Meno di una settimana e l’Oval del Lingotto tornerà ad ospitare, per l’ottavo anno consecutivo, Artissima (Torino 1-4 novembre) l’unica fiera d’arte italiana dedicata completamente al contemporaneo che in questo 2018 raggiunge l’ambito traguardo dei 25 anni di attività. Un quarto di secolo, durante il quale la kermesse torinese ha ospitato ben 1395 gallerie di cui 448 italiane e 946 straniere, provenienti da 63 paesi tra i quali: America (169), Africa (6), Asia (53), Europa (1163) e Oceania (3).
Ma soprattutto è riuscita, nel tempo, ad accreditarsi su una scena internazionale sempre più competitiva, che oggi le riconosce una grande attenzione alle pratiche sperimentali e un ruolo prezioso come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca. Un appuntamento, quello di Artissima, che ogni anno attrae oltre 50.000 visitatori, tra collezionisti, professionisti del settore e appassionati, e che è in grado di generare, nella sua città, un indotto pari a 3.7 milioni di euro. Trasformando 1 euro di investimento pubblico in 24 euro di ritorno sul territorio. A dimostrazione che con la cultura si può vivere e mangiare.
Artissima 2018: Time is on our side
Il fil rouge della venticinquesima edizione – che vedrà la partecipazioni di 195 gallerie da 35 paesi -, la seconda diretta da Ilaria Bonacossa, è “il tempo”, inteso non come statica cristallizzazione del ricordo e della celebrazione, ma proposto come flusso dinamico, in grado di imprimere il ritmo del cambiamento, preservando la sospensione temporale dell’emozione dell’opera d’arte. Il “tempo” di Artissima assume quindi una duplice valenza: un passato eloquente e un futuro aperto all’indagine creativa come nel caso di Sound, la nuova sezione dedicata alle indagini sonore contemporanee. Ma anche a tante novità di altra natura.
A partire da Artissima Digital, ospitata sul sito www.artissima.art. Nata nel 2017 ma ulteriormente sviluppata quest’anno, Artissima Digital offre ai visitatori della fiera il catalogo virtuale, grazie al quale tutti potranno esplorare gallerie, artisti e opere in modo interattivo e salvando i propri contenuti preferiti, anche se lontani da Torino, e l’agenda online che permetterà di fruire degli eventi calendarizzati in modo rapido e immediato. Interagendo con la wishlist, l’agenda consentirà ai visitatori registrati di salvare nella propria area personale gli eventi preferiti: talk, visite guidate e incontri al meeting point, ma anche gli eventi in città organizzati dai partner della fiera. Un’anteprima del catalogo con i profili delle gallerie partecipanti è stata messa online a partire da settembre, mentre da metà ottobre ogni visitatore può scoprire la versione completa della piattaforma, con artisti, opere, e appuntamenti in agenda, per preparare al meglio la propria visita tra le 8 sezioni di Artissima 2018:
- la Main Section, che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale. Quest’anno ne sono state selezionate 94 di cui 44 straniere;
- New Entries, sezione riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale e che quest’anno avrà 14 gallerie di cui 10 straniere;
- Dialogue, sezione dedicata a progetti specifici in cui le opere di due o tre artisti vengono messe in stretta relazione tra loro, con 19 gallerie di cui 12 straniere;
- Art Spaces & Editions che ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti, project space e spazi no profit, con 9 espositori;
- Present Future: dove trovano spazio i talenti emergenti;
- Back to the Future: dedicata alla riscoperta dei pionieri dell’arte contemporanea;
- Disegni: la sezione curata che Artissima dedica alle peculiarità del disegno;
- Sound: la nuova sezione curata della fiera dedicata alle indagini sonore contemporanee.
Non solo Oval: l’arte invade la città
In principio ci fu One Torino, poi l’Artissima Art Week. Chiamatela un po’ come più vi piace, ma anche Torino, come ogni città sede di un’importante fiera d’arte contemporanea ha il suo “Fuori Salone” fatto di fiere indipendenti, inaugurazioni nei musei e nelle istutuzioni culturali cittadine e nelle gallerie della città. Orientarsi, come sempre non è semplice, anche se quest’anno il calendario appre un po’ più snello che in passato. Iniziamo con le fiere e la sesta edizione di Flashback, la fiera più contemporanea di arte antica e moderna che anche quest’anno torna al Pala Alpitur di Torino con una storia in più da raccontare. Per l’edizione 2018, infatti, gli organizzatori hanno deciso di coinvolgere pubblico ed espositori in una riflessione che parte dal libro di fantascienza di Chad Oliver Le rive di un altro mare, una storia che racconta il dialogo tra diverse culture, diversi mondi, diverse specie.
Mentre la fiera di design indipendente Operæ si prende un anno di riposo per riflettere e rinnovare il suo progetto, già dal 30 ottobre sarà invece possibile partecipare alla terza edizione del Torino NESXT Festival, ideato e prodotto dall’Associazione ArteSera, che propone, come ogni anno, un articolato insieme di Progetti espositivi e programmi di live, performance, talk e laboratori che animeranno il festival per una settimana, con quartier generale nel complesso dei Docks Dora (via Valprato 68). Alla Nuvola Lavazza, dal 2 novembre, torna invece FLAT, l’appuntamento internazionale dedicato all’editoria d’arte contemporanea con mostre, presentazioni di libri, incontri con professionisti e grandi nomi del panorama nazionale e internazionale.
Immancabili, poi, gli appuntamenti con Paratissima – la fiera indipendente internazionale di arte contemporanea che nel suo 14° anno di vita torna alla Caserma La Marmora dal 31 ottobre al 4 novembre e celebra la diversità: quella rispetto a se stessi e agli altri, rispetto ai canoni alle norme e agli schemi – e TheOthers: la fiera indipendente dedicata alle più recenti tendenze artistiche internazionali e con un focus specifico sulle ultime generazioni che dal 1 ° novembre sarà ospitata, per il terzo anno consecutivo, nella straordinaria sede dell’ex Ospedale Regina Maria Adelaide. Tra le novità di questa edizione: la nuova sezione dedicata alle video installazioni.
Infine la terza edizione di DAMA,la curated fair ideata dal gallerista Giorgio Galotti insieme a 16 realtà estere e un gruppo curatoriale che torna, dal 1° al 4 novembre, nei saloni di Palazzo Saluzzo Paesana. Ma l’Art Week torinese non si compone di sole fiere. Il palinsesto è ricchissimo, a partire dalle mostre ospitate al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, alla GAM – Galleria d’Arte Moderna, alla Fondazione Merz, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo , alle OGR – Officine Grandi Riparazioni al MEF – Museo Ettore Fico, a Camera – Centro Italiano per la Fotografia, alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, al PAV – Parco Arte Vivente e alla Fondazione 107.
Per non parlare dell’opportunità di poter visistare alcune delle bellissime mostre allestite nelle gallerie cittadine. Come la collettiva Italia’s National Treasures Artists dedicata agli anni Novanta italiani presso lo Studio d’arte Biasutti Giampiero, o la mostra dedicata alle poetiche dell’astrattismo e dell’informale italiano da Biasutti & Biasutti. Oppure Equilibrium. An idea for Italian sculpture da Mazzoleni. Passando per le personali di Pierluigi Pusole alla galleria Riccardo Costantini Contemporary o di Francesco Barocco alla Norma Mangione Gallery. Da Francesco Vezzoli che espone da Franco Noero o Shirin Neshat alla Noire Gallery. E poi Rebecca De Marchi alla Davide Paludetto Arte Contemporanea e Victoria Stoian da Alberto Peola. Fino ad arrivare a Thomas Schütte da Tucci Russo Studio per l’arte contemporaena. Giusto per citarne alcune. Insomma, la Torino Art Week è alle porte, armatevi di passione e scarpe comode ed immergetevi nell’arte!