Chiudiamo la nostra serie di “letture catalogo” di novembre con la selezione messa a punto dalla casa d’aste Il Ponte di Milano. 327 lotti di arte moderna e contemporanea suddivisi su due vendite in programma il 30 novembre e il 1° dicembre e da oggi visibili nella mostra allestita nelle belle sale di Palazzo Crivelli in Via del Pontaccio.
Sfogliando le pagine del catalogo dell’asta del 30 novembre, il più interessante dei due, non si può che rimanere colpiti dall’eleganza di una proposta dove, fin dai primi lotti, l’occhio sfiora una Ballerina (1917) di Fortunato Depero (Lotto 7, stima: 30-50.000 euro) e un delicato Paesaggio (Casa in rovina) di Giorgio Morandi del 1958 (lotto 10, stima: 25-30.000 euro).
Seguono lavori di Filippo De Pisis, Carlo Carrà, Cagnaccio di San Pietro – bellissimo il Nudo in riva al mare / La rosa del mare del 1935 (lotto 21, stima: 60-80.000 euro) – e Giorgio De Chirico, di cui spicca un olio del 1926: Il giorno e la notte (lotto 19, € 60.000 – 80.000).
Poco dopo abbiamo, invece, uno splendido pastello divisionista di Gino Severini, Autoritratto del 1907-1908 (€ 150.000 – 200.000), già esposto nel 1967 al Musée National d’Art Moderne di Parigi e in seguito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Tra questi due lavori, un cartone di Lorenzo Viani – Due malati del 1910-11 – e poco dopo carte di Paul Klee, Osvaldo Licini e una bella tecnica mista di Fausto Melotti del 1975. Anche nelle opere più “piccole” l’occhio si perde in una qualità veramente rara che fa di questo catalogo, con i suoi 122 lotti, un piccolo gioiello dove, magari, può mancare il grande acuto, ma che è veramente messo insieme con lucida passione.
Proseguento, al lotto 35 da segnalare la Femme au perroquet, gouche su carte di Fernand Leger (stima: 40-60.000 euro) e, al lotto 41, un bellissimo olio di Renato Guttuso del 1947: Interno nello studio (Natura morta) – raramente se ne trovano in asta di questa qualità – valutato 70-90.000 euro.
E’ qui che l’asta de Il Ponte si scalda e seguono, in rapida sequenza, una Combustione del 1957 di Alberto Burri (Lotto 42, stima: 100-150.000 euro) e un Achrome in pane e caolino di Piero Manzoni del 1962 (lotto 44, stima: 350-500.000 euro): il top lot in assoluto di questa selezione.
Poco più avanti, al lotto 51, è il turno invece di Traits coloré (1957) di Jean Fautrier (stima: 80-120.000 euro) e di un reticolo del 1964 di Piero Dorazio: O.R. (Orizzontale) (lotto 71, stima: 70-90.000 euro). Per concludere il tutto con Niente da vedere niete da nascondere, piccolo arazzo di Alighiero Boetti del 1977 (lotto 122, stima: 50-70.000 euro).
Meno suggestivo il catalogo del 1° dicembre dove però meritano attenzione alcune carte come le due matite di Fortunato Depero ai lotti 212 e 213 o il Paesaggio (1942), anch’esso a matita, di Giorgio Morandi al lotto 217 seguito, sempre a firma dell’artista bolognese, da una nitida Natura morta con il lume bianco a sinistra (1928) realizzata ad acquaforte.