Si è chiusa con un totale di 4.981.500 euro e un tasso di venduto del 65,7% in lotti la Thinking Italian Milan di oggi da Christie’s. Un risultato che giunge al termine di una serata che ha seguito un copione molto simile a quello già visto a Londra la scorsa settimana quando la Thinking Italian: Modern Italian Art and Design Evening Sale si chiuse con uno dei fatturati più bassi della storia delle Italian Sale: 5.321.250.
Anche in questo caso, il risultato è stato il più basso dal 2015. Basti pensare che lo scorso anno la stessa asta si era chiusa con un 100% di venduto e turnover di 13.337.225 euro.
14 i lotti rimasti invenduti su un catalogo di 47 opere. Tra i “caduti” pezzi importanti come il raro dittico Croce di San Martino di Salvatore Scarpitta, tra i lotti più pregiati della serata. E non trova acquirenti neanche il bel Notturno di Osvaldo Licini al lotto 31.
Va bene, come già a Londra, Alighiero Boetti, con la sua ghisa verde del 1970 EMME I ELLE ELLE E… che al termine di una bella contesa durata qualche minuto, è stata aggiudicata per 237.500 euro, ben oltre le aspettative. E molto bene è andato anche il suo l’Arazzo del 1978 selezionato per la copertina del catalogo, passato di mano per 620.000 euro contro una stima di 350-500.000 euro.
Non delude il Paesaggio anemico I di Mario Schifano. Presentato in catalogo con una stima di 600-800.000 euro, questo lavoro, che tornava sul mercato dopo mezzo secolo passato nella stessa collezione, è stato aggiudicato per 644.000 euro: il risultato più alto della serata.
Tra le altre aggiudicazioni degne di nota, da segnalare quella della bella terracotta di Leoncillo, Presagio, passata di mano per 375.000 euro. Ottima la performance del [Concetto spaziale] del 1954 di Lucio Fontana, battuto a 250.000 euro. Si tratta di uno dei primi esempi in terracotta dei sui celebri “buchi” ed era presentato in catalogo con una stima di 90-130.000 euro. Ve detto però che anche il padre dello Spazialismo non era in gran serata.
Vanno bene, poi, Dorazio, Melotti, Burri e Maria Lai, con i loro lotti che hanno superato in molti casi le aspettative. Segno di un mercato che, tutto sommato, tiene anche in questo momento così particolare.
Infine, mi piace segnalare le buone performance di alcune delle opere su carta presenti in catalogo: Velocità Astratta n. 2, bel pastello su cartoncino di Giacomo Balla del 1914, passato di mano per 115.000 euro; Croci viventi di Osvaldo Licini, un olio su carta applicata su tela del 1954 venduto a 62.500 euro e, per finire, l’eterea Natura morta di Giorgio Morandi al lotto 43. Una matita ed acquerello su carta realizzata nel 1946 e battuta a 81.250 euro, contro una stima in catalogo di 40-60.000 euro.
L’asta Thinking Italian Milan presegue oggi alle ore 15 con la Day Sale che comprende i lotti dal n. 48 al n. 113.