Il libro “L’inarchiviabile: L’archivio contro la storia” di Marco Scotini rappresenta un’opera di straordinario approfondimento focalizzata sull’importanza dell’archivio all’interno delle pratiche artistiche e delle esibizioni contemporanee.
Nell’epoca attuale, il tema dell’archivio emerge sempre più, svelando un interessante contrasto tra l’approccio selettivo di una narrazione lineare e la proliferazione policentrica degli archivi. Questo contrappunto dimostra che l’archivio ha assunto una centralità fondamentale, in opposizione alle gerarchie predefinite della storia.
Marco Scotini, attraverso il suo lavoro teorico e la cura di mostre di grande rilievo, ha contribuito in modo determinante alla diffusione di questa prospettiva.
“L’inarchiviabile” propone una riflessione profonda sulla scienza e sulle tecniche di archiviazione e lo fa in modo non astratto o teorico, attraverso un percorso tangibile e concreto di confronto con opere d’arte e artisti. Questo itinerario inizia in Italia e si estende in Europa orientale, in Africa e in Asia. I dialoghi con artisti come Harun Farocki, Vyacheslav Akhunov e Marko Pogacnik, uniti all’analisi di una gamma diversificata di pratiche artistiche, gettano le basi per una prospettiva critica. Questa prospettiva, utilizzando l’archivio come strumento, si configura come una modalità per costruire narrazioni controegemoniche, capaci di restituire alle pratiche artistiche la loro vocazione critica.
Marco Scotini è da tempo una figura centrale in ogni contesto dell’arte contemporanea. In qualità di Direttore del Dipartimento di Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano e Roma, e come Direttore artistico di FM – Centro per l’arte contemporanea di Milano, oltre che del programma espositivo del PAV – Parco Arte Vivente di Torino, ha contribuito in modo significativo alla creazione di una nuova prospettiva sull’archivio.
Il libro sfida apertamente l’idea di una storia lineare, teleologica e predefinita. Invece, evidenzia come l’archivio possa offrire una visione del mondo diversa e multipla. La riflessione di Scotini sull’archivio come atlante, mappa, catalogo e inventario mostra come esso possa essere un mezzo di trasformazione culturale e di rottura con le convenzioni. Questo concetto apre la strada a una nuova comprensione dell’archivio, non più come entità statica, ma come un luogo dinamico in cui si sviluppano narrazioni in contrasto con le norme dominanti.
In conclusione, “L’inarchiviabile: L’archivio contro la storia” è un’opera che spinge i confini delle nozioni tradizionali di storia e narrazione. Il libro di Marco Scotini getta luce su una prospettiva più ampia e diversificata dell’arte contemporanea, fornendo un contributo significativo al dibattito sull’interconnessione tra archivio, arte e società. Con la sua analisi ricca e approfondita, il testo ci invita a riflettere sul ruolo vitale dell’archivio nella costruzione di narrazioni critiche e controegemoniche nell’arte contemporanea