Dal 21 al 24 maggio, Milano ospita un incontro inedito tra arte contemporanea, storia dello sport e riflessione architettonica. A fare da cornice è il prestigioso Palazzo delle Stelline, in corso Magenta 63, dove prenderà vita Terra Rossa. Velasco Vitali e Nicola Galli, due arti a confronto, un progetto espositivo nato dalla collaborazione tra gli studi legali BIPART e De Bedin & Lee con la giornalista ed editore Margherita Tizzi e la Galleria Antonia Jannone.
La mostra propone un originale dialogo visivo tra il pittore Velasco Vitali e il fotografo Nicola Galli, con un punto di partenza comune: la “terra rossa” del tennis. Non solo un materiale di gioco, ma un elemento cromatico e simbolico che diventa occasione per esplorare concetti di memoria, materia e spazio.
La terra rossa – quella vera, polverosa, dal caratteristico tono giallo-ocra – affonda le sue origini nel 1878, quando i fratelli Ernest e William Renshaw, celebri tennisti britannici, si trovarono a dover reinventare i campi in erba dell’Hotel Beau Site di Cannes, inadatti al clima della Costa Azzurra. La soluzione fu semplice e geniale: coprire il terreno con sabbia finissima ottenuta dalla frantumazione di mattoni e vasi in terracotta provenienti da Vallauris. Nacque così una superficie destinata a diventare iconica, capace di influenzare non solo la tecnica del gioco, ma anche l’immaginario collettivo legato a questo sport.
In mostra, Velasco Vitali propone un’architettura del ricordo: opere pittoriche materiche, astratte, dense di suggestioni, che trasformano il tennis in metafora. Nei suoi lavori non c’è posto per rovesci o volée; il campo diventa spazio mentale, scenario per esplorare luoghi interiori e visioni dell’infanzia. Il gesto pittorico si fa corpo, evocazione, sedimentazione del tempo.
Nicola Galli risponde con una serie fotografica realizzata al Tennis Club Milano Bonacossa, luogo storico e simbolico, progettato negli anni ’20 da Giovanni Muzio – lo stesso architetto della celebre e controversa Ca’ Brutta. In quegli scatti, accompagnati dal set design di Giulia Foroni e originati da una commissione di Margherita Tizzi per il libro Dropshot, convivono arte, architettura e ambiente. Le geometrie del Club, fatte di archi, nicchie e prospettive metafisiche, si fondono con l’estetica rarefatta della fotografia d’autore.
“Dopo tanti eventi organizzati in questi anni in diverse gallerie di Milano, siamo molto contenti di ospitare negli spazi dello studio questa mostra in cui dialogano due diversi artisti e forme di espressione” hanno commentato gli avv.ti Gilberto Cavagna e Maria Giulia Contatore, di BIPART studio legale “la mostra suggella infatti la vocazione e specializzazione dello studio per il diritto della proprietà intellettuale e il diritto dell’arte, una passione e dedizione che trova per una volta pieno e diretto riscontro con l’esposizione di opere negli stesi luoghi in cui gli avvocati di BIPART quotidianamente si dedicano alla loro valorizzazione e protezione”.
A conclusione della rassegna, Terra Rossa si sposterà domenica 25 maggio, dalle 10 alle 18, a Casa Conti Zanoletti Cavagna di Gualdana, in occasione dell’iniziativa Cortili Aperti. Una scelta simbolica: è proprio nei cortili delle residenze nobiliari inglesi, nel XIX secolo, che il tennis ebbe origine. Il passato torna così a dialogare con il presente, tra gioco, cultura e visione artistica.