Mentre si avvicinano le evening sale di New York, anche il calendario delle aste italiane si fa sempre più fitto. Ben 8 gli appuntamenti che si terranno tra il 20 al 30 di questo mese, tra i quali l’asta di Sotheby’s che batterà il 28 e 29 novembre e a cui dedicheremo la nostra lettura catalogo della prossima settimana. Intanto, dopo aver analizzato i cataloghi di Poleschi (6-7/11) e Minerva (13/11), diamo oggi uno sguardo ai lotti più interessanti inseriti nei cataloghi delle case d’asta Babuino (20-22/11) e Art-Rite (26/11).
Catalogo dal sapor Futurista per Babuino
La romana Babuino, metterà all’incanto il suo catalogo di Arte Moderna e Contemporanea, Arti decorative e design del XX e XXI secolo nelle giornate del 20 e 21 novembre. Tra i 457 lotti che passeranno in asta spicca, al n. 19 del catalogo, una Gouache su carta della russa Aleksandra Exter (al secolo Aleksandra Aleksandrovna Ėkster): Femme à la fenetre et chien. Datato 1927, questo lavoro, presentato con una stima di 12-18.000 euro appartiene agli anni della sua fuga a Parigi, quando, oltre a continuare a dipingere e progettare costumi ed arredi, lavora come insegnante nell’Accademia d’arte contemporanea del marito Fernand Léger.
Dalle Avanguardie russe a quelle italiane, con la tempera su carta di Giacomo Balla dal titolo Linee andamentali (1914), valutata 40-60.000 euro. Molto bello, peraltro, anche lo Studio per alberoo del 1909 a firma di Gerardo Dottori che troviamo al lotto 78 con una stima di 4-6.000 euro. Mentre ai lotti 84 e 85, torna ancora Balla con Sorpresa del 1923 e Forze spaziali del 1924 entrambe realizzate con applicazioni e ricamo su stoffa e valutate 8-12.000 euro.
Al lotto 86 abbiamo invece, Tato con Dinamista Aereo in fantasia tricolorata del 1938/40 (stima: 15-20.000 euro). Seguito da Another light to Coney Island lavoro del 1939 a firma di Joseph Stella, il “primo futurista americano” (lotto 96, stima: 30-40.000 euro).
Seguono alcuni lavori pregevoli su carta di Mario Schifano e Gino Severini. Oltre che di Soldati e Munari. Fino ad arrivare alla preziosa sanguigna acquerellata di Giorgio De Chirico del 1955, presentata al lotto 118 con una stima di 10-15.000 euro. E preziosa è anche la carta di Fabio Mauri al lotto 169, un Senza titolo del 1975 presentata a 8-12.000 euro.
Delicato e poetico, infine, il collage di Mario Ceroli: Le farfalle nella scatola del 1969 (lotto 197, stima: 3-4.000 euro).
I grandi nomi del contemporaneo italiano in scena da Art-Rite
Il 26 novembre è la volta di Art-Rite a battere la sua asta di Arte Moderna e Contemporanea. La giovanissima casa d’aste milanese è riuscita a mettere insieme un catalogo di 74 lotti (46 in Day Sale e 28 in Evening Sale) ricchissimo di spunti interessanti. Tra le opere che ci piace segnalarvi, un paesaggio di Ardengo Soffici del 1909, Strada del Poggio, (lotto 6, stima: 6-8.000) e una carta intelata ad inchiostro e pastello di Emilio Vedova (lotto 17, stima: 4-6.000 euro).
Al lotto 19 abbiamo Phantom, acrilico su tela di Achille Perilli del 1977, valutato 6-8.000 euro. Mentre ai lotti 39 e 40 troviamo due senza titolo di Carol Rama su cartoncino: uno del 1980, stimato 11-14.000 euro, e uno del 1999 con una valutazione di 12-15.000 euro.
Ma il vero momento caldo dell’asta e certamente la tornata serale che si pare subito con una matita su carta di Giorgio Morandi (lotto 47, stima: 4-6.000 euro), una Natura Morta del 1962-62 che si appresta ad essere pubblicata nella prossima appendice al Catalogo Generale dell’artista.
Da Morandi a Picasso, del quale al lotto 48 viene proposta una litografia – esemplare 6/50 – del 1949 dal titolo Le Crapaud (stima: 15-25.000 euro). Passato Rondelle e rombi, scultura volume di Manfredo Massironi del 1961, ci troviamo davanti una pregevole composizione tratta dalla serie Simultaneità degli opposti di Bruno Munari. Datata 1950, questa tempera su tavola è valutata 15-20.000 euro.
Tra lavori di Turcato, Scanavino e Dorazio, sbuca poi un Senza titolo di Emilio Vedova del 1989, monotipo su carta intelata proposto in catalogo con una stima di 35-45.000 euro. E poi Schifano, Paik, Boetti, Nevelson e César; un frammento di Linea di Piero Manzoni del 1959 (lotto 68, stima: 15-20.000 euro) e un Tableau Vivant di Luigi Ontani del 1973 (lotto 71, stima: 50-60.000 euro), che compleano un catalogo quanto mai prezioso, guidato dal lotto di chiusura: Curved Intersurface, lavoro di Paolo Scheggi del 1966 valutato tra i 90 e i 110.000 euro.