Gran finale d’anno con l’asta autunnale di arte moderna e contemporanea della casa d’aste Il Ponte che si chiude col totale eccelente di 5.222.250 euro (diritti inclusi) e un tasso di venduto incredibile: 166% in valore e circa il 90% in lotti la maggior parte dei quali aggiudicati per un prezzo di martello superiore alla stima massima. Il tutto arricchito con due nuovi record, per lo scultore futurista Mino Rosso e Tullio Pericoli, e un primato “di Categoria” per Piero Manzoni. Oltre a Carmelo Cappello che eguaglia il suo record d’asta.
Sono questi i dati salienti di una tra le serate migliori di questo autunno per il nostro mercato, assieme alla vendita di Cambi di qualche settimana fa. L’asta, d’altronde, era partita bene fin da subito con i primi 6 lotti che superano agilmente la stima massima in catlogo. E se “Verso la meta” di Mario Sironi non ha trovato un acquirente, sono tante le opere che vengono contese a suon di rilanci nella sale room di Via del Pontaccio a Milano.
E’ il caso di Natra Morta con bottiglia e bicchieri di Roberto Marcello Baldessari che, presentata in catalogo con un stima di 12-18.000 euro, sente il martello battere a 31.000 euro. Mentre La finestra del musicista di Giulio d’Anna supera di oltre due volte la stima massima raggiungendo un hammer price di 23.000 euro.
E siamo così al lotto 13 dove si trova la scultura Elementi in Volo di Mino Rosso, esponente, assieme a Fillia, Ugo Pozzo, Tullio Alpinolo Bracci, Farfa, Nicolay Diulgheroff e Enrico Alimandi, del primo nucleo del gruppo futurista torinese. La scultura in catalogo è del 1927, un anno dopo questo passaggio fondamentale della sua vita, ed ha una valutazione di 20-30.000 euro, ma i rilanci la portano fino ad un prezzo di martello di 40.000 che stabiliscono il suo nuovo primato d’asta. Il precedente era di 27.000 euro.
Tra le stelle che brilanno di più nella serata del Ponte anche l’immancabile Lucio Fontana del quale, al lotto 17, abbiamo uno stupendo Cristo in ceramica policroma smaltata che arriva a 240.000 euro di aggiudicazione partendo da una stima in catalogo di 100-150.000 euro.
Bene anche Antonio Calderara, tutti i venduti i tre lotti a suo nome, con aggiudicazioni che doppiano le stime massime. E così fanno anche Bruno Cassinari e Renato Birolli. Per non parlare della scultura che in Via del Pontaccio è sempre molto apprezzata e così Superficie in Tesione di Gio’ Pomodoro sente il martello che batte a 19.000 euro contro una stima massima di 7000.
Subito dopo è Mario Deluigi ha far registrare una performance ottima che lo porta molto vicino al record dello scorso giugno con G.R. 359 che viene aggiudicato a 40.000 euro.
Dei due focus presenenti in asta, quello su Manzoni mette a segno aggiudicazioni ottime, con tre lotti su cinque cha vanno ben oltre la stima massima, guidati da Linea lunga metri 4.63 del 1959 aggiudicata per 110.000 euro di hammer price, prezzo che rappresenta un primato assoluto per una Linea di Manzoni.
Molto bene le ceramiche di Picasso tutte vendute con ottime aggiudicazioni. Ma eccoci al top lot della serata: Pericle di Giorgio De Chirico, tela del 1925 con stima resa nota solo su richiesta che viene aggiudicato alla bellezza di 470.000 euro. Una cifra rara di questi tempi nelle nostre case d’asta.
E sul finale di serata, ancora qualche lampo con il Senza titolo di Cy Twombly al lotto 95 che centra tranquillamente le aspettative con 200.000 euro di aggiudicazione; Lucio Fontana la cui Deposizione di metà anni Cinquanta al lotto 101 viene battuta a 125.000 euro di hammer price, superando la massima aspettativa, e Carmelo Cappello che con ala scultura L’uomo nello spazio eguaglia il suo record di 30.000 euro, realizzato nel 2016 proprio al Ponte. Nella seconda tornata del 19 dicembre, invece, spicca il risultato di Tullio Pericoli che con l’opera Orogenesi, acrilici e tecniche miste su tela del 1970, raggiunge per la prima volta i 9.000 euro di hammer price, segnando così il suo primato d’asta.
Si chiude così un’asta che ancora una volta conferma il ruolo di primo piano della casa d’aste di Via del Pontaccio a Milano che in queste due giornate di vendita hanno visto le sale gremite e numerossissimi bid telefonici da tutto il mondo (Cina, Thailandia, Giappone, Russia, Svezia, Lussemburgo, Ungheria, Sud America e Stati Uniti, Belgio, Canada, Austria, Inghilterra, Francia, Germania sono solo alcuni dei paesi nei quali la partecipazione è stata più sentita) evidenziano il grande interesse suscitato dall’attenta selezione delle opere in catalogo.
NOTA PER IL LETTORE: salvo dove indicato diversamente, tutti i prezzi indicati nell’articolo non includono i diritti d’asta.
Ultimo aggiornamento: 20/12/2018 ore 8.43