Ancora pochi giorni e i riflettori del contemporaneo torneranno a brillare su Torino. Il 6 novembre prossimo, infatti, aprono Artissima 2015, FlashBack, TheOthers e Paratissima. Per non parlare dei tantissimi eventi che animeranno la città piemontese per 3 giorni consecutivi. Dalla personale di Rachel Rose, vincitrice dell’illy Present Future 2014, al Castello di Rivoli, alle mostre dedicate a Christian Boltanski e Alfredo Jaar alla Fondazione Merz, passando per quelle di Adrian Villar Rojas alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e di Boris Mikhailov nella sede di Camera, il nuovo centro dedicato alla fotografia contemporanea. Una grande festa in cui collezionisti e art addicted potranno soddisfare la loro fame d’arte e aggiornarsi sulle ultime tendenze.
Artissima 2015: tra artisti storici e contemporaneo cutting edge
Gli anni peggiori sembrano ormai un ricordo lontano e oggi l’operazione di rilancio di Artissima è ormai una realtà compiuta. La fiera torinese, nata nel 1994, è oggi uno degli appuntamenti più importanti nel calendario artistico internazionale, capace di catalizzare su di sé l’attenzione di oltre 50.000 tra visitatori e collezionisti, ma anche di raccogliere le adesioni di alcune delle gallerie più importanti del mondo. 207 quelle che saranno presenti ad Artissima 2015 in rappresentanza di 35 paesi. Ma negli oltre 20.000 mq di esposizione che animeranno l’Oval del Lingotto dal 6 all’8 novembre, ci saranno anche 20 istituzioni artistiche per un totale di 2000 opere presenti.
Sei le sezioni in cui si articola la fiera torinese: la Main Section, dedicata alle gallerie più consolidate della scena internazionale dell’arte contemporanea; l’area New Entries, dedicata alle gallerie attive da meno di cinque anni e che espongono per la prima volta a Torino; Art Editions, dove si trovano le gallerie specializzate in edizioni e multipli d’artista; Present Future che presenta una serie di solo show di talenti emergenti, selezionati da un board di giovani curatori internazionali, e che, per quanto riguarda l’Italia, vede la presenza di Danilo Correale, presentato dalla galleria Raucci/Santameria di Napoli che già l’aveva portato all’ultima edizione di Frieze. E’ tra gli artisti presenti nell’area Present Future, peraltro, che viene eletto il vincitore del premio illy Present Future che offre al vincitore l’opportunità unica di presentare un progetto al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, realizzato in collaborazione con il museo.
Non manca, poi, la sezione speciale dedicata alla riscoperta, attraverso mostre personali, di grandi pionieri dell’arte contemporanea: Back to the Future che quest’anno ospita, tra gli altri, lavori di Vincenzo Agnetti, Nanda Vigo, Vettor Pisani e Franco Vimercati.
A conferma del suo essere un laboratorio del contemporaneo cutting edge, ossia più all’avanguardia, dal 2014 esiste anche Per4m, la sezione dedicata esclusivamente alla performance e che rappresenta un piccolo ma significativo primato per la kermesse torinese che, di fatto, è stata la prima fiera internazionale a dedicare un spazio fisso a questo tipo di espressione artistica. Ben 12 quelle selezionate per l’edizione 2015 tra le quali 4 di artisti italiani: Flavio Favelli, Chiara Fumai, Massimo Grimaldi e Francesco Pedraglio.
Completa il quadro: In Mostra, progetto espositivo speciale nato in origine dall’esigenza di offrire, all’interno della fiera, una vetrina alle collezioni di arte contemporanea e alle istituzioni artistiche del Piemonte e che quest’anno lo staff di Artissima ha deciso di reinventare come mostra indipendente chiamando Stefano Collicelli Cagol che ha selezione opere di 30 artisti: da Felice Casorati a Elmgreen&Dragset, passando per Gianni Colombro, Ed Rusha e Urs Fischer.
FlashBack: dove il moderno dialoga con gli Old Master
Dal Lingotto al Pala Alpitur | Isozaki dove, dal 5 all’8 novembre torna FLASHBACK, fiera che sulla scia della londinese Frieze Masters, propone un interessante dialogo tra arte antica e moderna attraverso gli stand di 35 delle più importanti gallerie di settore chiamate a presentare al pubblico delle opere selezionate sulla base della loro importanza storico artistica in termini di cambiamento, trasformazione e originalità.
Fin dalla sua prima edizione, nel 2013, la sfida di FLASHBACK è stata quella di concorrere alla formazione di un nuovo fruitore, un nuovo collezionista che sia più giovane, eclettico e trasversale, ma soprattutto colto. La conoscenza e la qualità dell’opera rendono il “Collezionista” colui che meno deve temere la ciclicità del mercato. E FLASHBACK non dimentica, ma anzi sottolinea, anche l’importanza del ruolo del gallerista: la funzione del mercante d’arte è fondamentale, d’altronde, per la diffusione e la trasmissione della conoscenza al grande pubblico e per la creazione e formazione di nuove generazioni di collezionisti e storici dell’arte.
TheOthers: l’altra faccia del contemporaneo
Stay Gold è il tema dell’edizione 2015 di TheOthers la fiera che annualmente si tiene presso l’ex carcere de Le Nuove. Nel linguaggio “urbano”, Stay Gold significa letteralmente essere fedeli a se stessi e ai propri ideali, integri nel corpo, saldi nello spirito, sempre in movimento, sensibili a ciò che accade attorno. Essere liberi, anticonformisti, sovversivi verso omologazioni o stereotipi. Un messaggio forte, specie se riferito ad una produzione contemporanea spesso un po’ troppo incline ad assecondare le mode del mercato in cerca di un successo tanto rapido quanto momentaneo. TheOthers è qualcosa di più di una semplice collaterale, ma una vera e propria fiera di ricerca che propone ai suoi visitatori una selezione di gallerie italiane ed internazionali caratterizzate da una grande progettualità e da una forte attenzione per la scena emergente. Insomma, una vetrina sull’arte di domani che quest’anno ospiterà 61 gallerie che esporranno nelle celle dell’ex carcere i loro artisti, ma non solo.
Per la prima volta, infatti, TheOthers esce fisicamente dalla sede dell’ex carcere Le Nuove per entrare anche nell’ex Borsa Valori di Torino, la meravigliosa architettura disegnata dagli architetti Gabetti&Isola negli anni ‘50, in piazzale Valdo Fusi, che ospiterà la The Others | EXHIBIT. Un progetto che apre la fiera alla città con una mostra che sarà composta, innanzitutto, dalle proposte dei suoi espositori, ma anche da quelle di altre realtà torinesi. La mostra, concepita come un vero e proprio spin-off della fiera, è pensata per invitare alla libertà di pensiero, di produzione e di pratica, con l’obiettivo di manifestare il valore dell’arte e qualificare il lavoro degli artisti e l’importanza e il significato di ogni singola opera. Insomma, uno strumento per far riverberare quello Stay Gold in tutta la città. Come nella passata edizione, infine, The Others 2015 propone tre sezioni che si affiancano a quella propriamente fieristica: OtherScreen, OtherStage e OtherSound. Le prime due sono dedicate al video e alla performance mentre la terza alla ricerca musicale, offrendo così uno sguardo allagato su quella che è la scena e la cultura contemporanea.
Paratissima: ordine o caos?
L’esperienza dello scorso anno, quando Paratissima ha rischiato di saltare per un cambio improvviso di sede e non pochi problemi tecnici, deve aver segnato profondamente i suoi organizzatori che, per l’edizione 2015 hanno scelto un tema molto particolare: ordine o caos? Ossia la somma di due diverse visioni delle cose, di differenti percezioni e punti di vista. Sì perché se un progetto è “ordine”, un evento è “caos” e lo stesso vale per allestimento-arte, regola-emozione. Insomma le tante sfaccettature che una fiera, in particolare una come Paratissima, incarna a pieno. In programma dal 4 all’8 novembre presso gli spazi di Torino Esposizioni, Paratissima è un evento che si differenzia completamente dagli altri in programma a Torino. Come la The Other londinese, infatti, è una fiera in cui ad esporre sono in primo luogo gli artisti o meglio, i creativi più o meno emergenti ed emersi: pittori, scultori, fotografi, illustratori, stilisti, registi, designer. Anche se non manca una sezione dove ci sono le gallerie: G@P.
Introdotto nel 2013, G@P – ossia Galleries at Paratissima -, è un vero e proprio settore autonomo, all’interno della manifestazione, dedicato alle Gallerie d’Arte Contemporanea, che hanno l’opportunità di esporre e vendere opere d’arte a budget controllato, nell’intento di rivolgersi ad un target di collezionismo “giovane”, proprio dell’evento. Un settore che negli anni è cresciuto, tanto che nel 2014 è nata anche Urban G@P che ha portato all’interno di Paratissima, le gallerie dedicate alla Street Art arricchendo la scena street italiana, cui è mancata sino ad ora una fiera tematica. Completano, infine, la proposta di Paratissima, le aree didattiche, i laboratori e gli workshop pensati per innescare una partecipazione attiva, una connessione tra pubblico e giovani artisti durante i cinque giorni dell’evento.