Cercando “Bruno Ialuna” su Google si trovano almeno 3 tipi di contenuti differenti.
I primi sono quelli legati alla sua anima da scrittore che da voce ai temi della memoria e della storia, ai temi della famiglia, alla passione per il basket e naturalmente a quella per l’arte, ma in chiave giallo-noir.
Poi ci le attività legate al suo territorio e all’impegno politico come ex Assessore alla cultura di Montecatini Terme: in qualità di ideatore e Direttore Artistico infatti sono state tante le iniziative culturali che ha curato (tra cui ad esempio “Binario 10” e la “Notte rosa” di Arezzo).
C’è poi una terza anima, forse quella meno dichiarata sul web ma certamente una delle più importanti, ovvero quella di collezionista: Bruno mi racconta subito che probabilmente è il primo collezionista in Italia di Banksy, l’artista e writer inglese di cui rimase letteralmente “folgorato” navigando in rete ormai 20 anni fa.
La sua passione per la street art è iniziata forse per caso, come nelle migliori storie, quando un giorno due suoi studenti si presentarono a scuola vestiti da cima a piedi con i capi di Obey Clothing (un brand di abbigliamento fondato nel 2001 dallo street artist e illustratore Shepard Fairey come estensione del suo lavoro di attivismo).
Da allora Bruno colleziona street art e tag di Banksy e non solo.
La prima domanda che mi sorge quando ci sentiamo prima dell’intervista è forse banale. ma devo ammettere che mi incuriosisce tremendamente: come si colleziona street art?
Pur non avendo la possibilità di incontrarci fisicamente, questa nostra chiacchierata su Zoom diventa subito una piacevole conversazione grazie all’energia e allo spirito di Bruno, e ripercorriamo aspetti della vita personale che si fondono perfettamente con il suo percorso di ricerca e la sua modalità di collezionare.
La prossima volta che ci incontreremo a Montecatini spero proprio di poter vedere “con lo sguardo di Bruno” questo territorio che è affascinante non solo per essere una straordinaria cartolina toscana, ma anche uno dei luoghi dove hanno transitato tantissimi artisti.
Tra i tanti tesori conservati a Montecatini Terme, al MO.C.A è esposta la tela “Donna avvolta in un volo di Uccelli” di Joan Miró e che Bruno mi ricorda essere importante non per la sua grande dimensione ma perché rappresenta il suo testamento: in fondo, mi dico ascoltandolo, è così anche per la street art.
Grazie ancora Bruno, a presto!
Gino Fienga