Parte nel migliore dei modi il 2016 per il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Capitolium Art. La prima asta importante dell’anno, tenutasi il 15 e 16 marzo scorso, si è conclusa, infatti, con un totale eccellente: 1.045.564,40 euro (diritti d’asta inclusi). Uno dei migliori nella storia della casa d’aste di Brescia e che, da solo, è pari a quasi un quarto dell’aggiudicato totale dell’intero 2015 (4.384.000 euro). E questo nonostante un tasso di invenduto del 40%. Top lot assoluto delle due sessioni è stato 5.2.70 di John Hoyland, acrilico su tela del 1970, aggiudicato per 92.000 € contro una stima iniziale di 40-60.000 euro: il secondo miglior risultato di sempre per quello che è uno dei maggiori astrattisti inglese. Ottima anche l’aggiudicazione di Piombo – studenti, opera di Fabio Mauri che guidava la sezione dedicata alla scultura e che è stata battuta a 34.000 €. Anche in questo caso, ci troviamo davanti al secondo miglior risultato d’asta per l’artista romano oggetto, in questi anni, di un importante processo di riscoperta. (Leggi -> Il ritorno di Fabio Mauri)
Arriva ad un passo dal nuovo record d’asta anche Rodolfo Aricò, uno dei precursori della cosiddetta Pittura Analitica, il cui Senza Titolo del 1970 è stato battuto a 26.000 euro. Il record attuale risale al 2014 ed è pari a 27.000 euro. Un risultato che conferma un rinnovato interesse per l’opera dell’artista milanese scomparso nel 2002. Da circa due anni, infatti, il suo mercato è in costante ascesa con un indice dei prezzi che dal 1° gennaio 2014 è cresciuto di oltre l’87%. (Leggi -> Pittura Analitica: bilancio di una riscoperta)
Tra gli altri risultati degni di nota, segnaliamo le buone aggiudicazioni per le tre opere di Hsiao Chin inserite in catalogo, tutte entro o sopra le aspettative come nel caso dell’olio su tela Senza Titolo (1966) che ha raggiunto la stima massima di 30.000 €. Bene anche Costretto di Emilio Scanavino, opera del 1972 presentata in catalogo con una stima di 20-30.000 euro e aggiudicata per 21.500. Apprezzabile, infine, anche il risultato di Logogriphe Egl. XVIII, tavola di Ezio Gribaudo del 1969 appartenente alla serie dei Logogrifi. Proposta con una stima di 1.500-2.000 euro e aggiudicata per 2.300 euro. Cifra che conferma il trend positivo degli ultimi anni per il mercato di questo artista i cui valori si mantengono, però, sempre molto bassi. Basti pensare che il suo record attuale è di soli 6.000 euro.
Nota: tutti i prezzi indicati non comprendono i diritti d’asta (salvo dove esplicitamente indicato)