Come si guarda un’opera d’arte? Se da aspiranti collezionisti, o semplici amanti d’arte, vi siete posti più volte questa domanda, magari passeggiando tra le sale di un grande museo, la collana “I capolavori dell’Arte”, distribuita ogni due settimane con il Corriere della Sera, sembra fatta appositamente per voi.
L’ennesima pubblicazione da edicola, direte voi. No, vi rispondo io che, con grande piacere, mi ci sono imbattuto stamani dal giornalaio ed ho appena finito di leggere il primo numero dedicato alla Nascita di Venere di Botticelli.
Dal prezzo decisamente abbordabile (1 euro il primo numero, 5.90 gli altri), questa raccolta di 38 monografie dedicata ai principali capolavori di ogni tempo, offre uno sguardo nuovo sulle opere che hanno segnato la Storia dell’Arte guidandovi, in modo semplice e efficace, attraverso i loro significati più nascosti, così da permettervi di apprezzarne a pieno l’alto valore artistico e culturale. Non solo. Grazie ad una struttura che si muove su più livelli di approfondimento, ogni volume della collana vi permette, partendo dall’opera, di conoscere “di persona” l’artista che l’ha creata, la sua epoca e i suoi colleghi più importanti. Il tutto arricchito, in chiusura, da un’antologia di scrittici a firma dei maggiori studiosi internazionali (da Giulio Carlo Argan ed Ernst Gombrich a Roberto Longhi, Carlo Levi e Bernard Berenson) che spiega e completa il racconto della vita dei vari maestri e della loro produzione artistica.
Insomma, un vero e proprio viaggio di scoperta, ma anche una scuola di metodo che vi permetterà di capire come guardare un’opera e quanto sia importante, per comprenderne a pieno i dettagli, la simbologia e l’ispirazione, indossare gli occhiali dell’epoca in cui è stata creata. E’ questo, infatti, l’approccio che si deve avere con ogni opera d’arte per capirne la carica innovativa e gli elementi che, invece, la legano ad una determinata tradizione. Un approccio che potrete poi applicare anche ai grandi capolavori dell’arte contemporanea, al momento esclusi dal piano dell’opera che dalla Nascita di Venere di Botticelli arriva fino agli inizi del Novecento con Le tre età di Klimt e l’Autoritratto di Egon Schiele.
Che dire di più? In un’Italia che è sempre più dimentica dell’importanza della cultura, l’edicola ci offre da oggi un’occasione per avvinarci all’arte in modo chiaro, semplice e divertente, grazie ad uniziativa che, non per nulla, nasce sotto le insegne di Philippe Daverio che, come Piero Angela per la scienza, è probabilmente il più grande divulgatore culturale del nostro Paese. L’auspicio, da amante dell’arte del nostro tempo, è che dopo questa carrellata storica ci sia anche una maggior apertura al Novecento e, perché no, al XXI secolo.
Se volete capire meglio di cosa si tratta date un’occhiata anche al mini sito dedicato: http://goo.gl/tRm2Xp
Intanto eccovi un estratto del primo numero da scaricare in formato .pdf.
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