In questi ultimi giorni ci siamo dedicati ad un aggiornamento dei trend relativi al mercato dell’arte italiana nelle principali aste nazionali ed internazionali. Ma qual è l’attenzione che la produzione dei nostri artisti sta riscuotendo nel mondo? Per scoprirlo siamo andati a dare una sbirciatina ai programmi espositivi di gallerie private e spazi pubblici a giro per il mondo.
Visto il periodo, come potete immaginare, le tappe di questo nostro tour globale non sono moltissime, ma non mancano le sorprese come nel caso della mostra Figure/Ground che The J. Paul Getty Museum di Los Angeles sta dedicando al nostro Mario Giacomelli: 91 fotografie provenienti dalla collezione dei coniugi Daniel Greenberg e Susan Steinhauser – membri fondatori del Getty Museum Photographs Council – e che illustrano in modo esaustivo la cruda espressività dello stile giacomelliano
A Cold Spring, invece, Magazzino Italian Art è nel pieno del suo programma estivo che si svolge negli spazi esterni del museo. Tra le tante opportunità offerte dalla Fondazione americana, fino all’11 settembre i visitatori potranno vedere la nuova opera site-specific di Bruna Esposito Altri Venti – Ostro (2020-21), selezionata tra i vincitori della IX edizione dell’Italian Council 2020, e il riallestimento di Notte di San Lorenzo (New York City) di Renato Leotta (2019), installata per la prima volta nell’estate 2019 a Magazzino in occasione della mostra personale dell’artista presso la New York University Casa Italiana Zerilli-Marimò, (30 aprile-12 giugno 2019).
Molto interessante anche il programma della nuova edizione di Cinema in Piazza che propone, tra le altre cose: La Rivoluzione Siamo Noi, film di Ilaria Freccia (2020) che documenta il decennio 1967-1977, quando l’arte italiana conobbe un momento di gloria sulla scena internazionale; Homemade opera di Domenico Palma che documenta la realizzazione dell’omonima mostra presso Magazzino Italiana Art e che contiene le interviste a otto artisti italiani che vivono a New York e contribuirono all’evento: Alessandro Teoldi, Andrea Mastrovito, Beatrice Scaccia, Danilo Correale, Davide Balliano, Francesco Simeti, Luisa Rabbia e Maria D. Rapicavoli.
Chiuderà la rassegna: Sulle Trace di Maria Lai, diretto da Maddalena Bregani, il film ricostruisce il percorso e l’eredità di Maria Lai. All’interno del Museo, invece, mentre prosegue la mostra Arte Povera, inaugurata nel 2018, Magazzino propone, fino al 22 gennaio 2022, Nivola: Sandscapes, mostra che esplora il processo pionieristico dell’artista della scultura in sandcast.
Con una selezione di circa 50 opere dai primi anni ’50 agli anni ’70, tra cui rilievi in sabbia, sculture in cemento intagliato e maquette raramente viste delle sue più importanti commissioni architettoniche, questa esposizione mirata esamina il processo artistico, la gamma di influenze e l’impatto notevole che Nivola ha avuto sull’architettura e sul design urbano moderno.
Sempre a New York, il Center for Italian Modern Art (CIMA) ospita fino al 13 novembre prossimo la bellissima mostra Facing America: Mario Schifano 1960-65. Composta da venti opere in vari media, la mostra si concentra sulle connessioni dell’artista con la scena artistica di New York, esaminando lo sviluppo dai suoi cosiddetti monocromi dei primi anni ’60 alla pratica figurativa che ha sviluppato tra il 1962 e il 1965.
Per la stagione 2022, invece, CIMA ha in programma Staging Injustice. Italian Art 1880-1917, una mostra collettiva incentrata sulla produzione artistica italiana nei decenni tra il 1880 e la fine della prima guerra mondiale. La mostra, che comprenderà circa 30 opere provenienti da musei italiani e collezioni private di prim’ordine, si concentrerà su quattro principali temi iconografici, esplorando come quindici artisti, tra pittori e scultori, li hanno elaborati e aggiornati attraverso un confronto con le contraddizioni della società contemporanea. Migrazione, lavoro, protesta e ingiustizia sociale sono i campi di intervento che hanno segnato la realtà degli artisti al centro del progetto di CIMA, temi la cui importanza risuona ancora oggi, sia in Italia che negli Stati Uniti. La mostra sarà inaugurata il 22 gennaio prossimo.
Guardando all’autunno, dal 4 settembre al 5 dicembre 2021 Marinella Senatore prenderà parte alla 34a Biennale d’Arte di San Paolo con il lavoro Nui Simu (That’s us) del 2010. Al suo fianco, all’interno della mostra collettiva Though it’s dark, still I sing e in rappresentanza dell’arte italiana, anche Giorgio Griffa con l’opera Guerriero da Luz (Coelho) del 2020 e Giorgio Morandi con una Natura Morta del 1946.
Tra giugno e luglio 2021, invece, sempre nell’ambito della sua partecipazione alla 34a Bienal de São Paulo, l’artista Marinella Senatore porterà a Cidade Tiradentes (São Paulo, SP) il suo progetto nomade The School of Narrative Dance. In collaborazione con il gruppo londinese Esprit Concrete, si terranno workshop online gratuiti sul movimento del corpo come strumento per la libertà di espressione e la conoscenza di sé.
Sempre Marinella Senatore è protagonista a Berlino, alla Berlinische Galerie dove per “Park Platz” ha adattato un’opera della sua serie “Luminaria”: Bodies in Alliance (2021), un suggestivo cancello che mostra una frase coniata da Judith Butler, “corpi in alleanza”, che segnala l’importanza delle assemblee sociali e il ruolo chiave del corpo negli atti politici e rivoluzionari.
Dal 21 agosto al 14 novembre, The Art Museum Riga Bourse in Lettonia, sezione del Latvian National Museum of Art specializzato nella promozione dell’arte internazionale, propone una riflessione sull’autoritratto e lo fa invitando due artisti italiani tra i maggiori di oggi, Omar Galliani e Lorenzo Puglisi, scegliendo di affiancarli a un maestro del passato, Jacopo Robusti, meglio noto come il Tintoretto per la mostra Self-Reflection.
A Londra troviamo, invece, Alberto Burri, Pino Pascali e Maurizio Cattelan inseriti nella bella mostra curata da Francesco Bonami da Luxembourg + Co.: Lost in Italy. Mentre a Giovanni Ozzola è protagonista alla Gazelli Art House con la personale‘Contando Estrellas’ [Counting Stars].
Ancora nella capitale britannica, Marco Tirelli espone alla Cardi Gallery, mentre alla Simon Lee Gallery troviamo Claudio Parmeggiani per quella che è la sua terza personale con la galleria inglese. Per l’occasione Parmeggiani presenta una suite di nuove opere appartenente alla fortunata serie delle Delocazioni, opere di ombre e impronte realizzate con fuoco, polvere e fumo che l’artista ha iniziato a produrre nel 1970 che rappresentano una radicale riflessione sul tema dell’assenza, sviluppato ancora fino a divenire linea portante di tutto il suo lavoro.
Da Londra a Parigi, dove TornabuoniArt ospita Carla Accardi and Dadamaino: Between sign and transparency, che presenta il lavoro delle due artiste italiane con una attenzione particolare alla loro ricerca sul segno, elemento che sviluppano in modo nuovo, in particolare su supporti trasparenti, invitando ad un radicale ripensamento della nozione di “lettura” dell’opera d’arte.
Rimanendo per un attimo sempre a Parigi, nella vecchia centrale telefonica del Marais, in rue du Temple, ci imbattiamo nella mostra ‘Maintenant ou jamais!’ dove, tra gli altri, sono presenti lavori di Giovanni Ozzola, Michelangelo Pistoletto e Arcangelo Sassolino.
Ancora in Francia, questa volta a Flassans-sur-Issole, negli 850 ettari della prestigiosa azienda vinicola Commanderie de Peyrassol dedicati all’arte contemporanea, incontriamo tra le opere permanenti anche lavori del nostro Loris Cecchini. Mentre a Les Moulins, la Galleria Continua presenta Earthly Body, personale della veronese Marta Spagnoli che indaga l’appartenenza fisiologica dell’uomo all’ambiente naturale, accostando la nudità della Terra a quella del corpo umano.
Andrea Mastrovito torna in Francia dove, nella Abbazia di Fontevraud, nell’ambito della Résidence Pantagênet, espone nel corso dell’estate al centro dell’imponenete cattedrale, proprio in prossimità dell’altare un’installazione molto impattante e suggestiva ispirata alla figura di Eleonora di Aquitania dal titolo La Légende Blanche.
Spostandoci adesso in Svizzera, a Basilea, da Wilde troviamo nuovamente Andrea Mastrovito con la personale Sous Rature. La mostra è composta da opere recenti in diversi mezzi, come lavagna scolpita, video, opere su carta e un’installazione site-specific fatta di gomme da matita.
E’ di queste ore, inoltre, la notizia che Bvlgari ha ufficializzato la sua collaborazione con l’artista italiano Simone Lingua, per la creazione di un’installazione site-specific che sarà svelata al Padiglione Italia di Dubai Expo 2020 il 1° ottobre.
Dalle prime indiscrezioni sappiamo che si tratterà di una celebrazione dell’idea di bellezza in chiave tutta italiana – come armonia di visioni e contaminazioni, profondamente radicata in tradizioni centenarie, ma sempre aperta alla
sperimentazione -; un’installazione esplorerà una nuova sfaccettatura del concetto “La bellezza connette le persone”, tema centrale del Padiglione Italia di cui Bvlgari è Platinum Sponsor.
Infine, il nostro tour alla ricerca degli artisti italiani che stanno esponendo all’estero ci conduce in Giappone dove, a “Casa Italia” di Tokyo 2020, nella Kihinkan Guest House, il duo Ornaghi & Prestinari è tra gli artisti selezionati per il progetto Mirabilia che ha trasformato la Casa degli atleti dell’Italia Team in una wunderkammer dedicata alle eccellenze del made in Italy.