A collezionare si inizia da piccoli… e la prima collezione, specialmente per i maschietti, è storicamente quella di figurine e poi… arriva l’arte. Adesso, una nuova iniziativa editoriale, unisce le due cose e porta in edicola (dal 15 marzo) il primo album di figurine dedicato all’arte: Artonauti, storia di due bambini e un cane che compiono un fantastico viaggio nel tempo alla scoperta dei tesori dell’arte. Le figurine compongono affreschi, dipinti, sculture, svelando ognuna un particolare di un’opera. Scambiandosi le figurine – con il classico schema «ce l’ho, ce l’ho, manca» – i bambini iniziano a memorizzare e riconoscere le opere e gli artisti che le hanno prodotte. L’arte diventa così un gioco da ragazzi!
Non ci sono solo le figurine da attaccare, ma anche giochi e indovinelli, curiosità e aneddoti che faranno avvicinare i piccoli lettori agli artisti e alle loro vite: dalle grotte di Lescaux, alle piramidi degli Egizi, passando per i templi Greci e i Romani, fino ad arrivare a Leonardo, Michelangelo, Raffaello, agli Impressionisti e a tanti altri. Seguendo le avventure di Argo, Ale e Morgana i bambini si appassionano alle avventure degli artisti come veri e propri eroi.
L’album è composto da 64 pagine che contengono un racconto introduttivo, 28 illustrazioni, 65 opere d’arte, 20 quiz e indovinelli e 2 pagine di giochi. Per completare l’album occorrono 216 figurine. Inoltre c’è il gioco nel gioco: ogni bustina contiene 5 figurine e 1 Twin Card. Collezionando tutte le 25 coppie di Twin Card, i bambini le mischieranno coperte per divertirsi con il tipico gioco di memoria, scoprendole due a due. Ciascuna coppia di carte “gemelle” raffigura un’opera d’arte contenuta nell’album.
L’idea e il progetto di Artonauti sono stati sviluppati da Daniela Re – insegnante, mediatrice culturale ed esperta in riabilitazione cognitiva, con ampia esperienza nel mondo educativo nella scuola primaria – e Marco Tatarella, da 11 anni alla guida di una casa editrice che si occupa di libri d’arte e architettura, di periodici di musica e di servizi editoriali.
Insieme hanno fondato Wizart S.r.l.i.s., un’impresa sociale no profit, che con Artonauti ha vinto la quarta edizione del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo. Artonauti è un neologismo: una sintesi tra le parole arte, astronauti – per identificare un viaggio avventuroso – e Argonauti – per evocare personaggi epici e i loro fantastici viaggi: una perfetta sintesi tra l’aspetto ludico e quello educativo che ogni gioco dovrebbe avere.
Il progetto Artonauti infatti si basa su tre principi fondamentali: il primo è che l’arte può essere alla portata di tutti, il secondo che il gioco, in particolare quello analogico quale è un album di figurine, rappresenta lo strumento didattico più valido ed efficace per i bambini e il terzo che arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo evolutivo dei bambini.
Numerosi studi dimostrano infatti che l’arte contribuisce a sviluppare le capacità espressive, il ragionamento logico, matematico e linguistico. Leggendo i più importanti esperti nel campo evolutivo si scopre l’importanza di avvicinare i bambini alle opere artistiche fin dalla più tenera età. Maria Montessori pensava che la cultura fosse assorbita dal bambino attraverso esperienze individuali in un ambiente ricco di occasioni, di scoperta e di lavoro. Bruno Munari sosteneva che invece di lunghe spiegazioni è preferibile far vedere come si fa attraverso “azioni-gioco”, perché con il gioco il bambino partecipa attivamente, al contrario se ascolta si distrae. Loris Malaguzzi, ideatore del metodo Reggio Emilia, elaborò la teoria secondo la quale l’apprendimento è un processo “auto-costruttivo”, cioè il frutto dell’attività dei bambini stessi.
Un gioco sociale, educativo e accessibile: il gioco delle figurine è da sempre uno dei più diffusi e apprezzati tra i bambini e, per sua stessa natura, è accessibile a tutti, riducendo le barriere di accesso e ampliando il pubblico potenziale dell’attività educativa.
Scoperta, gioco, apprendimento auto-costruttivo, accessibilità: da queste parole chiave e attingendo dal vasto patrimonio artistico italiano ed europeo è nata l’idea di Artonauti, l’album di figurine che avvicina i bambini all’arte.