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Art-rite illumina Milano con un’asta novecentesca

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Art-rite è pronta ad accogliere l’asta di Arte moderna e contemporanea che si terrà oggi alle 18.00 presso la sua sede milanese. I lotti in vendita sono 68 e ripercorrono il Novecento, mettendo in luce la presenza di artisti appartenenti a diversi movimenti artistici.

Il top lot per stima è il lotto 64 di Alighiero Boetti, “Millenove170tre”, realizzato con penna biro blu su carta applicata su tela e stimato tra 150.000 e 250.000€. Quest’opera, datata 1973, è stata realizzata da due assistenti incaricati da Boetti di coprire la superficie usando la tecnica del tratteggio con una penna a sfera. L’opera esalta il concetto del tempo, non solo per la laboriosità della realizzazione, ma anche per la volontà dell’artista di rappresentare una “concezione non lineare e omnicomprensiva della temporalità”.

Il secondo lotto per valore è il numero 27 di Pablo Picasso, “Profiles”, con una stima tra 100.000 e 200.000€. Questo disegno mostra diverse figure che si fondono nello sguardo di chi osserva l’opera, evidenziando la capacità espressiva di Picasso. In asta è presente anche un’altra opera dell’artista spagnolo, il lotto 66 intitolato “Bright Love”.

Tra gli artisti stranieri, è degno di nota il lotto 59 di Kazuo Shiraga, “Senza titolo”, valutato tra 40.000 e 60.000€. Si tratta di un olio su tela del pittore giapponese affiliato al gruppo Gutai, movimento d’avanguardia sviluppatosi nell’epoca post-bellica che mirava a reinventare l’arte, avvicinandola alla vita attraverso esperimenti fisici e performativi, come l’utilizzo dei piedi da parte dell’artista nelle sue opere.

Kazuo Shiraga, Senza titolo

Un altro artista che richiama l’arte performativa è Hermann Nitsch con l’opera “Senza titolo”, la cui stima oscilla tra 20.000 e 30.000€.

Hermann Nitsch, Senza titolo, 2005,

Riguardo agli inizi del 900 e al movimento futurista, il lotto 65 presenta un’opera di Giacomo Balla. L’artista, profondamente interessato agli effetti scientifici della luce, ha riprodotto, attraverso schemi geometrici di triangoli, la luce in una “composizione iridescente”. L’opera è stimata tra 30.000 e 40.000€.

Giacomo Balla, Composizione irridescente, 1912-1913,

Proseguendo nel secolo, segnaliamo il lotto 35 di Roberto Crippa: “Spirali”, del 1952. L’artista, negli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso, si dedicò alle forme a spirale, esplorandone le sue caratteristiche anche distruttive. Il vortice e la spirale rappresentano il caos del cosmo o dell’universo in espansione.

Del 1987 è il lotto 26 di Giorgio de Chirico: “Gli archeologi”, una scultura in bronzo che riprende un tema precedentemente sviluppato dall’artista nei suoi disegni agli inizi del 900. Le due figure scolpite presentano un panneggio ricco, ispirato all’antica tradizione, e sui loro grembi si notano elementi e rovine che evocano la Grecia antica. L’opera è valutata tra 8.000 e 10.000€.

Con stime nettamente più basse, troviamo il lotto 1 di Sergio D’Angelo: “Le minut slave”, con una stima tra 1.200 e 1.800€. Al lotto 50, c’è Bruno Munari con la sua scultura cinetica “Sensitiva”, valutata tra 1.500 e 2.500€. Infine, vorrei sottolineare le due opere di Edgardo Mannucci, entrambe intitolate “Senza titolo”. Il lotto 5 ha una stima tra 3.000 e 6.000€, mentre il lotto 6 è stimato tra 2.000 e 2.500€. Le sculture in vendita danno l’impressione di essere in continua trasformazione, emergendo nello spazio come nuclei pulsanti di energia.

Chiara Lorenzon
Chiara Lorenzon
Chiara Lorenzon, laureata in Storia dell'Arte, ha lavorato come assistente gallerista e nel servizio clienti di case d’aste. Dal 2023 collabora con Collezione da Tiffany.

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