La ventesima edizione di ArtVerona (10–12 ottobre 2025, Veronafiere) non sarà solo un traguardo simbolico, ma il manifesto di una nuova fase di crescita. Con 143 espositori, la fiera diretta da Laura Lamonea ribadisce il proprio ruolo centrale nel sistema dell’arte italiana e rinnova l’alleanza con ANGAMC, puntando a rafforzare la circolazione di artisti e collezionisti.
👉 L’elenco completo degli espositori è già disponibile sul sito ufficiale di ArtVerona 2025.
Dialogo tra moderno e contemporaneo
Dopo aver annunciato a giugno un impianto curatoriale radicalmente rinnovato, ArtVerona chiarisce oggi la sua ambizione: superare definitivamente la barriera tra moderno e contemporaneo. Nei padiglioni 11 e 12, la disposizione non replica più la divisione storica, ma intreccia linguaggi e generazioni. Così, accanto alla Main Section e all’area dedicata alle Editorie, prendono corpo quattro sezioni nuove:
- Pittura ORA (Leonardo Regano), che aggiorna lo sguardo sulla pittura e il disegno contemporanei;
- Effetto Sauna (Laura Lamonea), che mette in relazione artisti affermati e non ancora rappresentati;
- Steps (Giulia Civardi), piattaforma per gallerie e spazi emergenti under otto anni;
- Video? Avete detto video? (Élisa Ganivet e Laura Lamonea), omaggio al teorico Philippe Dubois e al potenziale interdisciplinare delle immagini in movimento.
Una fiera che diventa arena
Novità assoluta è la sala cinema, cuore del Padiglione 12, dove confluiranno opere video, video-performance e contributi di gallerie internazionali, in dialogo con importanti istituzioni come Museion (Bolzano), CNAP (Parigi) e MART (Trento e Rovereto). In parallelo, il progetto PRIMA trasformerà lo spazio fieristico in un atelier aperto, dando voce a giovanissimi artisti italiani e francesi ancora in formazione.
Accanto alle mostre, la fiera si arricchisce di dispositivi partecipativi: RADIJO MUSIKII, una radio mobile per interviste e performance live; talk, proiezioni, arene di confronto che danno corpo al tema curatoriale dell’anno, Conversazione e scrittura.
Premi e collezionismo
ArtVerona 2025 si conferma anche come laboratorio di sostegno alla produzione artistica. Ai riconoscimenti già consolidati si aggiungono il Premio Villa Filanda Antonini, legato alla sezione Effetto Sauna e incentrato su residenze artistiche, e il Premio MZ Costruzioni, che mette in dialogo arte e impresa. In totale, i premi attivi quest’anno sono dieci: un record che dimostra l’impegno concreto della fiera verso artisti e gallerie.
Verona come palcoscenico diffuso
Il programma in città consolida la vocazione di ArtVerona a “fiera espansa”. Dalla riapertura di Palazzo Forti con la mostra The Then About As Until, alle installazioni di Enrique Ramírez all’ex Dogana di fiume, fino alla Biblioteca Capitolare, che ospiterà Wounded Words Wounding Words, il dialogo con i luoghi storici si fa sempre più incisivo. Non mancano incursioni nel tessuto urbano con progetti sonori, performance e mostre promosse da Fondazione Cariverona, Urbs Picta e Università di Verona.
Tra arte e impresa
Infine, la fiera stringe nuove sinergie con altri brand del portafoglio Veronafiere. Nascono così progetti condivisi con Marmomac e Vinitaly, che porteranno sculture di Mattia Bosco nel cuore della città e mostre come Axis Mundi di Raffaello Galiotto al Museo di Storia Naturale.