Vittorio Livi è l’Imprenditore con la I maiuscola, uno di quei personaggi che ha messo un mattoncino e poi su quello è riuscito a costruire il suo impero.
Lo abbiamo conosciuto in una giornata di febbraio, poi lo abbiamo incontrato un’altra volta quest’estate perchè le cose da raccontare non erano mai abbastanza, all’interno della sua Villa Miralfiore di Pesaro sede del museo della Collezione FIAM.
Ma facciamo un passo indietro. Cos’è la FIAM e come è stata messa in piedi la grande collezione di design e opere d’arte in vetro ospitata nella splendida villa affrescata marchigiana?
Non è così facile rispondere a questa domanda, perché – se vogliamo raccontarla per bene – FIAM è ed è stata molte cose per la storia dell’industria italiana e non solo.
“È la grande passione di Vittorio Livi per il vetro che ha portato nel 1973 alla nascita di FIAM, divenuta sinonimo di cultura del vetro, in Italia e nel mondo.” Così recita la home page del sito FIAM Italia. E, effettivamente non si può riassumere meglio la storia dell’azienda italiana che ha disegnato, realizzato e messo in commercio i primi oggetti in vetro curvato.
Sgabelli, sedie, librerie, scrivanie, specchi e anche cassettiere. FIAM annovera nei suoi cataloghi non pochi elementi di arredo per la casa e per l’ufficio e i cui prototipi fanno parte, tra icone del design e opere d’arte realizzate su commissione da grandi artisti contemporanei, della grande collezione messa in mostra nelle stanze di Villa Miralfiore.
Sì, perché il patron di FIAM Vittorio Livi, oltre ad essere stato lungimirante per ciò che riguarda la filiera produttiva della sua azienda, è stato in grado di capire quanto l’arte potesse far bene sia alla sua vita personali sia a quella professionale.
E così i ragli di Natale per i suoi collaboratori sono diventati multipli d’arte. E sempre allo stesso modo, le sperimentazioni di architetti e designer con cui l’azienda si interfacciava, sono diventati pezzi unici della collezione.
Insomma, un pozzo senza fondo di idee innovative e proposte con un occhio sempre rivolto al futuro. E se l’intervista che c’è sotto, non vi basta per capire l’impatto di questa splendida collezione corporate, allora non vi resta che prenotare una visita e scoprire voi stessi con i vostri occhio come è fatta.