Il 13 novembre 2024 alle ore 15:30, la prestigiosa casa d’aste Finarte presenterà a Roma un’eccezionale asta di arte moderna e contemporanea presso la sede di Via Quattro Novembre 114.
Questo appuntamento offre un catalogo di oltre 230 lotti con opere di artisti di fama internazionale e protagonisti fondamentali dell’arte italiana.
L’esposizione si terrà dal 9 al 12 novembre, con orario dalle 10:00 alle 18:00: un’occasione unica per esplorare da vicino capolavori di grande interesse.
L’asta si apre con un’opera di Jacques Lipchitz, “Figura in piedi” (1915 circa). Questo lavoro rappresenta la figura umana scomposta in forme geometriche, un tratto distintivo del cubismo, di cui Lipchitz è uno dei principali esponenti.
La stima per questa gouache su carta, proveniente da una collezione privata di Firenze, si aggira tra i 10.000 e i 15.000 euro.
Proseguendo tra i lotti di maggior pregio, troviamo “Due cavalli in un paesaggio” di Giorgio de Chirico, opera della metà degli anni ’50.
La composizione, delicatamente sospesa e intrisa di atmosfera onirica, riflette il noto stile metafisico di De Chirico. Questo disegno a matita e carboncino, autentificato dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, conserva tutto il fascino enigmatico tipico dell’artista, molto amato dai collezionisti di tutto il mondo.
La stima per quest’opera è compresa tra 10.000 e 15.000 euro.
“Senza titolo” (1940) di Wassily Kandinsky, lotto 71, si distingue per la sua intensità. Quest’opera su carta, siglata e datata 1940, riporta una dedica autografa di Nina Kandinsky.
Il lavoro rappresenta il linguaggio astratto e simbolico dell’artista russo, capace di comunicare emozioni intense con colori e forme astratte.
La stima per quest’opera va dai 20.000 ai 30.000 euro, un valore che riflette la continua ispirazione che Kandinsky esercita nel mondo dell’arte moderna.
Di notevole interesse per il suo equilibrio tra poesia e scultura è la ” in ceramica policroma smaltata di Fausto Melotti, risalente al 1951 circa.
Quest’opera, firmata con i sette punti distintivi sotto la base e registrata presso la Fondazione Fausto Melotti, evoca una delicatezza senza tempo.
Valutata tra i 3.000 e i 4.000 euro, la coppa rappresenta un’opportunità preziosa per chi cerca lavori che fondono sensibilità poetica e maestria scultorea, una combinazione che caratterizza Melotti come uno degli artisti più raffinati del panorama italiano.
Proseguendo nell’analisi dei lotti, Achille Perilli, figura centrale dell’astrattismo italiano, si presenta con due opere di rilievo: “Oggetto di venerazione” (1966) e “Diagramma delle consonanze disarmoniche” (1967).
La prima, una scultura in tecnica mista su legno di dimensioni importanti (65 x 18 x 18 cm), testimonia il percorso sperimentale di Perilli nella creazione di opere tridimensionali, rispondendo alla crescente domanda di lavori astratti.
La seconda, una composizione su tela, mostra il carattere armonicamente dissonante tipico delle sue opere, che continuano a guadagnare interesse per il loro dinamismo e originalità. “Oggetto di venerazione” è stimato tra i 6.000 e gli 8.000 euro, mentre il “Diagramma delle consonanze disarmoniche” è valutato tra i 10.000 e i 15.000 euro.
Questi due lotti, strettamente legati e complementari, rappresentano per i collezionisti un’opportunità unica di acquisire lavori significativi di Perilli.
Altra opera di particolare pregio è “Integrazione” di Carla Accardi, datata 1958. Questo lavoro, una tempera su cartoncino di ampie dimensioni, rappresenta un esempio emblematico dell’innovazione cromatica di Accardi, che si colloca come figura chiave dell’astrattismo italiano.
Con una stima tra i 40.000 e i 60.000 euro, l’opera riflette la crescente rivalutazione dell’avanguardia italiana a livello internazionale, con un forte richiamo sia per i musei sia per i collezionisti privati.
La scelta cromatica e la composizione fanno di “Integrazione” un’opera di straordinario interesse per chi è alla ricerca di pezzi che uniscano sperimentazione e rigore artistico.
“Company” di Richard Estes, lotto 133, è un’opera iperrealista ad olio su tavola di particolare importanza. Estes, uno dei principali esponenti dell’iperrealismo, presenta una scena urbana caratterizzata da dettagli sorprendenti e precisione fotografica.
Questo dipinto, stimato tra i 100.000 e i 150.000 euro, è un capolavoro del suo stile, molto ricercato dai collezionisti sia in Europa che negli Stati Uniti.
Di grande valore simbolico, inoltre, è “Da Michelangelo” di Tano Festa, un omaggio del 1966 al Rinascimento italiano, riletto attraverso lo sguardo della pop art, una visione moderna e originale del classicismo.
Questa tela, stimata tra i 15.000 e i 20.000 euro, dimostra il talento di Festa nel combinare ironia e tradizione.
Sul fronte dell’Arte Povera, è presente Mario Merz con una delle sue opere senza titolo, stimata tra i 12.000 e i 16.000 euro. Merz, noto per l’uso di materiali semplici e naturali, esplora in quest’opera il rapporto tra cultura e natura.
Questa scelta concettuale, che sottolinea una connessione profonda con la sostenibilità, rende Merz un artista di rilievo per il mercato contemporaneo. L’opera, evocativa e coinvolgente, risponde all’interesse per una nuova interpretazione del ruolo dell’arte nella società moderna.
Tra le proposte dell’Arte Povera non può mancare Michelangelo Pistoletto con “ConTatto”, un’opera simbolo della visione concettuale dell’artista. Il valore stimato è compreso tra i 5.000 e i 7.000 euro
Non manca la potenza del colore e della forma in “Alter ego” di Piero Dorazio, datato 2000.
L’opera, una composizione astratta caratterizzata da audaci colori geometrici, è stimata tra i 40.000 e i 50.000 euro e conferma Dorazio come una delle voci più rilevanti dell’astrattismo. Il suo uso magistrale del colore e delle forme continue lo rende un artista sempre più ricercato, sia nel panorama italiano che internazionale.
Infine, il dialogo tra cultura popolare e iconoclastia trova la sua espressione nelle opere di Bernard Aubertin, come “Livre Brulé – le journal de Mickey Mouse” (2010).
Questa provocatoria composizione, caratterizzata dal processo di combustione ha una stima tra i 600 e gli 800 euro per ciascuno.
Aubertin, noto per l’estetica unica delle sue opere di combustione, offre un’ironica riflessione sulla società contemporanea. È presente anche con un’altra opera di combustione al lotto 181, queste opere offrono ai collezionisti un’opportunità interessante per aggiungere alla propria raccolta un pezzo di critica sociale moderna.
L’asta di Finarte del 13 novembre 2024 presenta una straordinaria varietà di opere che attraversano movimenti come il cubismo, la metafisica, l’Arte Povera e la pop art italiana. Con un assortimento accurato e ricercato, questa selezione intende fornire ai collezionisti una panoramica approfondita, dove ogni opera rappresenta non solo un solido investimento ma anche un’occasione per avvicinarsi ai capolavori dell’arte moderna e contemporanea.