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Aste: l’omaggio di Colasanti a Duilio Cambellotti

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In questo periodo di cataloghi poco stimolanti, non vi nascondo un certo piacere nell’essermi imbattuto nel prezioso omaggio che Colasanti Aste fa ad un grande artista italiano del passato quale Duilio Cambellotti.

Cinque le sue opere che saranno proposte in asta il 10 marzo prossimo e che ne mettono in luce il talento raffinato e versatile che lungo la sua carriera lo vede cimentarsi nell’illustrazione come nella scenografia e nella plastica.

LOTTO 50 – Duilio Cambellotti, Sora Luna e stelle, tempera su carta applicata su cartone

Protagonista indiscusso dell’Art Nouveau italiana, Cambellotti era nato a Roma nel 1876. Dopo essersi formato nella bottega paterna ed aver ottenuto il diploma in ragioneria approfondirà la preparazione artistica, frequentando a Roma i corsi di arti applicate presso il Museo Artistico Industriale.

Nel 1897 consegue il diploma per l’insegnamento artistico e si dedica inizialmente alla decorazione e alla grafica. Ma in questi primi anni di attività ha anche occasione di viaggiare in Italia e all’estero, visitando musei e siti archeologici.  

Artista poliedrico, negli anni il suo genio creativo saprà esprimersi nei più diversi campi, non solo pittura e scultura, ma anche illustrazione grafica, pubblicità, arti applicate, architettura, scenografia teatrale. Muore il 31 gennaio 1960 all’età di 83 anni.

LOTTO 49 – Duilio Cambellotti, Barozze di Manziana, 1950, matita, china e tempera su cartone

Costante, nella sua lunga carriera, la collaborazione con diverse case editrici e tra i lotti proposti da Colasanti troviamo, come esempio eccelso della sua attività di illustratore, una delle tavole realizzate dall’artista per l’edizione speciale dei Fioretti di s. Francesco (Roma, Editrice San Francesco, 1926) edita in occasione del centenario della morte del santo e stampata in soli 1000 esemplari arricchiti con da sue illustrazioni (15 tavole fuori testo) e fregi: l’intima tempera Sora Luna e le stelle (Lotto 50, stima: 4-6.000 euro).

Sempre alla sua attività di illustratore rimanda anche il cartone del 1950, Barozze di Manziana (Lotto 49, stima: 10-12.000 euro), lavoro praticamente monocromatico, il colore della terra avvolge i buoi e il loro carico di tronchi d’albero. 

LOTTO 52 – Duilio Cambellotti, “Scenografia per Orestea, Le Eumenidi”, 1928, tempera su carta, entro cornice Bibliografia

Per quanto riguarda il teatro, a cui si dedica fin dal 1905, il catalogo della casa d’aste romana propone, invece, il bozzetto (tempera) per la Scenografia per Orestea, Le Eumenidi (Lotto 52, stima 12-16.000 euro) realizzata per il Teatro Greco di Siracusa del quale, a partire dal 1914, è il principale scenografo.

Un lavoro, quello in asta, che rispecchia a pieno l’idea che Cambellotti aveva dell’arte scenografica nella quale, scrive lui stesso, ebbe «sempre la tendenza di affidare alla linea quanto ordinariamente gli artisti affidano al chiaroscuro e alla pittoricità». E questo perché, aggiunge, «la scena deve essere una cosa bellissima ma non deve distrarre, deve acclimatare, aiutare infine lo spettatore alla completa comprensione del dramma».

Curiosa la datazione di questo bozzetto presentato in catalogo come un lavoro del 1928 e sul sito dell’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti come del 1929.

La tragedia di Eschiolo, infatti, verrà messa in scena solo nel 1948 quando, dopo nove anni di interruzione degli spettacoli a causa della Seconda Guerra Mondiale, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, guidato da Raffaele Cantarella, realizza, appunto, l’Orestea per la quale Cambellotti viene incaricato delle scene, dei costumi e della grafica.

Sarà, peraltro, l’ultimo lavoro realizzato per il Teatro di Siracusa con il quale aveva iniziato a lavorare nel 1914 in occasione dell’Agamennone.

LOTTO 51 – Duilio Cambellotti, Studio per il manifesto del film Condottieri di A. F. Trenker, 1937, disegno a matita su carta, entro cornice. 

All’attività in campo teatrale si aggiunge quella in campo cinematografico a cui rimanda Lo studio per il manifesto del film i Condottieri di A.F. Trenker che troviamo in catalogo (Lotto 51, stima: 7-9.000 euro) e realizzato a matita nel 1937.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, Duilio Cambellotti si dedica con successo anche all’attività scultorea e negli anni 1918-1920 nascono alcune delle sue più importanti creazioni, ispirate per lo più ai temi della campagna romana. Di questa sua produzione scultorea, Colasanti propone Il Buttero, fusione del 2009 su bozzetto del 1918-1919 in tiratura a 2 esemplari (Lotto 48, stima: 7-9.000 euro).

LOTTO 48 – Duilio Cambellotti, Il buttero 1918-19, scultura in bronzo, fusione del 2009, tiratura a 2 esemplari.

Questo pregiato nucleo di lavori, tutti provenienti dall’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti, con sede presso la romana Galleria Russo, si inserisce in un piacevole catalogo di arte moderna e contemporanea che Colasanti Casa d’Aste batterà il 10 marzo in una tornata unica a partire dalle ore 16.00. Alla vendita sarà possibile partecipare esclusivamente online registrandosi sul sito colasantiaste.com o tramite offerte scritte o telefoniche.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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