambiamento climatico e la preservazione della biodiversità. A Malamocco, in Veneto, incontriamo poi “Restrizione emotiva” di Lucia Cantò. Anche in questo caso si tratta di un’installazione diffusa, composta da dodici sculture, ognuna delle quali raccoglie una frase pronunciata dagli abitanti del borgo.

Riccardo Benassi è presente con “Così per dire” a Pesariis in Friuli Venezia Giulia: una performance incorporea composta da un monologo proiettato sulla facciata di una scuola abbandonata attraverso un laser bianco che si sincronizza quotidianamente come un orologio – simbolo del borgo – ai cicli di luce diurna della valle.

Una Boccata d’Arte 2022, Dessislava Madanska, INTANGIBLE, Fumone (FR), Lazio. Courtesy: Fondazione Elpis. Ph © Danilo Donzelli Photography

Una Boccata d’Arte in centro Italia

Proseguendo in centro Italia, a Montegridolfo in Emilia Romagna possiamo ammirare “Hyperbolic Dreams” di Diana Policarpo, un invito a compiere passeggiate botaniche in compagnia di una guida turistica locale e l’ausilio di tracce sonore progettate per la meditazione, insieme a una scultura che accoglie il visitatore all’ingresso del borgo. Mentre a Sorano, in Toscana, è allestita “Il dolce dolore” di Serhiy Horobets, una mostra diffusa di fotografia e scultura nella quale è protagonista un busto femminile deformato, metafora delle ferite del tempo, della globalizzazione, della guerra

Spostandoci in Umbria, a Panicale, Luis López-Chávez propone “Nadine in Panicale”, un progetto di quattro dipinti che portano in questo contesto una sintesi dell’architettura e la società di Cuba e due video basati sulle esperienze e le amicizie sorte all’interno del borgo durante la sua residenza; “Per vari motivi” di Eva Marisaldi è invece un intervento diffuso nel borgo di San Costanzo nelle Marche, dove luoghi simbolici come il teatro e il forno comunale ospitano installazioni video, sonore e luminose in un percorso tracciato a terra con disegni a gessetto;

Fumone nel Lazio è invece il borgo scelto per “INTANGIBLE” di Dessislava Madanska, un’esperienza percettiva che racconta il borgo attraverso tre sculture viventi ispirate alla nebbia, al campanile e alla cava di calcare locale. Con l’installazione “Il pomeriggio della vita” Tommaso Spazzini Villa ridona, invece, nuova vita al Castello d’Evoli di Castropignano in Molise, permeando i suoi spazi con disegni, suoni e luci. Mentre “Tesori e Meraviglie” di Victor Fotso Nyie a Rocca San Giovanni in Abruzzo è un intervento diffuso di sculture e installazioni in ceramica che nascono dal passato medievale del borgo e dal ritrovamento di un carapace sulle sue spiagge.

Una Boccata d’Arte 2022, Isaac Chong Wai, Post-Mythical Accidents, Castiglione di Sicilia (CT), Sicilia. Courtesy: Fondazione Elpis. Ph © Luca Guarneri

…e nel Sud Italia e nelle isole

Scedendo a Sud, ad Albori, in Campania, troviamo l’opera “Albori è destinata a scomparire?” di Fabrizio Bellomo. Un lavoro che fa riaffiorare memorie e storie del borgo grazie a un intervento corale che coinvolge gli abitanti e gli artigiani della ceramica. In Puglia, a Spinazzola, per tutta la durata di Una Boccata d’Arte, va in scena “Maratona” di Simone Bacco, una performance collettiva, una vera e propria competizione agonistica, aperta a residenti e visitatori caratterizzata dall’impossibilità di vincere (il perimetro del borgo è di soli 700 metri).

A Grottole, in Basilicata, “Ruin” di Hanne Lippard è un’installazione sonora site-specific in dialogo con la Chiesa Diruta, monumento-rovina caratterizzato da una cupola ellittica che unisce il cielo alla terra. Mentre “To the rocks that hold roofs and to the plants that grow through stones” di Anna Zvyagintseva a San Donato di Ninea in Calabria è una grande bandiera stampata a mano dall’artista e cucita sulla spontaneità della natura e dell’architettura sandonatese, un omaggio alla resistenza privo di significati politici.

Nel borgo di Castiglione di Sicilia in Sicilia “Post-Mythical Accidents” di Isaac Chong Wai è una mostra diffusa di cinque installazioni che intrecciano realtà, mito, religione e magia. Infine, “Paphos” di Ludovica Carbotta ad Aggius, in Sardegna, è una installazione architettonica di natura partecipativa, assemblata con materiali naturali e artificiali come legno, sughero, lana e materiali di recupero, soggetta a una progressiva evoluzione nel tempo.

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