Per una volta il sistema italiano dell’arte non va in vacanza. E dopo le aste e le fiere di primavera, Milano si trova nuovamente sotto i riflettori per un evento che si propone come momento di approfondimento su arte, cultura e business: ArtExpo 2015 (2 luglio – 26 settembre). Non la solita fiera, come ci tengono a precisare gli organizzatori, ma un progetto pensato perché artisti, appassionati d’arte e collezionisti possano incontrarsi, conoscersi e scoprire tutte le relazioni che intercorrono tra arte, mercato e investimento, con l’obiettivo di gettare le basi di un collezionismo che sia realmente consapevole. Oltre a dare l’opportunità di ammirare l’opera di alcuni dei giovani artisti più interessanti della scena internazionale.
Appuntamento nell’East End milanese
Allestito per 90 giorni nei locali molto British dello Spazio Progetto degli East End Studios di Milano, ArtExpo 2015 nasce da un’idea di Melissa Colangelo e Alan D’Orlando della ArtMeet Gallery ed è realizzato in collaborazione con la Gartam Ltd, società internazionale specializzata nell’investimento in arte. Un’alleanza che rappresenta a pieno lo spirito di questo appuntamento, che vuole far luce sui temi cari al collezionismo del XXI secolo. Ma anche avvicinare i tanti appassionati d’arte contemporanea ad un acquisto visto spesso come un passo troppo difficile.
Per questo ArtExpo 2015 è pensato per essere un ambiente di reciproco scambio tra art lover, professionisti del settore ed artisti così da dare, a tutti, l’opportunità di discutere assieme del mondo dell’arte e delle sue regole, scoprire la produzione artistica di oggi, partecipare ai talk dell’Art Investments Forum, vedere mostre temporanee (tra le quali un interessante focus sull’arte australiana), scoprire i segreti dell’arte con i tanti laboratori in programma e provare il brivido di partecipare ad un’asta, i cui proventi saranno poi devoluti a favore di Nel Cuore – Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. Asta organizzata in collaborazione con BaseZero: startup del mondo delle aste lanciata nel dicembre scorso e che punta ad introdurre nel mercato un nuovo format di vendita in cui il prezzo nasce dal basso, ossia dai collezionisti.
Tutti gli eventi di ArtExpo 2015 ad ingresso gratuito, ma per partecipare è necessario accreditarsi scrivendo a: events@artexpo2015.com. E questo per un motivo molto semplice: evitare la ressa ed avere un pubblico realmente motivato, così da rendere il dialogo vivace e produttivo.
105 artisti da 26 paesi per nutrire la mente
«Se c’è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell’infinito e del vago che chiamano anima, questa è l’arte», scriveva Gustave Flaubert. Una visione poetica, certo, che in tempi di affarismo sfrenato come quelli che stiamo vivendo può sembrare ormai passata. Ma non è così. Anche se il collezionista del XXI secolo non perde mai di vista il possibile investimento, l’arte è ancora un nutrimento prezioso per la mente e lo spirito. E i creatori di ArtExpo 2015 lo sanno bene. Da sempre sostenitori del valore sociale dell’arte e della creatività, Melissa Colangelo e Alan D’Orlando della galleria ArtMeet, infatti, hanno selezionato per l’occasione i lavori di oltre 100 artisti, provenienti da 26 paesi diversi, tutti ispirati al tema Feed the Mind / Nutrire la Mente, scelto dagli organizzatori come leitmotiv dell’evento.
Un messaggio importante e che riprende – declinandolo in chiave artistica – quello di Expo Milano 2015. Importante perché riporta al centro l’arte e gli artisti che, dal 3 luglio al 26 settembre, saranno i veri protagonisti di un appuntamento che li metterà in diretto contatto con collezionisti ed appassionati che potranno acquistare le loro opere anche usufruendo della piattaforma online Artsy. Insomma, ArtExpo 2015 sembra avere tutti gli ingredienti per essere un evento fuori dagli schemi e certamente ha una formula che può aiutare a togliere un po’ di opacità ad un mondo, quello dell’arte, che spesso sembra più allontanare che attirare gli appassionati. Adesso non ci resta che attendere l’inaugurazione.